Abuna Mario : Lettera a Gesu’ Bambino…


 



Carissimo Gesu’ Bambino, ti scrivo questa lettera per darti una bellissima notizia : Se Giuseppe e Maria riusciranno ancora ad arrivare a Betlemme, se riusciranno a superare i check point e il muro, se non avranno problemi con i permessi, questo sara’ l’ultimo anno che nascerai in una grotta perche’ dal prossimo sara’ pronto un nuovo piano della casa che gia’ accoglie i tuoi fratellini e le tue sorelline e cosi’ potrai trovare una bella camera riscaldata e accogliente. Ci saranno ad accoglierti le braccia amorose e forti di diverse mamme e di alcuni babbi. Ti aspettiamo! Vieni Signore Gesu’ Bambino!
Il nostro sogno era poter riscrivere il Vangelo e cambiare quella frase di non-accoglienza : “Non c’era posto per loro…”. con un altra frase che vorremmo potesse diventare di uso comune in questa terra ; “..e c’era posto anche per loro…” Perche’ abbiamo davvero bisogno di imparare a condividere, abbiamo bisogno di imparare ad allargare gli spazi delle nostre case e dei nostri cuori per poter vivere il vero spirito del Natale.
Questo sogno sta diventando realta’ grazie ai tanti benefattori che in questi anni ci hanno sostenuto e aiutato spiritualmente e concretamente. Tantissimi amici di cui non posso fare l’elenco perche’ sarebbe lunghissimo ma come abbiamo scritto all’ingresso della nostra Cappella : “ Caro Benefattore, il tuo nome e’ scritto nei cieli; Il nostro grazie e’ il ricordo nella preghiera. Il Signore benedica Te e la tua famiglia!”. E’ questo il modo migliore per dirvi la mia gratitudine e chiedervi perdono per non riuscire a farmi sentire da tutti.  Il desiderio c’e’ ma manca qualche volta la possibilita’!
Oggi facendo il giro dei lavori mi sono emozionato al vedere come sta crescendo la nostra casetta e mi sono immaginato i volti dei nuovi bambini che arriveranno…li ho visti pieni di gioia come quelli di Khader quando ieri Babbo Natale gli ha portato in regalo quello che aveva sempre sognato : il vestito dell’ Uomo Ragno…che gioia infinita nei suoi occhi, che riconoscenza piena di amore…non avrei mai creduto che un bambino potesse essere cosi’ felice con cosi’ poco.  Ricordo ancora gli occhi di Khader quando e’ arrivato a Betlemme…guardava tutto con novita’ e stupore perche’ nel suo poverissimo villaggio di 20 casupole chiuso da diversi insediamenti nella zona di Gush Eztion non aveva mai visto nulla se non tanta miseria e tanta poverta’. Oggi gli zii di Khader sono venuti a prenderlo per passare qualche giorno a casa e quando e’ partito il suo abbraccio mi ha donato una gioia mai vissuta prima. Mi sono inginocchiato in adorazione di questo Gesu’ Bambino e quando lui e’ uscito di casa mi sono commosso perche’ ho capito di aver abbracciato Dio che si e’ fatto bambino a Betlemme, ed anche se era vestito da SpiderMan, l’ho riconosciuto…era proprio LUI!!!
L’augurio che vi faccio e’ questo : che ognuno di voi possa, almeno una volta nella vita, incontrare gli occhi di Khader e ricevere il suo abbraccio! Buon Natale a tutti !


casa3piano

Sono iniziati i lavori del terzo piano!
Ci aiutate?



Commenti

Post popolari in questo blog

Hilo Glazer : Nelle Prealpi italiane, gli israeliani stanno creando una comunità di espatriati. Iniziative simili non sono così rare

Mappa della Cisgiordania e suddivisione in zone anno 2016

Né Ashkenaziti né Sefarditi: gli Ebrei italiani sono un mistero - JoiMag

Betlemme : il Muro e la colonizzazione. Testimonianze