Tunisia: approvata l’uguaglianza tra i sessi nella costituzione


El Watan (27/09/2012). La commissione di coordinamento e redazione della costituzione ha appena approvato un emendamento del progetto dell’articolo 28 che sostituisce il principio di complementarietà tra l’uomo e la donna con quello di uguaglianza tra i sessi. “Lo stato garantisce l’uguaglianza tra i sessi e la protezione dei diritti della donna, così come il rafforzamento delle sue conquiste come partner effettivo dell’uomo nella costruzione della patria. I loro ruoli sono complementari all’interno della famiglia”.
Al momento del dibattito sull’articolo, infatti, c’è stato consenso sull’integrazione del principio di uguaglianza tra l’uomo e la donna (al posto della complementarietà) e il preservare il riferimento all’uguaglianza delle possibilità secondo le competenze. Inoltre, è stato proposto che l’articolo menzionasse la penalizzazione della violenza contro la donna. È importante ricordare che la formulazione iniziale del progetto dell’articolo 28 ha sollevato una protesta generale nella società civile. Diverse manifestazioni sono state organizzate in occasione della Festa della donna, il 13 agosto scorso, per condannare questo principio di complementarietà.

Tunisia: approvata l’uguaglianza tra i sessi nella costituzione 

venerdì 10 agosto 2012

Tunisia. Uguali o complementari le donne ?


Lunedì prossimo, per le strade di Tunisi sfileranno tutti coloro che credono nell’uguaglianza tra sessi. La donna rischia infatti di diventare un essere "complementare all'uomo".
 di Micol Briziobello da Tunisi
 Le temperature particolarmente elevate di questi giorni stanno sfiancando persino la Tunisia. 
A peggiorare le cose, il lavoro dell’Assemblea costituente, impegnata nella redazione di una Costituzione di cui si conosce sempre meno, se non i ripetuti tentativi di mettere in discussione alcuni degli articoli cardine, come quelli che sanciscono diritti e libertà della donna e l’uguaglianza tra i sessi, principi riconosciuti e condivisi dalla popolazione da oltre cinquant’anni.
Mercoledì scorso, 12 deputati dell’Assemblea costituente, di cui 9 di Ennahda, hanno infatti presentato una bozza di modifica dell’articolo 28, che garantisce l’uguaglianza tra uomo e donna.
Nel caso in cui le modifiche venissero accolte, lo Stato sarà chiamato ad assicurare “la protezione dei diritti della donna sulla base del principio di complementarità con l’uomo all’interno della famiglia in qualità di associata dell’uomo".
E la donna non sarà mai più uguale, ma complementare.
Una ‘modifica’ che ha allarmato anche il Consiglio d’Europa, che ha già sollecitato il legislatore a rivedere il testo della bozza.

8 agosto 2012
 
 
AGGIORNAMENTI

Tunisia, cariche polizia contro cortei di protesta

Il Fronte 17 dicembre composto da attivisti della rivoluzione e la Sinistra contestano politiche del governo del partito islamista Ennahdha e chiedono rispetto dei diritti delle donne

Torna ad infiammarsi Sidi Bou Zid dove ieri si è svolta una manifestazione del "Fronte 17 dicembre" composto dagli attivisti che parteciparono alle sommosse contro il dittatore Ben Alì. I manifestati hanno accusato il governo retto dal partito islamista Ennahdha di non aver mantenuto le promesse. Il corteo si è diretto verso la sede del governatorato ma è stato violentemente disperso dalla polizia che ha fatto uso di lacrimogeni e persino di proiettili di gomma. Diversi intossicati e un ferito fra i manifestanti.

Nella notte nuove cariche contro i cittadini che chiedono conto al governo delle false promesse con le quali è arrivato al potere il partito Ennahdha, accusato di essere impegnato a ripristinare le pratiche della Ben Alì (polizia politica, tortura, liberalismo sfrenato, limitazioni alla libertà di espressione, nepotismo) che ad affrontare i problemi delle regioni più povere.
Da segnalare anche la manifestazione a Tunisi davanti alla sede dell'Assemblea nazionale a favore dei diritti civili e delle donne, messi a rischio dal governo islamista. Al corteo hanno partecipato rappresentanti dei partiti di opposizione e ong, tra cui il Partito dei lavoratori tunisino (Comunisti) e Nida Tounes dell'ex primo ministro Beji Caid Essebsi, ma anche gruppi di femministe. «Nessuna rivoluzione senza le donne» hanno scandito i manifestanti. Nena News
 Tunisia, cariche polizia contro cortei di protesta 

 



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