Scontri in Cisgiordania e la rabbia per Gaza è diretta contro Abbas

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Scontri in Cisgiordania: la rabbia per Gaza è diretta contro Mahmoud Abbas

Autorità Palestinese accusata di non aver preso iniziative e di cooperare con le forze di sicurezza israeliane contro i manifestanti

di Rebecca Collard

Nei nuovi scontri scoppiati domenica in Cisgiordania i giovani palestinesi hanno lanciato pietre contro i soldati israeliani che hanno risposto con gas lacrimogeni. Ma la rabbia in Cisgiordania non è diretta solo contro Israele: molti hanno anche dato la colpa all'Autorità palestinese per la mancata adozione di misure sull'offensiva di Gaza e per la cooperazione con le forze di sicurezza israeliane contro i manifestanti.Polizia dell’AP che cerca di impedire il lancio di pietre da parte di manifestanti contro una torretta dell’esercito di Israele all’ingresso principale di Bethlehem.
Hazem Abu Helal è stato arrestato per avere partecipato ad una protesta al checkpoint di Bet El vicino a Ramallah dopo che diverse manifestanti donne erano state arrestate dall'esercito israeliano. "Hanno iniziato a sparare un sacco di gas lacrimogeno così sono tornato al City Inn Hotel, che si trova all'interno della zona a controllo palestinese", ha riferito.

Abu Helal non è stato arrestato dall'esercito israeliano, ma dalle forze di sicurezza palestinesi, che lo hanno portato alla stazione di polizia di Ramallah per un interrogatorio. "Hanno detto, 'Stai creando problemi all' [Autorità palestinese]”, ha dichiarato Abu Helal. "Mi hanno confidato, 'Andate a fare una manifestazione a Ramallah'”.

Secondo Shawan Jabarin, il direttore di Al-Haq, un gruppo palestinese per i diritti umani, le forze di sicurezza palestinesi spesso reprimono in Cisgiordania le proteste contro Israele.

"Li hanno fermati, arrestati, talvolta picchiati", ha affermato Jabarin. Domenica scorsa, ha raccontato, le forze di sicurezza palestinesi hanno impedito ai manifestanti di raggiungere il checkpoint Israeliano di Al Jalame vicino a Jenin. "La polizia palestinese è diventata un guardiano degli interessi di Israele", ha detto.

Questa cooperazione nella sicurezza, delineata dagli ormai ventennali Accordi di Oslo, crea un profondo risentimento negli attivisti palestinesi. "Come minimo quello che [il presidente Mahmoud] Abbas potrebbe fare ora è porre fine a questa collaborazione con Israele", ha detto Abu Helal. "Non crede nel potere del suo popolo, solo delle persone esterne. Ora si preoccupa solo delle Nazioni Unite".

Nonostante l'impuso di Abbas per il riconoscimento alle Nazioni Unite, secondo un sondaggio di settembre fatto da un istituto di ricerca locale, meno della metà dei palestinesi è soddisfatta della sua prestazione come presidente. Molti considerano inutili sia questa cooperazione che gli anni di negoziati con Israele, che rendono possibile l'espansione delle colonie israeliane in Cisgiordania e che non fermano gli attacchi su Gaza.Abbas non è più stato a Gaza da quando, cinque anni fa, scontri sanguinosi hanno cacciato dalla Striscia il suo movimento Fatah, sostenuto dall'Occidente. Da allora la divisione tra l'Autorità Palestinese, dominata da Fatah, che controlla la Cisgiordania, e Hamas, che governa Gaza, ha creato divergenti realtà economiche, sociali e politiche. In tutto è aggravato da una guerra nella Striscia di Gaza, e mentre Hamas spara razzi su Israele, le forze di sicurezza controllano la folla in Cisgiordania.

Abbas e altri leader della Cisgiordania hanno condannato l'operazione, ma per la maggior parte dei palestinesi, ha dichiarato il dottor Samir Awad, professore di scienze politiche all'Università di Birzeit vicino a Ramallah, la loro mancanza di iniziativa nei confronti di questa ultima violenza non è adeguata.

"I palestinesi della Cisgiordania non sono felici di stare qui, dove sono separati da Gaza", ha detto Awad. " Durante questo attacco a Gaza, l'Autorità Palestinese non ha fatto nulla per impedire il coordinamento per la sicurezza con Israele o addirittura per minacciare il futuro dei colloqui di pace ".

Mentre l'operazione a Gaza continua, Hamas mette in campo proprie relazioni diplomatiche con le leadership del dopo primavera araba, che accentuano la separazione e mettono alla prova la leadership di Abbas.
(tradotto da barbara gagliardi
per l’Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus)

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