Carlo Strenger : la lezione dell'UE che i nostri politici di destra hanno difficoltà ad apprendere
Sintesi personale
Gli ebrei sono considerati intelligenti. Israele ha dimostrato meravigliosa creatività, iniziativa e coraggio per molti aspetti. C'è solo un punto dove la destra israeliana soffre di difficoltà di apprendimento veramente impressionanti:essa crede ancora che, continuando a colonizzare la Cisgiordania, la comunità internazionale finalmente capirà che Shiloh, Hebron e Nablus sono parte di Israele.Non hanno notato che dal 1967 tutte le ambasciate straniere sono a Tel Aviv e non a Gerusalemme? Non hanno notato che l'annessione israeliana di Gerusalemme Est non è mai stata accettata? E perché pensano che gli insediamenti come Itamar saranno definiti in modo diverso da Gerusalemme Est ?Questa difficoltà di apprendimento è particolarmente evidente tra i giovani politici israeliani di destra.
Essi hanno scoperto che è "in" e "alla moda" dire che la soluzione dei due stati è morta e che Israele dovrebbe comprendere tutta la West Bank o, almeno, il sessanta per cento di esso. Essi ora sembrano anche aver compreso che non si può annettere qualsiasi parte della West Bank senza dare ai suoi abitanti pieni diritti politici , perché altrimenti Israele diventerebbe ufficialmente uno stato di apartheid, così dovrà felicemente dichiarare che tutti i palestinesi saranno cittadini israeliani.I nostri giovani di destra come il vice ministro della Difesa Danny Danon e il Vice Ministro Trasporti Tzipi Hotovely felicemente girano il mondo spiegando che la Cisgiordania appartiene al popolo ebraico e che abbiamo stipulato un contratto divino e ,come si evince dalla Bibbia , abbiamo ottenuto questa terra da Dio stesso.Ma invece di applaudire l'UE ha emesso direttive vincolanti per cui tutti gli accordi tra l'UE e Israele sono validi solo entro i confini del 1967 e non con la Cisgiordania. Le implicazioni per l'economia di Israele sono di vasta portata. L'UE è di gran lunga il più grande partner commerciale di Israele e la cooperazione con l'UE su una serie di progetti economici e di ricerca è fondamentale per l'economia israeliana.Così che cosa è andato storto? che cosa i nostri giovani di destra non hanno capito? La risposta è piuttosto semplice. Questi giovani politici sono nati quando Israele è entrata in Cisgiordania. Per loro questa terra è Israele e vedono l'anomalia non nell' occupazione , ma nella stranezza del mondo a non rendersi conto che la Cisgiordania è davvero parte di Israele. Essi seriamente pensano che prima o poi il mondo la penserà come loro
Forse non ci si può aspettare di più da politici del calibro di Danon e Hotovely, il cui orizzonte politico è limitato al comitato centrale della Likud e alle primarie , la loro linea dura è sempre più popolare in questi forum e la loro comprensione del mondo in generale è minima. Danon ha già dimostrato, nelle sue poche apparizioni internazionali, quanto poco capisce.Ci si sarebbe aspettato di più dal ministro dell'Economia, Naftali Bennett, che è certamente un uomo di talento,ma ahimè, la sua comprensione della politica internazionale è abbastanza limitata. Lui è appena tornato da un viaggio all'estero e ha trionfalmente annunciato che Israele non è affatto isolata e che il conflitto israelo-palestinese non desta alcun interesse. Se questa è la sua conclusione, ci troviamo in una situazione difficile in effetti ,perché significa che Bennett ha molto poco talento per la politica internazionale.Al contrario di Bennett il mondo libero non ha perso interesse per Israele / Palestina. Sta diventando solo impaziente per la colonizzazione israeliana della West Bank e comincia a rendersi conto che, se l'Unione europea non esercita pressioni , Israele distruggerà l'ultima occasione per la soluzione dei due Stati.Dalla seconda guerra mondiale un sistema progressivo del diritto internazionale si è evoluto e non consente più l'annessione di territori conquistati da conquista.
Per quanto riguarda l'affermazione che Israele appartiene a noi ebrei attraverso una promessa divina , Bennett, Hotovely, Danon & Co sembrano non aver capito che la maggior parte della comunità internazionale non è interessata a rivendicazioni storiche . La Serbia ha più volte affermato che il Kosovo era il cuore della Serbia dal VII secolo, ma i kosovari non avevano alcun interesse ad essere parte della Serbia e hanno votato per la propria indipendenza nel 2008. Finora 105 paesi hanno riconosciuto il Kosovo.
Il paradigma dei diritti umani non ha posto al centro le rivendicazioni storiche siano esse basate su documenti religiosi o narrazioni nazionali, ma l'auto-definizione dei veri esseri umani che vi vivono oggi.Bennett, Hotovely, Danon e gli altri devono rendersi conto che la comunità internazionale ha ben poco interesse per i diritti bibliche di Israele, ma si preoccupa per le rivendicazioni palestinesi all'autodeterminazione.Convalida qesta tesi il fatto che l'ONU abbia riconosciuto la Palestina come Stato non membro con una maggioranza schiacciante.Le più recenti linee guida dell'UE sono cristalline per chiunque abbia occhi per vedere e orecchie per sentire: la comunità internazionale non ha alcuna intenzione ad accettare la strisciante annessione israeliana della West Bank. Netanyahu ha reagito prevedibilmente dicendo che Israele non accetterà "editti esterni ." Lui non ha capito che la comunità internazionale non accetta gli editti unilaterale di Israele sulla Palestina attraverso l' espropriazione della terra e la costruzione di insediamenti. La questione è se Netanyahu si sveglierà in tempo per impedire ad Israele di scivolare non solo nel più profondo isolamento politico, ma anche nel declino economico.
