Quel vertice nello studio di fisioterapia tra i politici e il manager di Accenture

Quel vertice nello studio di fisioterapia tra i politici e il manager di Accenture
Gianni Alemanno, Fabio Ulissi e Riccardo Pacifici
Per la prima volta si parla del telemarketing per la campagna elettorale di Renata Polverini, candidata del Pdl alla guida della Regione. A mettere intorno al "lettino" le due parti di questa vicenda sarebbe stato Riccardo Pacifici, il presidente della comunità ebraica romana. Pacifici - secondo la ricostruzione di una fonte informata dei fatti e raccontata in un dettagliato esposto finito in procura - a riportare ad alcuni dirigenti di Accenture la richiesta di un incontro sollevata dal primo cittadino della capitale, Alemanno. Opportunità che viene colta al balzo dai manager e diventa un fatto con la riunione messa in piedi, non in una sede istituzionale del Campidoglio, ma nello studio di Vigna Clara.

Un incontro breve, ma che sembra essere stato risolutorio. Dal quale emerge senza alcuna incertezza che Fabio Ulissi parla per conto e per voce di Gianni Alemanno. È lui il delegato del sindaco per i rapporti con le imprese, un incarico che gli viene confermato all'interno della Roma Capitale Investment Foundation. Ed ecco un altro pezzo del puzzle. La fondazione, voluta dall'ex sindaco con la motivazione ufficiale di promuovere il sostegno di aziende private a grandi progetti per la città, si sarebbe trasformato presto in un imbuto dove convogliare il finanziamento illecito. Questo spiegherebbe perché ad Accenture sarebbe stato chiesto un contributo di circa 70mila euro alla causa della Fondazione, e questo spiega perché nell'ordinanza del gip viene sottolineato il ruolo svolto da Fabio Ulissi al suo interno.

Quello che però non è scritto nelle carte del Gip, ma nell'esposto in mano ai pm, sarebbero altre due circostanze sospette che vedrebbero coinvolta tanto Accenture quanto i fedelissimi di Alemanno. La prima è la gara per la reingegnerizzazione del sistema informativo territoriale di Roma Capitale, un lotto milionario aperto dal dipartimento informatico del Campidoglio nel giugno del 2010 e subito prospettato ad alcuni dirigenti di Accenture come un'ottima possibilità di fare affari. La seconda, e forse ancora più interessante, vedrebbe coinvolto direttamente Fabio Ulissi nel tentativo di proporre ad Atac (controllata al 100% dal Comune) un sistema di controllo della velocità che Accenture avrebbe realizzato insieme ad un'altra società, la Safety 21.

La proposta viene vagliata dal dirigente acquisti di Atac, che ne capisce subito l'ambiguità, e la presenta al consiglio di amministrazione. L'organo, in quegli anni guidato dall'ad Carlo Tosti, si esprime senza riserve per affondare il progetto. La vicenda non è più isolata. Oltre il caso del telemarketing per le elezioni della Polverini si delineerebbe l'ombra di un sistema, costruito ad arte e ben oliato, che avrebbe dovuto avere nella Roma Capitale Investment Foundation il suo strumento più efficace. Uno strumento nelle mani del suo ispiratore e presidente onorario: Gianni Alemanno.



4  
 Riccardo Pacifici e i finanziamenti della campagna di Alemanno

Riccardo Pacifici e i finanziamenti della campagna di Alemanno di Gad lerner

Riporto integralmente dal sito www.moked.it dell’Unione Comunità Ebraiche Italiane.
“In questa vicenda io non c’entro nulla. Mi sono limitato a dare un numero di telefono a chi me lo chiedeva”. Così il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici interviene, intervistato da Repubblica, rispetto alla questione dei presunti finanziamenti illeciti che vede indagati tra gli altri l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e l’ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini, in relazione alla quale è stato citato sulla stampa anche il nome dello stesso Pacifici (Corriere della Sera). Il presidente parla dei rapporti con la multinazionale Accenture, nati tramite uno dei manager nonché iscritta della Comunità, Sharon Di Nepi (“La multinazionale Accenture voleva avere rapporti con la comunità e lì nacque l’idea di sponsorizzare, al pari di altre aziende, la visita del Papa ma quando, il 17 gennaio 2010, Benedetto XVI è venuto in Sinagoga loro non avevano fatto in tempo ad avere la delibera. Così sponsorizzarono per un importo tra i 10 e i 15 mila euro la serata per i 95 anni di rav Toaff all’Hilton” spiega). Specifica inoltre la fotografia che lo ritrae, insieme ad Alemanno, con Fabio Ulissi, figura chiave dell’indagine “Un podologo che opera nella zona di viale Marconi, area ad alta densità comunitaria. Una persona affabile, ma anche molto attento alla ricerca della photopportunity o di incontri con personaggi noti” sottolinea, aggiungendo che la foto “fu scattata durante una cena al ristorante Bá Ghetto, dove è stata in bella vista per lungo tempo. Report poi la mostrò in trasmissione dopo averla presa dal profilo Facebook di Ulissi. Come presidente della comunità ebraica in tanti mi scattano foto, e con questo ruolo mi è capitato di incontrare anche persone che poi hanno avuto traversie giudiziarie. Per fortuna ne ho conosciute poche che poi hanno avuto guai e molte invece che in seguito hanno avuto successo. In 20 anni di impegno comunitario però non mi sono mai prestato a giochetti: sfido chiunque a dimostrare il contrario”. Nei verbali dell’inchiesta, precisa l’articolo, Pacifici è citato solo in una postilla, dove è specificato che Ulissi gli chiese il contatto per un sondaggio elettorale. “Aveva fatto campagna per Alemanno, ma non mi disse per chi fosse quel sondaggio. Io gli diedi il numero di Sharon, perché l’avevo incontrata in Accenture poche settimane prima. È l’unico ruolo che ho avuto in questa vicenda che mi auguro la magistratura chiarirà nella sua interezza e dove mi auguro che tutti potranno dimostrare la propria innocenza” la conclusione di Pacifici



moked.it

Commenti

Post popolari in questo blog

Hilo Glazer : Nelle Prealpi italiane, gli israeliani stanno creando una comunità di espatriati. Iniziative simili non sono così rare

giorno 79: Betlemme cancella le celebrazioni del Natale mentre Israele continua a bombardare Gaza

Né Ashkenaziti né Sefarditi: gli Ebrei italiani sono un mistero - JoiMag

JOSEPH KRAUSS Nuove strade aprono la strada alla crescita massiccia degli insediamenti israeliani