Colonie israeliane della Cisgiordania cresciute il doppio del Central Park di New York nel 2012


Roofs in Matan and Hableh
Israeli homes in the settlement of Matan. Behind them, the West Bank Palestinian village of Hableh. Photo by Avi Ohayon/GPO

By | May.27, 2013 | 8:30 AM |

Sintesi personale

Gli insediamenti  israeliani in Cisgiordania si sono legalmente  ampliati di  quasi 8.000 dunum (1977 ettari) nel 2012  corrispondenti all' 'intera città di Bat Yam e due volte  il  Central Park di Manhattan. Le rettifiche sono state approvate per ordine militare, con il Comando Centrale del GOC Sebbene negli ultimi anni la pratica di dare ampie fasce di terreno per gli insediamenti sia  stata abbandonata, annessione strisciante è ancora in corso. Nel 2012  la terra appartenente ai settler   è cresciuta da 530.931 a 538.303 dunum con un incremento complessivo di 7.372 dunum, in base a un confronto tra mappe dal 2011 al  2012 presso gli uffici dell'Amministrazione Civile.Settlements can gain control of new land in one of two ways: either by laying claim to land identified in recent years by the so-called "blue-line team," which investigates the ownership of land within and around settlements to determine whether it is owned by Israel or private Palestinian citizens; and through the finalization of land acquisitions by Israeli citizens. Although that land is not inhabited by Palestinians, the act of increasing the settlement's jurisdiction paves the way for new construction projects and the expansion of existing settlements.
 L'insediamento di Ofra, per esempio,  ha ricevuto 322 nuovi dunam nel 2012 corrispondente a  :un piccolo appezzamento di terra acquistato da palestinesi,  terreni espropriati e terreni   di cui  i coloni si sono appropriati .  Tutte  le strade passano  attraverso terreni privati  di proprietà palestinese , ma l' IDF  non ha menzionato  ciò .Lo stato sta ora  puntando a  legalizzare  le  case esistenti in Ofra, così come le 100 unità abitative costruite  senza permessi, ma la  Corte Suprema ha provvisoriamente bloccato il tutto
Nel  2012  Ma'aleh Adumim, situata ad est di Gerusalemme, vicino al villaggio di Isawiyah,  ha ricevuto 250 dunum e il Consiglio regionale Kedumim nel nord della Cisgiordania  è cresciuto di 1.010 dunum dopo che legalmente   gli era stato concesso la  giurisdizione sulla zona industriale -On Bar .Kokhav Ya'akov ha ricevuto 66 dunum,  il terreno su cui Givat Hayekev è stato  costruita per gli sfollati dell'  avamposto Migron.Nehemia si sta estendendo per   944 dunum, legalizzando due avamposti e aprendo la strada a nuove costruzioni . L'avamposto Bruchin stato anche legalizzato,dopo aver ricevuto 714 dunum. Elkana si è ampliata di  904 dunum a ovest,  Karnei Shomron è cresciuta di 300 dunum e  centinaia di unità abitative sono da costruire.Le modifiche sono state apportate anche ai confini degli  insediamenti Itamar e Shiloh  per  600 dunum.
Beit El è stato dato un po 'di terra in una base militare adiacente per consentire la costruzione di 300 unità abitative, il risarcimento per l'ordine del tribunale di  demolire Givat Ulpana.Piccoli aggiustamenti sono stati fatti per un paio di altri insediamenti: Eli Zahav, Har Gilo, Betar Ilit, Ma'aleh Amos, PNEI Hever, Sha'arei Tikva e Shadmot Mehola.Ricercatore Dror Etkes, esperto degli  insediamenti in Cisgiordania, dice che "Mentre i politici israeliani come il primo ministro Benjamin Netanyahu stanno  blaterando  per una soluzione a due stati, il sistema in silenzio e con insistenza trasforma  questo concetto in polvere fine.""Se sono necessarie più prove per confermare ciò , va notato che la maggior parte delle aree comunali giurisdizionali   nel corso dell'ultimo anno sono state  date  a insediamenti isolati che, è chiaro, non potrebbero mai essere collegate  a Israele  ".

Israel's West Bank settlements grew by twice the size of New York's Central Park in 2012
Legally controlled land grew from 530,931 to 538,303 dunams over the course of the year, a total increase of 7,372 dunams.

Israeli settlements in the West Bank legally expanded by nearly 8,000 dunams (1977 acres) in 2012 - land equaling the entire city of Bat Yam and twice as big as Manhattan's Central Park.

The adjustments were approved by military order, with the Israel Defense Forces' GOC Central Command granting settlement municipalities jurisdiction over the new territories.

Although in recent years the practice of giving large swathes of land to settlements has been abandoned, creeping annexations are still under way. In 2012, settlement-controlled land grew from 530,931 to 538,303 dunams, a total increase of 7,372 dunams, according to a comparison of maps from 2011 and 2012 at the Civil Administration offices.

Settlements can gain control of new land in one of two ways: either by laying claim to land identified in recent years by the so-called "blue-line team," which investigates the ownership of land within and around settlements to determine whether it is owned by Israel or private Palestinian citizens; and through the finalization of land acquisitions by Israeli citizens. Although that land is not inhabited by Palestinians, the act of increasing the settlement's jurisdiction paves the way for new construction projects and the expansion of existing settlements.