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Lessons from the EU guidelines: Israel’s right-wingers suffer from learning difficulties
Jews are said to be smart. And Israel has shown wonderful creativity, initiative and daring in many respects. There is just one point where Israel’s right-of-center political establishment suffers from truly staggering learning difficulties: they still believe that by continuing to colonize the West Bank, the international community will wake up one day and realize that Shiloh, Hebron and Nablus have belonged to Jews forever and that they are simply part of Israel.
Haven’t they noticed that since 1967 all foreign embassies are in Tel Aviv rather than in Jerusalem? Haven’t they noticed that Israel’s annexation of East Jerusalem has never been accepted? And why do they think that settlements like Itamar will fare differently from East Jerusalem in this respect?
This learning difficulty is particularly blatant among the up-and-coming young Israeli politicians from the right of the political map. They have discovered that it is “in” and “hip” to say that the two-state solution is dead, and that Israel should annex either all of the West Bank or, at least sixty percent of it. They now also seem to have gotten the very simple point that you can’t annex any part of the West Bank without giving its Palestinian population full political rights, because otherwise Israel would formally become an apartheid state, so they happily declare that all Palestinians will be Israeli citizens.
Our hip young rightists like Deputy Defense Minister Danny Danon and Deputy Transportation Minister Tzipi Hotovely, both from Likud, happily tour the world explaining that the West Bank belongs to the Jewish people, and that we have a divine contract called the Bible showing we got this land from God himself.
But instead of applauding them the EU is set to issue binding guidelines that all agreements between the EU and Israel are only valid within the 1967 borders and not in the West Bank. The implications for Israel’s economy are far-reaching. The EU is by far Israel’s largest trading partner, and cooperation with the EU on a number of economic and research projects is central for Israel’s economy.
So what went wrong? How come our young rightists misread the map to such an extent? The answer is pretty simple. These young politicians were born into the situation in which Israel ruled the West Bank. For them this is Israel, and they see the anomaly not in the occupation but in the world’s weird inability to realize that the West Bank is really part of Israel. They seriously think that if we just wait long enough the world will come to its senses.
Maybe we cannot expect more from the likes of Danon and Hotovely, whose political horizon is limited to the Likud central committee and running for Likud primaries; their hardline stance is increasingly popular in these forums, and their understanding of the world at large is minimal. Danon has already made a total fool of himself in his few international appearances, showing how little of the international scene he understands.
You might have expected more from Economy Minister Naftali Bennett who is certainly a gifted man. He has shown that he can build a business and develop it internationally, and that he can lead a party to electoral success. But alas, his understanding of international politics is fairly limited. He has just come back from a trip abroad, and triumphantly announced that Israel is not in the least isolated, and that the Israel-Palestine conflict doesn’t interest anybody. If this was his conclusion, we are in dire straits indeed, because it means that Bennett has very little sense for international politics.
As opposed to Mr. Bennett’s announcements the free world has not lost interest in Israel/Palestine. It is only getting impatient with Israel’s continuing colonization of the West Bank and beginning to realize that if the EU doesn't crank up the pressure, Israel will destroy the last chance for the two-state solution.
So let’s spell out the EU’s message to Israel. Since World War II a gradual system of international law has evolved that no longer allows annexation of territories won by conquest. Israel is in no way singled out in this respect, and the stance towards the West Bank is the same as it is in other conflicts around the globe.
As to the claim that Israel belongs to us Jews through a God-given promise, Bennett, Hotovely, Danon & Co seem not to have realized that most of the international community is not interested in long-term historical claims to sovereignty. Serbia had time and again announced that Kosovo was the heart of Serbia and that Serbia has historical claims to it ranging back to the seventh century.
It just happened that the Kosovars have no interest in being part of Serbia and voted for their own independence in 2008. So far 105 countries - most importantly most states of the free world, including the EU - have recognized Kosovo. The human rights paradigm does not put a premium on long-term historical claims whether based on religious documents or national narratives, but on the self-definition of actual human beings alive today.
Again Israel is in no way singled out here. But Bennett, Hotovely, Danon and their ilke need to realize that the international community has very little interest in their views about Israel’s biblical rights, but does care about Palestinian claims to self-determination. And the fact is that the UN recognized Palestine as a non-member state last year with an overwhelming majority.
The latest EU guidelines make crystal-clear to anybody who has eyes to see and ears to hear that the international community has no intention whatsoever of accepting Israel’s creeping annexation of the West Bank. Netanyahu reacted predictably by saying that Israel will not accept “external edicts on our borders.” He hasn’t realized that the international community doesn’t accept Israel’s unilateral edicts on Palestine through land expropriation and settlement building, either. The question is whether Netanyahu will wake up in time to prevent Israel from sliding not only into deeper political isolation, but also into economic decline.
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