Video : PALESTINA-ISRAELE. Scontri e morti in un altro Venerdì della Rabbia








Manifestazioni e scontri nei Territori occupati in un altro 'Venerdì della rabbia', segnato da nuovi tentativi di accoltellamenti e dall'uccisione di altri palestinesi.…
nena-news.it



Sono almeno quattro i palestinesi uccisi oggi dagli israeliani, mentre un israeliano e uno statunitense sono rimasti feriti a Gerusalemme. In un video diffuso da Middle East Eye l’inaspetatta ammissione dell’occupazione da parte di soldati israeliani
Foto Ma’an News Agency
AGGIORNAMENTI
ore 18 – BIMBO DI 8 MESI MUORE PER INALAZIONE DI GAS LACRIMOGENI
Aveva solo otto mesi il bambino palestinese morto questo pomeriggio nel villaggio di Beit Fajjar, tra Betlemme e Hebron. Ramadan Mohammad Faisal Thawabta è stato ucciso dai gas lacrimogeni sparati dall’esercito israeliano per disperdere manifestanti palestinesi, durante scontri nel villaggio. Tre i feriti da proiettili veri. Sale a 68 il bilancio delle vittime palestinesi dal primo ottobre scorso.
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della redazione
Roma, 30 ottobre 2015, Nena News – Un altro venerdì di violenza in Palestina e a Gerusalemme, dove sono due i palestinesi uccisi oggi dai soldati israeliani in due presunte aggressioni con coltelli, mentre altri due palestinesi sono deceduti in seguito alle inalazioni di gas lacrimogeno.
A Nablus, in Cisgiordania, i militari hanno aperto il fuoco uccidendo un ragazzo e ferendone un altro nei pressi del check point di Tappuah, o Zatara. Secondo le Forze armate israeliane, i due a bordo di una motocicletta avrebbero tentato di aggredire un soldato. Mentre a Gerusalemme un altro palestinese è stato freddato dalla polizia in un tentativo di accoltellamento. Un israeliano e un cittadino americano sarebbero rimasti feriti.
Sale dunque a 67 il bilancio dei palestinesi morti dall’inizio del mese. Sono invece nove gli israeliani uccisi in accoltellamenti. La protesta e le aggressioni con i coltelli sono state scatenate dall’annosa questione della Spianata delle Moschee e si sono subito estese ai Territori palestinesi occupati. L’ingresso sempre più frequente e massiccio di estremisti ebraici che non nascondono di voler occupare il sito sacro, sotto la tutela della Giordania, ha fatto montare la rabbia dei palestinesi, cui le autorità israeliane limitano spesso l’accesso al luogo di preghiera. Israele ha risposto con il pugno di ferro alle aggressioni compiute dai palestinesi, stringendo la morsa dell’occupazione in Cisgiordania e a Gerusalemme est.
Una pressione sempre più forte che nella notte si è manifestata nel campo profughi di Aida, nella città cisgiordana di Betlemme. In un video pubblicato da Middle East Eye, un blindato dell’esercito israeliano gira per le strade del campo e dal megafono escono fuori minacce di morte ai palestinesi, ma anche l’inaspettata ammissione di essere una forza di occupazione.
Secondo il racconto Yazan Ikhlayel, dopo aver lanciato gas lacrimogeno, un soldato, parlando in arabo, ha iniziato a minacciare e insultare gli abitanti del campo dal megafono, promettendo di ucciderli tutti, incluso “donne, anziani e bambini” se non fosse cessato il lancio di pietre.
“Gente del campo di Aida, siamo l’esercito di occupazione. Se continuate a lanciare pietre, vi colpiremo con il gas fino a quando non morirete. I giovani, i bambini, gli anziani. Morirete tutti”. Queste le frasi riportate nel video.
Ma più che le minacce è l’ammissione, da parte del militare, di essere una forza di occupazione che ha stupito molti abitanti del campo. “ Di solito si definiscono Forze di difesa (Israelian Defend force-IDF)”, ha spiegato il giornalista freelance e abitante del campo Mohammed al-Azza. “Eravamo sorpresi, ma è cosa buona per noi e per le persone all’estero sentire che si sono definiti da soli forza di occupazione”. I palestinesi si riferiscono all’IDF come IOF, cioè Forza israeliana di occupazione.
Intanto a Hebron, sempre in Cisgiordania, dopo l’uccisione di cinque adolescenti palestinesi tra i 15 e i 17 anni in presunti tentativi di acocltellamenti, le Forze armate israeliane hanno deciso di vietare l’accesso ai check point ai giovani palestinesi. Nena News