The settlement of Ofra, for example, which received 322 new dunams in 2012, includes a small piece of land purchased from Palestinians, as well as expropriated land and land on which the settlers have squatted. The new territory does not just correspond to existing construction in the settlement but includes expropriated land as well as purchased plots. However, all the roads leading to these plots go through private Palestinian-owned land, a fact the IDF’s announcement of the land grant failed to mention.

The state is now moving ahead on legalizing the existing homes in Ofra, as well as legalizing 100 housing units whose construction began without permits but was stopped by an interim order of the Supreme Court.

Among the other settlements that received additional land in 2012 are Ma’aleh Adumim, located east of Jerusalem and near the village of Isawiyah, which received 250 dunams; and the Kedumim Regional Council in the northern West Bank, which grew by 1,010 dunams after it was legally granted jurisdiction over the Bar-On industrial zone.

Kokhav Ya’akov received 66 dunams, land on which Givat Hayekev was built for evacuees of the Migron outpost.

The jurisdiction of the Rahelim and Nofei Nehemia settlements both swelled by 944 dunams, legalizing two outposts and paving the way for new construction in both. The Bruchin outpost was also legalized, after receiving 714 dunams. Elkana expanded by 904 dunams to the west, and Karnei Shomron grew by 300 dunams – where hundreds of housing units are to be built.

Changes were also made to the boundaries of the settlements Itamar and Shiloh, with the area of each increasing by 600 dunams. Beit El was given a bit of land at an adjacent army base to allow for the construction of 300 housing units, compensation for the court-ordered demolition of Givat Ulpana.

Smaller adjustments were made to a few other settlements: Eli Zahav, Har Gilo, Betar Ilit, Ma’aleh Amos, Pnei Hever, Sha'arei Tikva and Shadmot Mehola.

Researcher Dror Etkes, an expert on West Bank settlements, says that “While Israeli politicians like Prime Minister Benjamin Netanyahu have been blathering about their commitment to a two-state solution, the system is quietly and persistently grinding this concept into fine dust."

"If any more proof is needed, it should be noted that most of the municipal jurisdictional areas that were added to settlements over the last year were given to isolated settlements, which, it is clear, could never be attached to Israel in a two-state scenario,” Etkes said. 



Cisgiordania, le colonie cresciute quanto due Central Park
Emma Mancini

Betlemme, 27 maggio 2013, Nena News - Le colonie si moltiplicano, si allargano e mangiano terre palestinesi ad una velocità ormai incontrollabile. La soluzione proposta da Kerry? Investire quattro miliardi di dollari nell'economia palestinese.

Il segretario di Stato americano è tornato per la terza volta in pochi mesi a far visita a Netanyahu ed Abbas, nell'obiettivo di dare nuova vita al negoziato, moribondo se non inesistente, tra israeliani e palestinesi. Ma gli errori - voluti? - commessi dall'amministrazione di Washington continuano ad essere tragicamente gli stessi: anche questa volta Kerry ha praticamente taciuto sulla selvaggia espansione coloniale in corso, non chiedendo al governo di Tel Aviv di congelare le costruzioni in Cisgiordania come segno di buona volontà.

Il congelamento coloniale è la precondizione posta dall'Autorità Palestinese per tornare al tavolo dei negoziati, dopo aver - da parte sua - rinunciato per il momento a chiedere di entrare a far parte della Corte Penale Internazionale, di fronte la quale trascinare Israele per crimini di guerra.

No, la soluzione americana sono i soldi: ieri Kerry ha annunciato il lancio di un piano di investimento da 4 miliardi di dollari per lo sviluppo economico della Cisgiordania. Un modo, secondo il segretario di Stato, per rafforzare alla base il settore privato palestinese e abbattere il tasso di disoccupazione, che oggi in Cisgiordanian si aggira intorno al 21%, soprattutto nel settore agricolo, turistico, tecnologico e manifatturiero.

La ricetta Kerry è semplice: fare affari per fare la pace. Dimenticando, forse, che la Cisgiordania è sotto occupazione e restrizioni al movimento, bypass road, checkpoint, confisca di terre agricole, espropriazione delle risorse idriche e dell'intera Valle del Giordano, sistema delle tasse. rendono difficile dare vita ad un'economia sostenibile perché impediscono la nascita di uno Stato che non sia una groviera.

È la cosiddetta "pace economica" quella che gli Stati Uniti hanno in mente: fate affari insieme e dimenticate le questioni politiche, uno Stato continuo, Gerusalemme, il diritto al ritorno dei rifugiati. E dimenticate anche che nel 2012 la quota di terre palestinesi occupate dalle colonie israeliane è il doppio della grandezza di Central Park a New York.

La notizia è comparsa oggi nei media palestinesi e israeliani: lo scorso anno la quota di terre in Cisgiordania controllate da Israele è passata da 530.931 dunam (un dunam è pari a mille metri quadrati) a 538.303. Più 7.372 dunam, ovvero due volte la grandezza del famoso parco di New York. Le colonie hanno così mangiato quote estremamente consistenti della già martoriata Cisgiordania, permettendo sia l'allargamento di insediamenti già esistenti (come Ofra, che nel 2012 è cresciuta di 322 dunam o Ma'ale Adumim che ha ricevuto altri 250 dunam) che la "legalizzazione" di outpost illegali.

Aggiustamenti dei "confini" si sono avuti in tutto il territorio, da Nord a Sud. E oltre a consegnare nuove terre alle colonie, le autorità israeliane hanno provveduto a costruire nuove strade riservate ai coloni, occupando altra terra. Ma Kerry pensa agli affari. Quali affari in un territorio che non è altro che enclavi chiuse? Nena News

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