Israele come Totem per l'identità ebraica di Lisa Goldman
Sintesi personale
Gli ebrei sono più intelligenti di tutti gli altri. Una donna cinese che visita una sinagoga fa sicuramente lo shopping per un marito ebreo. Il Pakistan non "è riuscito a produrre assolutamente nulla" in tutta la sua storia [oltre a armi nucleari]. Una soluzione di due Stati sarebbe una buona idea se lo stato dall'altra parte del confine di Israele fosse il Canada. I palestinesi devono "guadagnare" il diritto all'autodeterminazione. Così ha parlato Bret Stephens Martedì sera alla Yeshiva University in occasione di una tavola rotonda sul futuro del popolo ebraico.
L'Auditorium Lamport a Washington era pieno di uomini che indossavano yarmulkes e donne vestite modestamente che hanno applaudito a queste e ad altre simili osservazioni fatte da Stephens. Boteach (il moderatore) e Stephens sono stati raggiunti dalla Yeshiva University presidente ,Richard M. Joel, che attualmente sta affrontando la terribile ricaduta di una class action portata avanti da ex studenti per $ 380,000,000 per gli abusi sessuali subiti e da Sheldon Adelson, il magnate dei casinò, uno dei più ricchi uomini del mondo. Quest'ultimo fatto è stato menzionato un paio di volte nel corso della manifestazione durata per quasi due ore (Oops! nessun tempo per le domande).
L'argomento doveva essere : gli ebrei continueranno a esistere di fronte a "l'Iran, l'assimilazione e la minaccia " ma Boteach non sembrava molto preparato e la conversazione era sconnessa trasformandosi in uno scambio di congratulazioni sulla superiorità ebraica
Adelson ha anche ricordato, come riportato da diversi media, che sarebbe opportuno lanciare una bomba nucleare nel deserto iraniano come mezzo per costringere la Repubblica islamica a rinunciare al suo programma di arricchimento .
Secondo Adelson, non esiste una cosa come il popolo palestinese (apparentemente i palestinesi sono "siriani del sud") e Yasser Arafat voleva la distruzione del popolo ebraico. Il miliardario ha allegramente riconosciuto, quasi con orgoglio, di non conoscere la differenza tra sciiti e sunniti ,insistendo sul fatto che l'ex presidente iraniano Ahmadenijad credeva in "qualcosa chiamato un Imam nascosto" ossia un messia per cui, secondo il suo credo religioso, tutti gli ebrei dovevano morire in modo che l'imam potesse rivelare se stesso. Per questo l'Iran aveva minacciato Israele : Ahmadenijad era un "radicale Ebreo odiatore" che voleva portare l' Imam nascosto al suo popolo.
Nessuno degli altri relatori ha sfidato il magnate dei casinò su tali osservazioni accolte con forti applausi da parte del pubblico ricettivo. Il Presidente Joel si è limitato a propagandano i valori ebraici nelle famiglie, il diritto di nascita, il viaggio a gratis in Israele a disposizione dei giovani adulti , come mezzo per salvare il popolo ebraico dalla assimilazione.
Gli uomini sembravano piuttosto confusi circa le loro paure, le speranze e le aspirazioni per il popolo ebraico. Joel ha parlato di valori religiosi , mentre Stephens si è descritto come un Ebreo laico che nella "fedeltà" allo Stato ebraico , come altri, ha trovato la sua identità di ebreo .
Israele, in sintesi , non è in realtà un paese costituito da individui imperfetti, ma un totem èer cementare l'identità per gli ebrei della diaspora.
I relatori hanno parlato in cliché sciovinisti circa la superiorità intellettuale del popolo ebraico e lo Stato di Israele, elencando i premi Nobel. Stephens ha lamentato il fatto che quest'anno il Nobel per la fisica sia stato dato a due accademici israeliani migrati in università americane. "Dobbiamo trovare un modo per tenerli in Israele" ha declamato l'uomo che ha lasciato Gerusalemme per lavorare nel Wall Street Journal.
Ma d'altra parte gli uomini sembravano concordare sul fatto che Israele è sull'orlo della catastrofe imminente e della distruzione. L'elenco delle minacce comprendevano: armi nucleari iraniane, omicidi arabi e assimilazione.
Si possono forse tollerare le opinioni espresse nella notte di Martedì in semi dementi, ricchi e anziani zii,ma non da un uomo che esercita influenza politica ai più alti livelli e non da qualcuno che scrive per uno dei giornali più importanti in America. E 'stato imbarazzante assistere a questo evento anti-intellettuale, in particolare presso un istituto accademico che doveva essere il gioiello della corona del moderno movimento ortodosso del giudaismo.
Boteach and Stephens were joined by Yeshiva University president Richard M. Joel, who is currently dealing with the dire fallout from a $380 million class action sex abuse suit brought by former students, and by Sheldon Adelson, a casino mogul who is one of the richest men in the world. The latter fact was mentioned quite a few times over the course of the event, which lasted for nearly two hours (oops! no time for questions).
The topic was supposed to be whether or not Jews would continue to exist in the face of “Iran, Assimilation, and the Threat to Israel and Jewish Survival,” But Boteach did not seem very prepared and the conversation was unfocused and rambling. Ultimately it devolved into a congratulatory and reactionary exchange about Jewish superiority, which involved a lot of name dropping.
Boteach tried to win the famous name game by mentioning his time as an outreach rabbi to students at Oxford University, where he befriended senator-elect Cory Booker. But Adelson, who really should be a poster boy for campaign finance reform, won with his “deep, personal knowledge of Bibi [Benjamin Netanyahu] and Olmert.” Which he mentioned a couple of times.
According to Adelson, there is no suchthing as a Palestinian people (apparently Palestinians are actually“southern Syrians”) and Yasser Arafat stood for the destructionof the Jewish people. While the casino billionaire cheerfullyacknowledged, almost as a matter of pride, that he did not actuallyknow the difference between Shi'a and Sunni Islam, he insisted thatformer Iranian president Ahmadenijad believed in “something calleda Hidden Imam” who was a messiah, and that according to hisreligious belief all the Jews needed to be dead before the imam couldreveal himself. Which was why Iran threatened Israel, becauseAhmadenijad was a “radical Jew hater” who wanted to bring theHidden Imam to his people.
None of the other panelists challenged the casino mogul on his remarks, which were greeted with loud cracks of applause from the receptive audience. President Joel let the other three men enjoy being bombastic, while he limited himself to touting Jewish family values and Birthright, the free Israel trip available to young adults, as a means of saving the Jewish people from assimilation. Adelson donates heavily to Birthright.
Israel, it seemed, was not actually a country filled with disparate, flawed individuals, but an identity totem for Jews of the diaspora.
The panelists spoke in chauvinistic cliches about the intellectual superiority of the Jewish people and the state of Israel, totting up Nobel laureates. Stephens bemoaned the fact that this year's Nobel laureates in physics included two Israeli academics who had migrated to American universities. “We have to find a way to keep them in Israel,” declaimed the man who left Jerusalem to take up a position with the Wall Street Journal.
But on the other hand the men seemed toagree that Israel was teetering on the edge of imminent catastropheand destruction. The list of threats included Iranian nukes,murderous Arabs and assimilation.
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