Hebron : l'IDF arresta un bambino di 5 anni(video)
1 WATCH: IDF detains 5-year-old Palestinian in Hebron, blindfolds father
I soldati lo hanno portato, piangendo e urlando, su una jeep dell'esercito a casa sua. Sua madre ha fatto presente che non poteva essere portato altrove prima dell'arrivo del padre . (Video filmati B'Tselem volontari Manal al-Jabri e Imad Abu Shamsia .) Quando il padre, Karam, è tornato a casa, i soldati li hanno condotti al Checkpoint 56, dove hanno bendato e ammanettato il padre .
Hanno aspettato per mezz'ora fino a quando un tenente colonnello del DCO (District Coordination Office of Civil Administration) è arrivato. Egli ha chiesto al bambino perché avesse gettato pietre e poi si è voltato verso i soldati e li ha rimproverati per aver detenuto un minore davanti alle telecamere. Egli ha riferito che "si stanno recando danno all' Hasbara [PR] aggiungendo che quando ci sono telecamere i militari dovrebbero trattare i detenuti "bene." Finalmente sono state prese in considerazione le richieste della polizia palestinese: il padre e il bambino sono stati prevelati da loro e poi liberati.
B'Tselem ha scritto una lettera urgente al consulente legale dell' IDF in Samaria e Giudea , tenente colonnello Maurice Hirsch, chiedendo spiegazioni per quello che sembra essere la procedura di routine nel detenere illegalmente bambini. Un bambino al di sotto dei 12 anni non può essere detenuto o arrestato secondo la legge israeliana . Inoltre, secondo il portavoce B'Tselem Sarit Michaeli,è evidente la discriminazione iniqua dell' IDF verso i palestinesi :
"Abbiamo una vasta documentazione di violazione della legge da parte di bambini israeliani a Hebron. I bambini dei coloni hanno spesso gettato pietre contro i palestinesi impunemente. Non stiamo certo sostenendo che i minori israeliani di 12 anni siano arrestati - al contrario - ma il trattamento discriminatorio è lampante ".
Allegato : Bambini sotto occupazione
Penso che la cosa più sconvolgente di questo incidente - a parte il fatto scioccante che i soldati trattengano un bambino di cinque anni,è come tutto avvenga in una atmosfera calma
I soldati, non sembrano pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in quell'arresto, l passanti palestinesi non mostrano sorpresa. Arresti di questo tipo sono parte della routine quotidiana dell' occupazione. Alcuni di loro cercano di documentare quanto avviene : la fotocamera è in realtà il loro unico strumento di difesa.
I seguenti video mostrano diversi momenti della detenzione. Il primo mostra il bambino portato via dai soldati in una jeep senza il padre, gridando e piangendo (a circa 3:00 minuti), ilsecondo mostra il bambino accompagnato al posto di blocco con il padre, il terzo mostra il padre e il figlio in attesa al Checkpoint 56.
2 L'arresto di un bambino è lo specchio della follia del regime
Gerusalemme, 13 luglio 2013, Nena News - C
2 L'arresto di un bambino è lo specchio della follia del regime
Chiedo ai lettori di guardare bene le foto e i video che mostrano la detenzione di un bambino di cinque anni ad Hebron (guarda i video dell'arresto sul sito di B'Tselem: Clicca qui). Come sottolinea il mio collega Mairav Zonszein, l'intero processo è molto calmo. Molto abitudinario.
Vorrei aggiungere un altro aggettivo: è molto razzista.
Guardate quei soldati compiaciuti, che non battono ciglio o pensano due volte al fatto di detenere un bambino di cinque anni. Come se non ci fosse il modo per uno degli eserciti più potenti al mondo di affrontare un ragazzino che ha tirato una pietra.
Guardateli, mentre lo circondano, quattro o cinque militari armati fino ai denti con lucide armi nere d'assalto, con i genitori che non vedevano (E qui parte tutto il ritornello della hasbara - propaganda - israeliana: "Che tipo di genitori lascia che il figlio bla bla bla?". Ok, ditelo pure, ma lasciateci in pace presto).
