Secondo israeliano prigioniero a Gaza identificato
Ieri, Haggai Matar ha riferito che c'è un secondo cittadino israeliano tenuto prigioniero a Gaza . Una fonte israeliana ha confermato che è un beduino israeliano, Hashem al-Sayyed Sha'aban (27 anni) di Hura .
Haaretz ha intervistato il padre di al-Sayyed che ha riferito al giornalista che nonostante le dichiarazioni del ministro della Difesa Moshe Yaalon, nessun funzionario israeliano aveva avuto alcun contatto con lui e che lui non sapeva nemmeno che suo figlio fosse detenuto a Gaza. Yaalon ha anche avvertito Hamas che lo ritiene responsabile della sicurezza dei due prigionieri, "dimenticando"che lui e il suo governo li hanno abbandonati per mesi
Hashem era scomparso il 20 aprile. Suo padre ha detto che Hashem è mentalmente turbato e già due volte in precedenza ha attraversato il confine ed è stato rimandato indietro .
C'è un altro elemento di imbarazzo per il governo israeliano in questo caso. L'IDF monitora il confine tra Gaza e Israele con telecamere di sorveglianza e pattugliamenti regolari.Un video dell'esercito lo mostra seduto a leggere la Bibbia, poi si avvicina al recinto e vi si arrampica Alcuni residenti di Gaza si avvicinano a lui .
L'esercito afferma che immediatamente ha inviato truppe per indagare e ed evitare che Mengistu attraversasse la recinzione. Se un terrorista avesse cercato di entrare in Israele, si sarebbero attivate forze millitari per affrontare la minaccia. In questo caso i soldati hanno visto qualcuno che attraversava nella direzione "sbagliata" e non hanno fatto nulla per impedirlo.Semplicemente non interessava .
Yossi Melman ha criticato selvaggiamente (la versione inglese presso il Jerusalem Post è notevolmente più attenuato) gli apparati di sicurezza di Israele su Maariv. Ha detto che hanno "sputato in faccia" alla comunità etiope in Israele. "Se il colore della pelle fosse stato diverso, l'atteggiamento del governo non sarebbe stato questo ." Certo, ha ragione.
Rivela inoltre di briefing segreti offerti ai giornalisti sul caso, mentre era ancora in fase di censura dove era stato detto che il governo si era incontrato con la famiglia e stava facendo tutto il possibile per liberarlo. Niente del genere è accaduto. Il primo ministro ha rifiutato di incontrare la famiglia . L'incontro è avvenuto esattamente un giorno prima che il giudice togliesse la censura .Il governo ha fatto pressione sulla famiglia perchè restasse in silenzio.
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