Israele organizza a Londra un seminario su tematiche legali per fronteggiare le campagne di boicottaggio.
Più di cento avvocati europei riuniti per discutere i vari aspetti legali e del diritto internazionale della difesa pro-Israele in risposta al tentativo dei critici di Israele di intraprendere la cosiddetta “lawfare”
di Anshel Pfeffer
Londra – Domenica, centocinquanta avvocati provenienti da tutta Europa si sono riuniti a Londra per un seminario di due giorni, organizzato dall’ambasciata israeliana in Gran Bretagna, per discutere i vari aspetti giuridici della difesa pro-Israele.
Il seminario si è svolto in risposta alle crescenti preoccupazioni derivate dalle campagne di boicottaggio e come parte di quel risalto che, di recente, gli Affari Esteri di Israele stanno dando all’attivismo giuridico e al tentativo dei critici di Israele di applicare quello che viene soprannominato come “lawfare” [“il costo della legge”].
Il seminario è frutto di un’iniziativa dell’ambasciatore Daniel Taub, che prima della sua nomina alla Court of St.James [ambasciatore presso il Regno Unito, n.d.t.] di un anno fa, svolgeva la funzione di consulente giuridico presso il Ministero degli Esteri di Gerusalemme.
Oltre alle lezioni e ai workshop curati dal personale diplomatico dell’ambasciata e da altri esperti, i partecipanti verranno ragguagliati dal giudice della Corte Suprema di Israele, Elyakim Rubinstein e dal colonnello (della riserva) Pnina Sharvit-Baruch, docente all’Università di Tel Aviv ed ex capo del Dipartimento di Diritto Internazionale nella Procura Generale Militare dei reparti dell’IDF.
“Gli avvocati che sono originari della Gran Bretagna e dell’Europa, e nella maggior parte sono ebrei ma non solo, svolgono attività o desiderano farlo nei vari settori legali e nel campo degli affari pubblici a sostegno di Israele”, ha spiegato uno dei partecipanti al seminario. “Questa rappresenta per loro un’importante occasione per create una rete, collegandosi con il Ministero degli Esteri per ricevere utili informazioni sul contesto.”
Il seminario, che si è svolto in un Hotel di Londra, è stato precluso dall’ambasciata ai mezzi di informazione.
Gli argomenti di discussione riguardano le norme del diritto internazionale che rendono possibile in alcuni paesi europei l’arresto di ufficiali di alto rango e funzionari israeliani a seguito di accuse di crimini di guerra.
Lo scorso anno, la Gran Bretagna ha modificato la legge sulla giurisdizione internazionale consentendo al solo Capo della Pubblica Accusa l’autorizzazione ad emettere mandati di arresto internazionali, ma il governo israeliano teme che questo non sia sufficiente. Altre questioni riguardano come contrastare il movimento BDS (boicottaggio, disinvestimento e sanzioni), come fare azioni di lobby e legali contro il sistema finanziario iraniano, come lottare contro l’antisemitismo e la delegittimazione di Israele.
L’ambasciata a Londra non ha voluto rilasciare commenti sul seminario.
(tradotto da Arianna Grimaldi)
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