Dice Mahvash
Kohan che ora va meglio. Che ora, addirittura, «nessuno se ne vuole
andare da qui». «Non come negli anni Ottanta, quando avevamo paura ed
eravamo sotto pressione – racconta –. Oggi non siamo più preoccupati. Ci
sentiamo al sicuro e gustiamo la libertà».
Kohan è una
donna iraniana ed ebrea. Vive a Shiraz, 940 chilometri a sud di Teheran.
Qualche giorno fa è stata a Yazd per un pellegrinaggio alla tomba di
Harav Oursharga. Ed è lì, in quella città che ha tenuto ancora molto
dell’antica Persia, che ha raccontato all’Associated Press la
nuova vita di chi come lei, vive sì nello Stato islamico, ma che da
decenni si sente minoranza minacciata per via della religione.
La preghiera nella sinagoga di Yazd con i tefillin (i filatteri) e altri simboli religiosi (foto di Ebrahim Noroozi/Ap)
Oggi ne sono
rimasti circa 20 mila. Su 77 milioni di abitanti. Ma alcuni di loro,
intervistati, spiegano che è cambiato qualcosa. E tutto questo, secondo
la signora Kohan e tanti altri, succede soltanto da qualche mese e
grazie a una persona: Hassan Rouhani, il presidente moderato che ha preso il posto del più radicale Mahmoud Ahmadinejad.
L’ingresso della sinagoga di Molla Agha Baba di Yazd (foto di Ebrahim Noroozi/Ap)
Per questo
Rouhani è una boccata d’ossigeno un po’ per tutti. Tanto che –
raccontano gli stessi iraniani – ha permesso alle scuole ebraiche di
restare chiuse di sabato per osservare lo Shabbat e ha pure donato 400
mila dollari a un’associazione benefica di Teheran. L’ultimo volta, poi,
all’Assemblea generale delle Nazioni Unite di New York s’è portato pure
l’unico deputato ebreo.
I gruppi per
il rispetto dei diritti umani, però, non esultano. Denunciano che
ancora oggi gli ebrei e le altre minoranze sono discriminate dai vertici
dello Stato islamico. Ricordano che la tv di Stato iraniana ha
trasmesso nel recente passato diversi programmi antisemiti. Ma
«qualcosa» è meglio di «niente», almeno nella testa della signora Kohan.
«Se siamo qui a Yazd è per celebrare il fatto d’essere ebrei – continua
lei –. Siamo orgogliosi di praticare in piena libertà la nostra
religione».https://falafelcafe.wordpress.com/…/la-nuova-vita-degli-eb…/
© Leonard Berberi
Commenti
Posta un commento