Una dei miei figli ha la stessa età. Provo a pensare cosa un evento del genere potrebbe provocarle, e rabbrividisco. (Propaganda: "Ami, non ti accadrebbe perché tu sei più responsabile di un tipico genitore palestinese". Zittitevi, razzisti che non siete nemmeno sotto occupazione).
Ci vuole un regime razzista per produrre tali esemplari di mascolinità a cui non importa niente dello stress e il trauma che può provocare ad un bambino. Bisogna essere in un estremo stato di apatia verso quel bambino per trattarlo in quel modo. Un'apatia come quella può solo essere il prodotto del razzismo.
Il sangue freddo per spingere un bambino così piccolo in una jeep dell'esercito.
Per bendare e ammanettare suo padre, davanti ai suoi occhi.
E per peggiorare le cose, serve un colonnello razzista che richiami i suoi soldati per quello che hanno fatto ad un padre e un figlio.
Ma non perché hanno causato un danno psicologico al bambino, no.
Non perché le loro azioni sono illegali (solo bambini sopra i 12 anni possono essere detenuti in Cisgiordania, secondo la legge militare). Dio ce ne guardi, no.
No, quell'ufficiale era arrabbiato (siete seduti?) perché i soldati stavano "danneggiando la propaganda". Sì. Era arrabbiato perché non aveva tenuto conto delle telecamere che stavano riprendendo l'intera scena.
Le pietre possono essere pericolose, sì. Anche per l'incredibile velocità a cui il braccio di un bambino di cinque anni può arrivare. Di sicuro era una bella palla veloce.
Ma se questi eventi, che accadono ogni giorno in Cisgiordania da 46 anni, non sono per voi malati, non c'è speranza. Siamo totalmente senza speranza.
Traduzione a cura di Nena News
Il Post
12.07.2013
http://www.ilpost.it/2013/07/12/bambino-palestinese-fermato-esercito-israeliano-hebron/
Il bambino palestinese di 5 anni fermato dall’esercito israeliano
7 video che hanno fatto molto discutere: il bambino era accusato di avere lanciato una pietra contro una macchina di un colono israeliano
Sul sito di B’Tselem l’incidente testimoniato dai sette video è stato diviso in due parti: nella prima parte, girata dal ricercatore di B’Tselem
Manal al-Ja’bari, si vede il bambino, Wadi Maswadeh, tenuto per mano
dal padre, Karam Maswadeh, mentre cammina per le strade di Hebron,
seguito da alcuni soldati israeliani. Secondo il padre i militari
sarebbero arrivati a casa della famiglia Maswadeh quando lui non c’era, e
avrebbero cercato di convincere la moglie a consegnare il bambino alle
autorità. La moglie si sarebbe rifiutata, e all’arrivo del padre a casa i
militari avrebbero spiegato ai due genitori che Wadi aveva lanciato una
pietra contro una macchina di un colono israeliano vicino al checkpoint
di Abed, poco distante dalla Tomba dei Patriarchi a Hebron, e per
questo dovevano fermarlo e interrogarlo.
VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=dl6YGt7O9eM&feature=player_embedded
VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=dl6YGt7O9eM&feature=player_embedded
Nella
seconda parte, girata da un altro volontario dell’organizzazione, ‘Imad
abu-Shamsiyeh, si vedono padre e figlio seduti su una panchina di un
checkpoint israeliano, con il padre ammanettato e bendato.
VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=TLf1cjSxQp8&feature-player_embedded
VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=TLf1cjSxQp8&feature-player_embedded
Secondo B’Tselem
le forze di sicurezza israeliane avrebbero accompagnato Wadi e Karam a
un checkpoint militare israeliano, dove, come detto, il padre sarebbe
stato ammanettato e bendato. A un certo punto, ha raccontato il padre a B’Tselem,
sarebbe arrivato anche un alto ufficiale dell’esercito israeliano, che
avrebbe ripreso gli altri militari per avere arrestato padre e figlio in
presenza di una videocamera. Solo dopo questo episodio al padre
sarebbero state tolte le manette e la benda.
VIDEO: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=rEK3HcrkWGw
VIDEO: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=rEK3HcrkWGw
PS :naturalmente per la destra pro settler e annessione della Samaria e della Giudea ci sono pietre e pietre
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