Israele e Palestina, l’amicizia di tre giovani
Israele e Palestina, l'amicizia di tre giovani
Una due giorni per riflettere anche in Gallura su una delle più complicate questioni politiche del nostro tempo. Il 25 e 26 febbraio, ospiti di Nord Sud/La Bottega del Mondo, due giovani palestinesi e un loro coetaneo israeliano parleranno di pace, nonviolenza e del martoriato Medio Oriente in cui sono nati e vivono. Ambasciatori di un mondo che vorrebbero diverso rispetto alla cruda realtà del presente, incontreranno gli studenti dei due licei cittadini ("Dettori" e "De André") per andare al cuore di una questione che, per la sua importanza, va oltre gli ambiti della geopolitica.
La due giorni di "Semi di pace" (questo è il titolo del bel progetto messo in piedi da diversi anni dalle associazioni tempiesi e promosso dalla rivista "Incontri") prevede anche una conferenza allargata alla cittadinanza. Conferenza che si svolgerà giovedì 25 febbraio, alle 17,30, nell'aula magna del liceo "Dettori". Gli ospiti di "Semi di pace" sono i rappresentanti dell'associazione israeliana "Road to Recovery" e di quella palestinese della Striscia di Gaza, "Basmat al Amal". Sigle coraggiosissime perché unite dal proposito di lavorare insieme per garantire cure mediche ai tanti palestinesi che vivono in condizioni di totale indigenza. I tre rappresentanti dimostreranno con il loro straordinario esempio che un dialogo tra "mondi" diversi e una cultura di pace e solidarietà sono possibili, malgrado la guerra e il cinico "realismo" di chi crede che un simile impegno sia invece inutile.
La presenza a Tempio di Khalid Lafi, Luy Abu Shaaban e Nachshon Gal servirà anche per sentire cosa pensano del conflitto israelo-palestinese e delle sue possibili soluzioni chi del problema si sente direttamente investito. Quella che potrà venirne fuori sarà perciò più di una lezione di storia. D'altronde, dalla soluzione della questione israelo-palestinese, secondo molti esperti, vanno a dipendere i destini di altri popoli e Stati. Lo insegna la tragica attualità con la diffusione di quel clima di sospetti e paure che sta rendendo
più difficili le relazioni internazionali, facendo della sicurezza una delle priorità del nostro tempo. Sarà perciò più di un'ordinaria lezione ex cathedra, anche perché gli studenti, che al "Dettori" saranno impegnati nel ruolo di interpreti, avranno un ruolo di primo piano. (g.pu.)
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