Un premio per Kusterer , boia di Marzabotto


Condannato all’ergastolo per il massacro di Marzabotto del 1944, l’ex SS Wilhem Kusterer sarà premiato dal piccolo comune tedesco di Engelsbrand per i suoi «meriti eccezionali» a favore della comunità.…
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Condannato all’ergastolo per il massacro di Marzabotto del 1944, l’ex SS Wilhem Kusterer sarà premiato dal piccolo comune tedesco di Engelsbrand per i suoi «meriti eccezionali» a favore della comunità. Una scelta che ha lasciato di sasso il presidente del Comitato per le onoranze ai caduti di Marzabotto Valter Cardi, e che ora rischia di causare un caso diplomatico. Se Cardi dopo aver scovato la notizia tra le pagine del quotidiano Pforzheimer Zeitung ha deciso di protestare scrivendo direttamente ad Angela Merkel, a muoversi è anche la Regione Emilia-Romagna, che promette «tutti i passi necessari» nei confronti del Land Baden-Wuerttemberg e del Comune di Engelsbrand «per chiedere l’immediato ritiro dell’assurdo riconoscimento assegnato a un criminale nazista responsabile dell’eccidio di Marzabotto e di altre stragi in Italia».
Nel 1944 Wilhem Kusterer comandava un plotone della 16esima divisione corazzata delle SS, in quell’anno impegnata in Italia nella lunga ritirata dell’esercito tedesco spinto sempre più a nord dagli alleati. Nell’autunno del 44 i soldati del Führer uccisero nella zona di Marzabotto, in provincia di Bologna, più di 800 civili. Non una semplice rappresaglia contro i partigiani presenti sull’appennino emiliano, ma un vero e proprio massacro pianificato nei dettagli. Gli ordini erano chiari e furono rispettati alla lettera: «uccidere tutti e distruggere tutto».
Ad essere ammazzati furono anche i bambini, sui 770 trucidati tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944 c’erano anche 216 bambini, 142 ultrasessantenni, 316 donne. Per Marzabotto nel maggio 2008 Wilhem Kusterer è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’appello militare di Roma. Ma non è la sua unica condanna, perché l’ormai 94 enne Kusterer dovrebbe scontare un altro ergastolo per le stragi di San Terenzo Monti e di Vinca dell’agosto 1944. Il condizionale è d’obbligo perché, come tanti altri militari tedeschi, l’ex nazista non ha mai scontato un giorno di pena. Ora Kusterer rischia di essere ricordato in patria non per i suoi crimini, ma per la medaglia che il Comune di Engelsbrand, piccolo centro a poche decine di chilometri da Stoccarda, ha deciso di assegnargli per i suoi «meriti eccezionali» a favore della comunità e per i suoi 22 anni ininterrotti (1975-1997) seduto tra i banchi del consiglio comunale. «Siamo sdegnati da quel che è successo, ci faremo sentire in ogni modo possibile e chiederemo anche le dimissioni del sindaco di Engelsbrand. Kusterer, e come lui tanti altri, non ha mai fatto un giorno di carcere rifiutando sempre l’estradizione», dice Valter Cardi del Comitato onoranze caduti di Marzabotto.
GIULIO_REGENI

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