Palestina, ok del Parlamento a 2 mozioni: ma una sola è per riconoscimento





Stato di Palestina, ok del Parlamento a due mozioni: ma una sola è per il riconoscimento

Il governo si dichiara favorevole, ma la maggioranza si presenta divisa alla Camera. Nel giorno in cui l’aula di Montecitorio è chiamata a votare sul riconoscimento dello Stato di Palestina, Partito Democratico e Nuovo Centrodestra hanno presentato due documenti diversi: la mozione Ap e Ncd non prevede espressamente il riconoscimento, a differenza di quella del Pd. Ed entrambe sono state approvate da Montecitorio. Una votazione accolta favorevolmente dall’ambasciata israeliana a Roma, soddisfatta della “scelta del Parlamento italiano di non riconoscere lo Stato palestinese e di aver preferito sostenere il negoziato diretto fra Israele e i palestinesi, sulla base del principio dei due Stati, come giusta via per conseguire la pace”.
“Il governo valuta favorevolmente l’impulso parlamentare a promuovere il riconoscimento di uno stato palestinese e a fare tutti gli sforzi per riprendere il negoziato tra le parti”, ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in aula – c’è il diritto dei palestinesi a un loro stato e il diritto dello stato di Israele a vivere in sicurezza di fronte a chi per statuto vorrebbe cancellarne l’esistenza. In questo quadro il governo valuta favorevolmente l’impulso parlamentare a promuovere il riconoscimento di uno stato palestinese e a fare tutti gli sforzi per riprendere il negoziato tra le parti”.
Ma se il governo pare intenzionato a tirare dritto, la maggioranza rischia di spaccarsi. Non c’è una mozione unitaria, ma due documenti: uno di Ap-Ncd e uno del Pd. La mozione Ap e Ncd non prevede espressamente il riconoscimento diretto della Palestina. Impegna il governo “a promuovere il raggiungimento di un’intesa politica tra Al-Fatah e Hamas che, attraverso il riconoscimento dello stato d’Israele e l’abbandono della violenza determini le condizioni per il riconoscimento di uno stato palestinese”. La mozione del Pd è invece più esplicita sulla strada del riconoscimento dello Stato palestinese. Essa impegna il governo “a continuare a sostenere in ogni sede l’obiettivo della Costituzione di uno Stato palestinese che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo stato d’Israele, sulla base del reciproco riconoscimento e con la piena assunzione del reciproco impegno a garantire ai cittadini di vivere in sicurezza al riparo da ogni violenza e da atti di terrorismo”. C’è quindi l’impegno per il governo a “promuovere il riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, tenendo pienamente in considerazione le preoccupazioni e gli interessi legittimi dello Stato di Israele”.
Il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova ha annunciato in Aula il parere favorevole dell’esecutivo sia alla mozione del Pd sia a quella di Ap-Sc, rendendo parere contrario su tutti gli altri testi. Secondo fonti parlamentari, la maggioranza dovrebbe votare entrambe le mozioni. Una posizione che fa infuriare la minoranza dem: “Se il governo ha dato parere favorevole alla mozione di Ncd sulla Palestina – attacca Stefano Fassina – è ridicolo. Quel testo è il contrario della nostra mozione perché non prevede il riconoscimento dello Stato. Io la mozione di Ncd non la voto e non la votano neppure molti parlamentari del Pd”. “Voterò sì alla risoluzione del Pd sulla Palestina perché va bene – dichiara Pippo Civati – non voterò di conseguenza né quella di Sel né quella di Ap. E’ chiaro che avrei preferito una risoluzione unica ma non mi sembra il caso di drammatizzare”.
La scorsa settimana le forze politiche erano frammentate in maniera diversa: Sel e la socialista Pia Locatelli avevano presentato due mozioni che impegnavano il governo al riconoscimento. Il testo della deputata socialista era stato firmato anche da 32 dem, ma oggi la Locatelli ha annunciato il ritiro della propria mozione chiedendo ai colleghi di condividere quella del Pd: “L’impegno del governo a promuovere il riconoscimento dello Stato della Palestina è un importante contributo per superare lo stallo del negoziato e favorire il processo di pace”, ha detto la parlamentare.
La seduta è cominciata alle 9,30. Dopo le comunicazioni di Gentiloni, in base a quanto stabilito giovedì dalla conferenza dei capigruppo, sono previste due votazioni, con un’unica dichiarazione di voto per gruppo, sulle mozioni.
Il 14 ottobre 2014 la Camera dei Comuni del Parlamento inglese approvava una mozione con cui chiedeva al governo inglese di riconoscere lo Stato palestinese “per garantire una soluzione negoziata in Medio Oriente”. Il 30 ottobre la Svezia aveva riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina: il premier Stefan Löfven definiva la decisione una “priorità” della sua coalizione di centro-sinistra. Il successivo 18 novembre il Parlamento di Madrid approvava all’unanimità una risoluzione per il riconoscimento. Il 2 novembre a votare a favore del riconoscimento era il parlamento francese: con 339 voti favorevoli, 151 contrari e 16 astenuti, l’Assemblea di Parigi approvava la mozione non vincolante che dovrà essere resa esecutiva dal Governo di Manuel Valls.

2   http://www.huffingtonpost.it/.../riconoscimento-dello... tipicamente italiano
Alla fine sono state approvate entrambe le mozioni, sia...
huffingtonpost.it
 

Commenti

Post popolari in questo blog

giorno 79: Betlemme cancella le celebrazioni del Natale mentre Israele continua a bombardare Gaza

Shin Bet officers suspected of ordering unwarranted search of Palestinian woman's private parts ***

Gideon Levy :The IDF and Shin Bet, where falsehood is the faith and evil is conscience

Haaretz : In the U.K. and in Israel, a Shift Toward Ultranationalist Isolationism