DALLA PALESTINA IL RAP CONTRO IL SESSISMO
«Sono la zitella, la sterile, la divorziata. Lavando e stirando, sono tutto ma non sono nulla. Ma dimmi: chi sei tu?».
Sono questi alcuni versi della canzone “Who are you?” del gruppo hip-hop palestinese Dam insieme alla cantante Maysa Daw che, nel video del brano, mentre svolge faccende domestiche, usualmente considerate femminili, canta in playback doppiata da voci maschili.
«Gli uomini cercano tutto il tempo di ricorrere a stereotipi sulle
donne. E allora chiedo loro: quali sono gli stereotipi che definiscono
gli uomini?», racconta ad Al Jazeera la cantante Maysa Daw. «Lo scambio
di ruoli può far davvero riflettere la gente due volte sul significato
delle parole della canzone».
goo.gl/Pr6RRX
Il video, diretto dal candidato all’Oscar Scandar Copti e sostenuto dalla Nazioni Unite, infatti, è parte di una campagna social contro il sessismo, che gioca con gli stereotipi legati alle figure dell’uomo e della donna e invita a ripensare i ruoli di genere tradizionali.
«Si tratta di una risposta alle diffuse discriminazioni nei confronti delle donne non solo nella società araba, ma in tutto il mondo. Noi artisti diciamo sempre che cantiamo quel che vediamo nella vita reale. E nella vita reale stiamo vedendo queste ingiustizie tra i due generi», spiega in un’intervista Mahmood Jrere, uno dei tre membri della band.
Un modello, quello delle canzoni di Dam, come nel pezzo “Who are you”, che tende a risvegliare l’indignazione e un giusto senso di rabbia: “O c’è giustizia per entrambi i sessi o inizieremo a usare il delitto d'onore con gli uomini”. Una risposta, questa, alla pratica dei delitti d'onore con cui si uccidono le donne che hanno rapporti fuori dal matrimonio o che commettono altre azioni giudicate inappropriate per proteggere in questo modo l’onore della loro famiglia. Al contrario, come sottolinea Jrere, lo stesso trattamento non viene applicato agli uomini infedeli.
goo.gl/pyUfuJ
Per diffondere la loro campagna anti-sessismo, Dam sta incoraggiando gli uomini a condividere foto e video mentre intraprendono faccende domestiche, utilizzando l'hashtag #Who_You_R
goo.gl/ubBa7Z
goo.gl/Pr6RRX
Il video, diretto dal candidato all’Oscar Scandar Copti e sostenuto dalla Nazioni Unite, infatti, è parte di una campagna social contro il sessismo, che gioca con gli stereotipi legati alle figure dell’uomo e della donna e invita a ripensare i ruoli di genere tradizionali.
«Si tratta di una risposta alle diffuse discriminazioni nei confronti delle donne non solo nella società araba, ma in tutto il mondo. Noi artisti diciamo sempre che cantiamo quel che vediamo nella vita reale. E nella vita reale stiamo vedendo queste ingiustizie tra i due generi», spiega in un’intervista Mahmood Jrere, uno dei tre membri della band.
Un modello, quello delle canzoni di Dam, come nel pezzo “Who are you”, che tende a risvegliare l’indignazione e un giusto senso di rabbia: “O c’è giustizia per entrambi i sessi o inizieremo a usare il delitto d'onore con gli uomini”. Una risposta, questa, alla pratica dei delitti d'onore con cui si uccidono le donne che hanno rapporti fuori dal matrimonio o che commettono altre azioni giudicate inappropriate per proteggere in questo modo l’onore della loro famiglia. Al contrario, come sottolinea Jrere, lo stesso trattamento non viene applicato agli uomini infedeli.
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Per diffondere la loro campagna anti-sessismo, Dam sta incoraggiando gli uomini a condividere foto e video mentre intraprendono faccende domestiche, utilizzando l'hashtag #Who_You_R
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