Gisha : come e quando è stata concepita la politica israeliana di separazione di Gaza
SINTESI PERSONALE
Ogni anno l' Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale (INSS) pubblica “Strategic Survey for Israel”(1), una raccolta di saggi di analisi sulla situazione politica e problemi di sicurezza di Israele. L'edizione di quest'anno include un saggio di Anat Kurtz e Udi Dekel dal titolo " La necessità di nuovi paradigmi ", che tocca un tema che è stato al vertice dell'agenda Gisha nel corso dell'anno passato : la politica di separazione .
L'anno scorso abbiamo pubblicato un foglio informativo sulla politica di separazione , anche se non vi sono prove di una risoluzione o dicharazione ufficiale del governo che autorizza tale scelta, tuttavia la politica è reale e ha gravi conseguenze per la vita dei residenti palestinesi sia nella Striscia di Gaza che in Cisgiordania.Il saggio di Kurtz e Dekel è il primo che tratta espressamente questa opzione e lo colloca in un contesto storico. Gli autori sostengono che la politica di separazione è stata introdotta prima che Hamas avesse ottenuto la maggioranza dei seggi alle elezioni parlamentari nel 2006 nel tentativo di "far avanzare la Cisgiordania economicamente e quindi mostrare al pubblico palestinese che la " calma " produce effetti positivi"
E 'importante ricordare che molte delle restrizioni sono state imposte a Gaza molto prima del 2005, come il divieto per gli studenti di Gaza di studiare in Cisgiordania (2002). La libera circolazione dei residenti di Gaza è stata sempre limitata a partire dai primi anni 1990 con un picco tra l'estate del 2007 e l'inizio del 2009.
Secondo Kurtz e Dekel, la logica di "differenziazione" è stata formulata quasi otto anni fa. Un tempo abbastanza lungo per gli esperti di sicurezza e strategia per valutarne la logica e chiedersi - come Kurtz e Dekel implica - se il tentativo di applicare una pressione indiscriminata su tutta la popolazione al fine di indirizzare l'opinione pubblica abbia avuto successo. Naturalmente il risultato non ha alcuna incidenza sulla questione se sia o non legale. La risposta a questa domanda,
per Gisha , fin dal primo giorno e continuerà ad essere la stessa. è questa : le restrizioni di viaggio sono imposte al fine di promuovere obiettivi politici piuttosto che affrontare le minacce concrete e specifiche per la sicurezza
La politica di separazione riflette una premessa diventata sempre più rilevante nel corso degli ultimi anni : i negoziati sono principalmente volta a risolvere la questione di chi avrà il controllo della West Bank. La Striscia di Gaza, pertanto, è relegata alle discussioni sulla sicurezza. Nel loro saggio Kurtz e Dekel descrivono in dettaglio i fattori che hanno portato alla situazione di stallo politico tra Israele ei palestinesi. Si può essere d'accordo o in disaccordo con la loro analisi, ma indiscutibilmente si evidenzia che il futuro processo politico e la politica di Israele verso la Striscia di Gaza non sono questioni separate. Anche dopo anni di separazione Gaza è ancora parte dell'equazione politica e non va da nessuna parte.
http://www.gazagateway.org/2013/02/how-and-when-the-separation-policy-was-conceived/
1We note that the word in Hebrew בידול can mean either “separation” or “differentiation”. We have seen the term used and the policy expressed in both senses of the word. Kurtz and Dekel primarily address the policy in the sense of differentiating or distinguishing between Gaza and the West Bank from an economic standpoint. [↩]
Allegati :
Amira Hass :accesso negato. Come Gaza è stata isolata
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