Cisgiordania : La vallata partigiana di Kafr Qaddum (video)
13 mar 2016
13
mar 2016 Gabriel, volontario italiano in Cisgiordania, ci porta in uno
dei villaggi dove la non-arrendevolezza palestinese è più tangibile: a
Kafr Qaddum, dove la Storia si intreccia con le mille storie di
ordinaria resistenza Sono quasi le 12 di…
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Gabriel, volontario italiano in Cisgiordania, ci porta in uno dei villaggi dove la non-arrendevolezza palestinese è più tangibile: a Kafr Qaddum, dove la Storia si intreccia con le mille storie di ordinaria resistenza
Sono quasi le 12 di mattina (ore 11 italiane); il sole splende alto e batte forte su tutto il paese.
Nel villaggio si respira un’atmosfera tranquilla e pacata, c’è poca gente per strada: i più piccoli sono seduti sotto al chioscho, a bere un succo o a scherzare tra di loro giocando a lanciarsi pezzi di ramoscelli d’ulivo o piccoli sassolini; gli anziani invece siedono all’ombra in silenzio, il classico silenzio di chi ha visto molto, troppo, ma vuole comunque lasciare spazio alle nuove generazioni, vuole lasciare l’opportunità a chi è venuto dopo di lui di cimentarsi nel cambiamento della propria vita, nell’autodeterminazione del proprio futuro.
Il richiamo del muezzin dal minareto lascia però intendere che la gran parte degli abitanti è nella vicina moschea a pregare nel giorno santo dei musulmani. Passa un po’ di tempo, si intravedono anche degli internazionali, dei nordeuropei venuti a monitorare la situazione, a vedere laresistenza popolare di Kafr Qaddum.
Il paesaggio è molto semplice, due file di case e una strada che le divide, e su un muro si intravede un disegno: è un bambino, su una collina, che tiene in mano una bandiera palestinese da cui escono degli uccelli che rompono il filo spinato davanti a loro, e sotto una scritta: “We love our land; we will fight”.
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