Attiviste israeliane e arabe protestano contro la violenza sulle donne




Sintesi personale
Decine di attivisti per i diritti delle donne  hanno manifestato   contro la  la violenza  sulle   donne nella società araba  Venerdì mattina. Gli attivisti, insieme a familiari delle   vittime  hanno organizzato due cortei separati  che sono passati  attraverso villaggi arabi e città, sia nel nord   che nel sud d'Israele  per   confluire  a Kfar Kara, in Wadi Ara  per una grande manifestazione unitaria.

"Ci rifiutiamo di legittimare l' omicidio e speriamo di costruire una società che rifugga  ogni forma di violenza contro le donne,", si legge  su un  volantino  pubblicato dagli organizzatori della manifestazione.
Secondo il gruppo, 75 donne arabe sono state uccise nel corso degli ultimi dieci anni, semplicemente perchè  donne.

Fauzia Faisal, la cui figlia è stata uccisa dal marito nel febbraio 2012 a Nazareth   dice :  "Il mio messaggio per la società araba è questo: non rimanere in silenzio, mia figlia era una donna che ha sofferto molto a lungo, ma rimase in silenzio  e noi come società, purtroppo, abbiamo  incoraggiato il silenzio,  alla fine ha pagato con la sua vita. Ecco tre figli cresceranno senza una madre e con un padre dietro le sbarre. È giunto il momento di porre fine a questa violenza. "

Marwa Dahar  ha perso la figlia Alla nel 2011 . La polizia ha arrestato un sospetto rilasciato per mancanza di prove. "Ogni Io giorno soffro, e sento la perdita, mentre l'assassino gira libero. Sento  rabbia e  delusione , la polizia e le istituzioni statali  non fanno niente .Chiedo a tutti di uscire e prendere il nostro grido ".

Samah Salaime-Egbariya, attivista per i diritti delle donne a Lod e Ram dichiara : "Penso che oggi, questa   sia la prima prova della connessione tra parlamentari arabi israeliani e i loro elettori . Coloro che sono effettivamente impegnati in questa lotta   reggeranno  un cartello con scritto :  'Sì alla vita, no alle donne assassinate.'



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