Lorenzo racconta le ultime visite a Gaza


22012014-DSCF1940
Difficile in poche righe raccontare delle ultime tre discese a Gaza, in dicembre e in gennaio 2014. Troppi, troppo grossi i temi e inadeguato lo scrivente.
I controlli sul versante israeliano sono sempre molto rigorosi ma in fin dei conti, col tempo, sveltiti sia in entrata che in uscita. Al “confine” di Hamas invece l’impressione è di una progressiva complicazione irrazional-burocratica. Comunque sia, dato che abbiamo i permessi da entrambe le autorità, con un poco di pazienza e qualche discussione si riesce a passare.
Le strade semideserte e le persone amiche ci dicono della mancanza severa di carburante per le automobili, per i generatori di corrente e la centrale elettrica. La corrente viene erogata a zone, per sei ore al giorno, a rotazione. Lascio immaginare la difficoltà che questo pone alla gestione domestica e di più ancora alle già modeste attività lavorative.
Un esempio che fa un poco sorridere (e molto no): qui sotto una foto della “nostra” scuola di Beit Hanoun, nel nord delle Striscia, in cui per l’impossibilità di trovare il gas da cucina preparano il pranzo dei bambini col fuoco di legna.
Elarabia 1
Siamo nel pieno dell’inverno e non mancano le giornate fredde. La foto qui sotto mostra una maestra che fronteggia l’impossibilità di scaldare gli ambienti con un gioco in cui i bimbi devono battere le mani, battersi le gambe, battersele a vicenda…
Elarabia2
Una cosa che mi ha molto toccato è stata incontrare, sempre nella fascia nord, in case non distanti tra di loro, due bambini con una forma di cancro agli occhi. Le loro famiglie hanno chiesto aiuto per provvedere all’intervento chiururgico. Ovvio che ci siamo impegnati ad aiutarli. Si tratta di famiglie davvero misere e per di più entrambe hanno altri figli con problemi di grave disabilità. Mancano le statistiche ma … mi sembrano troppi i bimbi disabili in questa zona molto colpita dalle bombe di qualche anno fa…
Al riguardo – bimbi e loro dimore – avrei qualche foto ma mi manca l’animo per copiarle.
Uno degli scopi della visita a Gaza di ieri l’altro – mercoledì 22 gennaio 2014 – era di prendere contatto con qualche scuola “povera” per individuarne una da aiutare. Dobbiamo infatti rimpiazzare una delle nostre scuole sostenuta in questi anni, dove ci siamo accorti che la direzione dirottava altrove il cibo destinato ai bimbi. Pensiamo di averla trovata in un villaggio della zona centrale della Striscia appena a ridosso del Campo di An Nusseirat. Le due foto qui sotto sono state scattate in questa scuola:
22012014-DSCF1925
Riunione in Direzione; notare il salubre soffitto di amianto
22012014-DSCF1926
bimbi che – almeno qui – bevono acqua potabilizzata
Purtroppo in nessuna delle ultime occasioni abbiamo trovato in casa padre Mario e padre Jorge. Il saluto alle suore di Madre Teresa e ai loro numerosi bimbi è stato così l’unico contatto con la comunità cristiana gazawi.
Lorenzo R.



Commenti

Post popolari in questo blog

Hilo Glazer : Nelle Prealpi italiane, gli israeliani stanno creando una comunità di espatriati. Iniziative simili non sono così rare

Mappa della Cisgiordania e suddivisione in zone anno 2016

Né Ashkenaziti né Sefarditi: gli Ebrei italiani sono un mistero - JoiMag

Betlemme : il Muro e la colonizzazione. Testimonianze