Cisgiordania, palestinese ucciso. Israele, stretta sui minorenni: carcere a 12 anni
Israele
stringe la morsa: vuole estendere ai palestinesi con cittadinanza
israeliana il trattamento riservato a quelli dei Territori occupati:
carcere per i…
nena-news.it
AGGIORNAMENTO 27 NOVEMBRE – CISGIORDANIA. PALESTINESE INVESTE SOLDATI: UCCISO
Un palestinese è morto stamattina dopo aver provato a investire un gruppo di soldati israeliani nei Territori occupati. L’uomo, secondo la ricostruzione dei fatti fornita da Israele, ha lanciato la sua macchina contro i militari alla fermata di un autobus, nei pressi di una colonia ebraica, ferendo due soldati. I militari hanno aperto il fuoco e ucciso l’aggressore. Nena News
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Roma, 26 novembre 2015, Nena News – Sono due i palestinesi
uccisi stamattina dai soldati israeliani in due distinti episodi. A
Tapuah, in Cisgiordania, la polizia ha freddato un uomo che avrebbe
tentato di accoltellarli, mentre all’alba un 21enne palestinese è stato
ucciso durante un blitz nel villaggio di Qatanna, nord ovest di
Gerusalemme.Secondo la ricostruzione della polizia israeliana, a Tapuah l’aggressore sarebbe uscito di scatto dalla macchina a un posto di blocco e si sarebbe scagliato contro le forze dell’ordine impugnando un coltello. A quel punto i poliziotti lo avrebbero sparato mortalmente. Nello stesso luogo, martedì, alcuni militari erano stati investiti da una macchina guidata da un palestinese. L’attacco aveva portato al lieve ferimento di tre soldati. È morto all’alba, invece, il giovane palestinese ucciso durante un blitz nel villaggio di Qatanna.
Secondo la versione palestinese, centinaia di soldati israeliani sono entrati nel villaggio all’alba e hanno arrestato diversi residenti dopo aver compiuto ispezioni casa per casa. Il blitz israeliano ha scatenato la rabbia dei palestinesi che hanno iniziato a scontrarsi con i soldati. Tra i manifestanti vi era anche Yahya Yusri Taha il quale, raggiunto da un colpo d’arma da fuoco alla testa, è stato lasciato sanguinare sul terreno per più di mezz’ora senza che i militari permettessero l’ingresso di un’autoambulanza. Durante gli scontri i soldati hanno usato pallottole vere, proiettili d’acciaio ricoperti da gomma e gas lacrimogeno.
Intanto, Israele stringe la morsa intorno ai palestinesi, estendendo ai minorenni palestinesi con cittadinanza israeliana il trattamento riservato a quelli dei Territori occupati. Ieri il Parlamento dello Stato ebraico ha approvato in prima battuta un emendamento alla legge sui giovani che consentirà di mettere agli arresti anche bambini di 12 anni (64 sì, 22 no).
Siamo alle fasi preliminari, ma se la nuova norma entrerà in vigore, come ci si aspetta, sarà possibile porre agli arresti domiciliari per reati di terrorismo minorenni sotto i 14 anni, compiuti i quali scatterà il trasferimento in carcere. I bambini palestinesi della Cisgiordania e della Striscia di Gaza già finiscono in carcere dai 12 anni, in base alla legge militare israeliana.
A sponsorizzare la proposta di legge è Anat Berko, parlamentare del Likud, che ha parlato di reclutamento di bambini-terroristi , citando a esempio quanto fa il sedicente Stato Islamico, nel solco delle dichiarazioni del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che all’indomani degli attentati di Parigi aveva paragonato quanto sta accadendo in Israele e nei Territori occupati dall’inizio di ottobre al terrorismo jihadista. “Ci sono palestinesi terroristi di 11 anni: bambini reclutati davanti alle scuole”, ha detto la parlamentare, “Questa legge garantirà sicurezza ai cittadini israeliani, ebrei e arabi”.
Sono quasi due mesi che si sono acuite le tensioni in Israele e in Cisgiordania, dove oggi sono stati uccisi due palestinesi, uno durante un presunto tentativo di accoltellamento a un posto di blocco. Sono 93 i palestinesi morti in queste settimane di tensione, di cui almeno 23 minorenni. Sono infatti i giovani a essere scesi in piazza nelle ultime settimane, per contestare l’occupazione israeliana dei territori palestinesi.
Sono 19, invece, gli israeliani uccisi in attacchi prevalentemente con coltelli da parte di palestinesi, questi ultimi spesso freddati sul posto durante le aggressioni. Esercito e polizia hanno avuto mano libera nella risposta a questo tipo di attacchi e alcuni politici israeliani hanno esortato i cittadini ad armarsi, mentre diverse organizzazioni hanno contestato le versioni israeliane di queste aggressioni.
Intanto, oggi in Cisgiordania i blitz dei soldati israeliani hanno portato ad un’altra raffica di arresti, in particolare nella città di Hebron, dove i militari hanno arrestato alcuni minorenni, tra cui un bambino di dieci anni, secondo l’International Middle East Media Center. Nena News
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