M.O., neonato palestinese asfissiato a Betlemme da lacrimogeni di Israele

M.O., neonato palestinese asfissiato a Betlemme da lacrimogeni di Israele
(afp)
Ramadan Thawabteh aveva otto mesi e si trovava nella sua casa di Beit Fajar, vicino al luogo dove oggi giovani palestinesi hanno lanciato pietre contro i soldati israeliani. Morto il iovane agttentaore che nel primo pomeriggio ha pugnalato due israeliani a Gerusalemme.



La calma e la stabilità sono sempre più lontane. Gli scontri sono scoppiati nei pressi di el-Bireh, in cui sono rimasti coinvolti anche dei giornalisti. L'intervento dell'esercito è avvenuto dopo la consueta preghiera del venerdì, giorno sacro per i musulmani, che ormai da tempo si è trasformata in occasione di ribellione, soprattutto tra i palestinesi più giovani. Per sedare la protesta, l'esercito ha impiegato gas lacrimogeni e granate assordanti.




Un filmato realizzato dal canale televisivo locale ha ripreso la scena: una jeep dell'esercito si scaglia contro alcuni ragazzi sorpresi a lanciare pietre, e colpisce una persona. Il portavoce della polizia Micky Rosenfeld, ha dichiarato all'agenzia di stampa Maan che il video, se visto per intero, scagiona la jeep, e bisognerebbe trasmettere quello: "Invece di quello tagliato diffuso dai media palestinesi e arabi". Testimoni oculari hanno poi riferito che i medici accorsi sul posto per prestare i primi soccorsi, sono stati allontanati dai soldati con gas urticanti. Lo stesso trattamento è stato riservato ai giornalisti, come dimostra una foto scattata da Fadi Arouri, fotoreporter e attivista per i diritti dei palestinesi, postata un'ora fa sul suo profilo Facebook.

Intanto è morto il palestinese che nel primo pomeriggio ha pugnalato due israeliani a Gerusalemme. Era stato portato in gravi condizioni dopo gli spari di reazione delle forze di sicurezza israeliane. "Quando siamo giunti sul luogo dell'attentato stava per esalare l'ultimo respiro. Ma ci siamo lanciati su di lui per salvargli la vita" ha detto l'ufficiale medico giunto oggi al posto di blocco di Tapuach (Nablus) - pochi minuti dopo che due palestinesi avevano cercato di pugnalare il militare israeliano.

"La prima notizia diceva che sul posto c'erano un soldato ferito e due palestinesi morti" asseritamente uccisi dal fuoco di reazione dei militari - ha continuato -. In pochi minuti siamo arrivati sul posto. Il soldato si era salvato perché indossava un corpetto antiproiettile. Uno degli assalitori identificato poi in Qassem Saabaneh, 19 anni, di Nablus, era ormai morto. Ma il giovane a lui vicino - ha aggiunto l'ufficiale - aveva ancora come dei singulti".

Presentava ferite gravi ad una gamba, a un gluteo e al petto. Di conseguenza, ha proseguito l'ufficiale, sono stati condotti su di lui alcuni interventi simultanei. Per facilitargli la respirazione è stato inserito un tubo nel petto. Altri paramedici hanno tamponato la emorragia alla gamba e gli hanno dato dosi di plasma sanguigno. Altri ancora hanno chiesto al vicino ospedale Rafidye di Nablus che inviasse con urgenza una ambulanza. L'ufficiale non sa se questi sforzi siano riusciti in definitiva a salvargli la vita. Ma a suo parere questo episodio non ha comunque niente di "eccezionale".

"Ancora giorni fa - ha detto - ci siamo qua imbattuti in un incidente stradale in cui otto palestinesi erano rimasti feriti; abbiamo dato loro tutto il soccorso di cui eravamo capaci".

L'esercito ha deciso di restituire alle famiglie i corpi di 5 palestinesi uccisi mentre tentavano pugnalare israeliani. Lo dicono i media secondo cui le salme saranno consegnate questa sera. Nei giorni scorsi le autorità palestinesi avevano fatto pressione su Israele perché avvenisse la restituzione.
 
Soldiers announced to Aida refugee camp: 'If you throw stones, we will hit you with gas until you all die - the youth, the children, the old people'
www.middleeasteye.net

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