Betselem : armi dell'IDF "non letali " che uccidono




1  Nei passati otto anni almeno dieci palestinesi sono stati uccisi e molte decine feriti da armi dell'esercito israeliano" definite "non letali". Lo denuncia un rapporto di 31 pagine presentato oggi dal centro israeliano per i diritti umani Betselem.

«Le armi per il controllo delle folle (durante le proteste, ndr) non dovrebbero uccidere ma consentire alle autorità di applicare la legge senza mettere in pericolo le vite umane. Invece sono armi che possono uccidere e provocare gravi ferite se usate in modo improprio», ha scritto Betselem.

Nel rapporto si fa riferimento all'uso di fucili calibro 22, di proiettili di metalli ricoperti di gomma o plastica, gas lacromogeno, spray al peperoncino.

Dal 2005 a oggi sei palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania da proiettili ricoperti di gomma o plastica, due da candelotti di gas lacrimogeno sparati ad altezza d'uomo e a distanza ravvicinata e due da colpi di fucile calibro 22.

Betselem chiede all'esercito israeliano di proibire l'uso di armi da fuoco contro i dimostranti e di limitare quello dei candelotti di gas e dei proiettilli rivestiti di gomma.

Il portavoce militare israeliano ha definito parziali e non corrette le informazioni riferite dal centro per i diritti umani.Nena News
 Palestina, armi "non letali" che uccidono

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A new B’Tselem report reveals the full inventory of crowd control weapons used by Israeli security forces in the West Bank. These weapons are meant to be non-lethal, enabling authorities to enforce the law without endangering human life. In fact, however, some of these weapons are dangerous and may be lethal if used improperly. Crowd control weapons have killed and injured demonstrators and people throwing stones. B’Tselem calls upon the Israeli security forces to prohibit the firing of live ammunition at demonstrators and stone-throwers, with the exception of instances of mortal danger; to restrict the use of rubber-coated metal bullets to instances of mortal danger, as a preliminary measure to firing live ammunition; and to ban completely the firing of tear-gas grenades directly at individuals.
This report has found that there are two main problems with the use of crowd control weapons in the West Bank. First, the wording of the open-fire and safety regulations is ambiguous, and in some cases the regulations cannot be properly followed. Second, when security forces in the field violate the regulations, even systematically, practically no action is taken to put an end to this wrongful conduct. Senior-ranking officers deny that violations of the open-fire regulations are the norm and classify injury to civilians from improper use of crowd control weapons as “exceptions to the rule”. Furthermore, even in the rare instances in which investigations into such incidents are conducted, most are closed without the perpetrators or their superiors being held accountable.

Crowd control weapons

 


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