Coordinamento di Israele con Google e YouTube per censurare i video palestinesi del conflitto

Coordinamento di Israele con Google e YouTube per censurare i video palestinesi del conflitto

An unidentified protester holding a Palestinian flag scuffles with Israeli security forces during a joint pro-Palestinian demonstration held by foreign, Israeli and Palestinian demonstrators in the West Bank village of Nabi Saleh, Saturday, July 9, 2011. Some of the international pro-Palestinian activists questioned at Israel's airport over the weekend have reached the West Bank and participated in anti-Israel protests Saturday. (AP Photo/Oren Ziv)




An unidentified protester holding a Palestinian flag scuffles with Israeli security forces during a joint pro-Palestinian demonstration held by foreign, Israeli and Palestinian demonstrators in the West Bank village of Nabi Saleh, Saturday, July 9, 2011. Some of the international pro-Palestinian activists questioned at Israel’s airport over the weekend have reached the West Bank and participated in anti-Israel protests Saturday. (AP Photo/Oren Ziv)
di Saed Bannoura – 28 novembre 2015
La viceministro degli esteri israeliana, membro della Knesset, Tzipi Hotovely, si è incontrata questa settimana con rappresentanti di YouTube e Google per identificare modi per cooperare alla censura di video palestinesi dalla Palestina occupata, video che ha definito “incitanti alla violenza e al terrorismo”.
Il quotidiano israeliano Maariv ha scritto che la Hotovely collaborerà con dirigenti di Google e YouTube in un meccanismo congiunto che avrà il compito di “controllare e prevenire” qualsiasi pubblicazione di materiali considerati “istigatorii” da Tel Aviv.
La Hotovely ha annunciato in un comunicato stampa solo in ebraico di aver incontrato l’amministratrice delegata di YouTube, Susan Wojcicki, e la direttrice delle pubbliche relazioni di Google, Jennifer Oztzistzki, presso gli uffici di Google nella Silicon Valley.
La Hotovely ha detto di aver ricevuto un meccanismo di revisione generale destinato alle imprese per controllare i filmati accusati di incitare violenze, affermando che i presunti “video d’incitamento” spingano bambini ad andare ad accoltellare: “Gli attacchi quotidiani in Israele sono il prodotto di ragazzi e bambini incitati dal sistema d’istruzione e dalle reti sociali; questa è una guerra quotidiana d’incitamento”.
Ha detto che Google ha concordato di rafforzare le relazioni bilaterali con il ministero degli esteri israeliano e di costruire un meccanismo di “lavoro collaborativo” che renderà entrambi partner nel controllo dei materiali pubblicati e nella loro censura.
La mossa israeliana arriva nel mezzo dell’intensificazione della tensione nella Palestina occupata e di un gran numero di video, compresi quelli che mostrano soldati e ufficiali israeliani che uccidono palestinesi in stile esecuzione dopo averli feriti, e di molti video che in generale evidenziano la sofferenza del popolo palestinese, che vive sotto l’occupazione illegale israeliana della Palestina.
Il coordinamento israeliano con Google e YouTube ha implicazioni molto gravi e molti giornalisti hanno manifestato apertamente la loro opposizione, affermando che si tratta di un’aggressione diretta alla libertà di stampa.
Tutti i giornalisti stranieri che riferiscono dai Territori Occupati devono registrarsi presso l’esercito israeliano e ogni filmato che essi girano deve passare attraverso l’ufficio della Censura Militare Israeliana prima di poter essere pubblicato.
Con i recenti progressi della tecnologia molti palestinesi e altri civili sono stati in grado di pubblicare in rete video non censurati.
Il governo israeliano ha frequentemente espresso il proprio malcontento per questo sviluppo e si è dato da fare per trovare modi per continuare a censurare video provenienti dai Territori Palestinesi Occupati.

Da Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
www.znetitaly.org
Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/israel-to-coordinate-with-google-youtube-to-censor-palestinian-videos-of-conflict/
Originale: International Middle East Media Center
traduzione di Giuseppe Volpe
Traduzione © 2015 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 3.0

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