Connie Hackbarth : Appello all'UNICEF: chi sostiene gli attacchi contro Gaza non può difendere i bambini

 


udy Shalom Nir-Mozes, presidentessa dell'UNICEF in Israele, ha sostenuto l'Operazione israeliana Pillar of Defence contro i palestinesi della Striscia di Gaza, un'operazione in cui il 27% delle vittime ed il 35% dei feriti civili sono stati bambini. Nir-Mozes, la settimana scorsa su un social media: “Amo l'affermazione che 'loro hanno sparato sui nostri bambini e si sono nascosti dietro i loro bambini' - poveri perdenti". Dite all'UNICEF che tali persone non possono avvocare i diritti dei propri bambini.
Judy Shalom Nir-Mozes è la presidentessa dell'UNICEF in Israele, l'agenzia locale del Fondo delle Nazioni Unite per i Bambini, l'organismo internazionale la cui missione è di “aiutare a costruire un mondo in cui i diritti di ogni bambini siano realizzati”. Il motto dell'UNICEF inoltre aggiunge che “Noi coinvolgiamo ognuno nella creazione di un ambiente capace di proteggere i bambini. Noi siamo presenti per alleviare le sofferenze durante le emergenze, e laddove i bambini siano minacciati, perché nessun bambini dovrebbe essere esposto a violenza, abuso e sfruttamento.”
Attiva nei social media, Nir-Mozes ha affermato su Twitter che sperava non ci sarebbe stato un cessate il fuoco cosicché l'operazione continuasse. “Spero davvero che Bibi non si arrenda alle pressioni dei nostri nemici e delle loro lobby, e che continui l'operazione fino all'assassinio dell'ultimo dei terroristi a Gaza. È tempo che la vita nel sud di Israele inizi ad essere normale.”
Le fonti mediche nella Striscia di Gaza riportano che durante l'Operazione Pillar of Defence, il 27% delle vittime ed il 35% dei feriti a Gaza sono stati bambini.
L'UNICEF ha rilasciato una dichiarazione stampa il 16 novembre, due giorni dopo l'inizio degli attacchi militari di Israele, richiedendo “la protezione dei bambini a Gaza e in Israele”. Il comunicato stampa è stato rilasciato dalle sedi centrali dell'UNICEF nel mondo.
Secondo un articolo del giornale israeliano di destra, Makor Rishon, diversi attivisti progressisti israeliani hanno lanciato una campagna per rimuovere Nir-Mozes dalla sua posizione all'UNICEF di Israele. Ari Remez ha spedito una lettera all'UNICEF, firmata da ulteriori attivisti israeliani, richiedendo che l'UNICEF smetta di dare lavoro a Nir-Mozes, poiché “una persona affamata di guerra, che si oppone al cessate il fuoco non può essere ambasciatore dei diritti dei bambini”.
Nir-Mozes fu designata presidentessa dell'UNICEF Israele nel gennaio 2012. In un' intervista dell'epoca con il Jerusalem Post, Nir-Mozes aveva definito la sua nuova posizione in termini di una doppia missione: “essere la voce dei bambini dimenticati” ma anche coprire un ruolo positivo per le pubbliche relazioni “prendo la posizione all'UNICEF come una opportunità per rappresentare Israele in una luce positiva in molti dei luoghi più svantaggiati del mondo,” aveva detto Nir-Mozes al giornale. “So anche che alla fine, le dita di quei Paesi alle Nazioni Unite sono esattamente come le dita di ogni altro Paese ed è importante che piacciamo loro e che sappiano che noi li aiutiamo. È tempo che noi facciamo da capofila per qualcosa di buono”, aveva concluso.
Makor Rishon ha sottolineato che Nir-Mozes aveva detto, in riposta, che “l'organizzazione dell'UNICEF – proprio come l'intero popolo di Israele, ha denunciato ogni attacco sui bambini. L'UNICEF si prende cura dei bambini, a prescindere dalla loro origine, colore, residenza o da chi siano i loro genitori. Tale obiettivo resta invariato, in quanto UNICEF Israele.”
Contatta l'UNICEF: “una persona assetata di guerra che si oppone al cessate il fuoco non può essere un ambasciatore dei diritti dei bambini”, per davvero!
Sarah Crowe, portavoce della direzione esecutiva
Tel. +1 212 326 7206 / Mobile: + 1 646 209 1590
scrowe [at] unicef [dot] org


(Fonte: Alternative Information Center (AIC) )

Commenti

Post popolari in questo blog

Hilo Glazer : Nelle Prealpi italiane, gli israeliani stanno creando una comunità di espatriati. Iniziative simili non sono così rare

Né Ashkenaziti né Sefarditi: gli Ebrei italiani sono un mistero - JoiMag

Mappa della Cisgiordania e suddivisione in zone anno 2016

JOSEPH KRAUSS Nuove strade aprono la strada alla crescita massiccia degli insediamenti israeliani