A un ebreo romano vandalo e vigliacco!
1 Dov’eri giovane (?) ebreo sionista romano quando ieri, venerdì 30 marzo, verso le 17 ho parcheggiato la mia auto il via Carlo Linneo, prima del n°1, per potermi recare in prossimità dell’ambasciata di Israele, dove si celebrava la ricorrenza della Giornata della Terra insieme alla Marcia Globale per Gerusalemme? Dov’eri? Forse, nascosto dietro le tende di casa tua, mi hai osservato mentre estraevo dal baule la bandiera della Palestina, e a quella vista ti ha preso un improvviso sussulto di odio. Prudentemente hai aspettato che mi allontanassi, che nessuno potesse notarti e, solo a questo punto, sei uscito e “coraggiosamente” hai sfregiato l’auto tracciandovi sopra, non una, ma ben tre stelle di Davide, belle, grandi, ben visibili, sul cofano e sugli sportelli laterali, di colore azzurro com’è la bandiera che tanto adori.
Com’hai fatto a nasconderti alla vista degli altri? Ti sei mimetizzato tra le foglie dei cespugli o nell’ombra delle case, fors’anche della tua, prima di fare sparire la bomboletta dello spray usato, l’arma della tua audace vendetta? Quando ho visto l’effetto del tuo gesto vandalico, pur turbato dal dover portare con me il simbolo di ciò che più di ogni altro si identifica con l’arroganza della violenza, con l’illegalità fatta sistema di potere e di oppressione, con la menzogna della disinformazione “corretta”, mi sono ripreso pensando che, in fin dei conti, non me l’avevi incendiata, com’è prassi per la gente come te!
Non credo poi di sbagliare pensando che tu eri solo mentre tracciavi, nell’inebriante orgasmo dell’avventura, le stelle di Davide. E’ vero, una quindicina di facinorosi con le bandiere dello stato di Israele avevano cercato di turbare la tranquillità della manifestazione , ma erano state tenute a distanza dalle forze dell’ordine. Se qualcuno di loro ti fosse stato complice nel tuo atto ardimentoso, di certo avrei trovato l’auto decorata da un firmamento di stelle, oppure totalmente distrutta. Ma in questo sta il tuo orgoglio: hai affrontato il pericolo tutto da solo! Non credo, però, che sarai tanto stupido da farti avanti e gridare: sono stato io!
Un ufficiale del corpo dei carabinieri della Stazione Roma – Parioli ha fatto tutti i rilievi del caso, comprese le foto delle tue opere d’arte. Qui, a Firenze, ho fatto la denuncia dell’atto vandalico subito alla Stazione dei Carabinieri di Campo di Marte.
Ma tu starai ridendo al pensiero: che ingenuo! Altre aggressioni sono state fatte a Roma, nel passato più o meno recente, da esponenti della comunità ebraica nei confronti di manifestanti a favore della Palestina e mai nessuno è stato inquisito! Certo, per una svastica nazista, tutti si sarebbero mossi, una pletora di rappresentanti politici avrebbero fatto sentire la loro doverosa condanna dello sfregio, tutti i media ne avrebbero parlato. Che cosa vuoi che sia un’auto vandalizzata da tre azzurre stelle di Davide? Che sarà mai che dei pacifici manifestanti filo-palestinesi debbano chiedere alle forze dell’ordine, preposte, garanzie di sicurezza per potersi allontanare dal luogo dell’evento? E’ assurdo!
Ma la comunità ebraica romana che nutre nel proprio seno una carica di tale violenza, che fa? Come mai non espelle, ma anzi tutela, chi fa della violazione del diritto degli altri una prassi di vita? Come fa a credersi sempre una vittima, sempre aggredita, e mai un aggressore irresponsabile? Come fa a ritenere che la tragedia subita nel passato rappresenti l’alibi per qualsiasi crimine, per qualsiasi violazione del diritto, quasi che le norme che regolano il comportamento tra le persone civili non la riguardino?
mingarelli mariano - firenze
A un ebreo romano vandalo e vigliacco
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AGGRESSIONI CONTRO MANIFESTANTI O PERSONALITÀ ATTIVE NELLA SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO PALESTINESE TRA IL 2002 ED IL 2010 NELLA CITTÀ DI ROMA
2002
9 marzo - Largo Arenula e Largo Torre Argentina
Aggressione contro i manifestanti che tornavano dal corteo per la Palestina a piazza Navona.
Non risulta che vi siano state conseguenze d'ordine giudiziario.
8 aprile - manifestazione sotto la direzione del PRC.
Ferito un agente di polizia in borghese che scattava fotografie.
Non risulta che vi siano state conseguenze d'ordine giudiziario.
10 aprile - davanti agli studi Rai dove si era girata una ripresa di Sciuscià
Alle ore 23.30 all'uscita degli studi RAI una trentina di persone circondano l'auto su cui era salita l' europarlamentare Luisa Morgantini, appena tornata dalla Palestina, che aveva partecipato alla trasmissione 'Sciuscià' e tentano di bloccarla e di sfondarne i vetri. Fortunatamente il tentativo non riesce per la pronta azione dell'autista.
Non risulta che vi siano state conseguenze d'ordine giudiziario.
10 giugno – al Portico di Ottavia
All'uscita di un ristorante e poi all'uscita del Sant'Ambrogio occupato dove si era svolto un social forum: aggressione contro Vittorio Agnoletto e Rossana Rossanda. Le foto sui giornali e nei telegiornali mostrano Agnoletto e Rossanda uscire protetti dalla polizia con gli scudi.
Non risulta che vi siano state conseguenze d'ordine giudiziario.
11 dicembre - Libreria Mondadori in v. S. Vincenzo 10
Un gruppo di persone non identificate devasta la mostra sulla Palestina di Medici Senza Frontiere sulla grave condizione della popolazione civile palestinese e sulle attività dei volontari di Medici Senza Frontiere nei Territori Occupati, rimuovendo le fotografie e i pannelli esplicativi mediante il taglio dei cavi d'acciaio che le sostenevano. Medici Senza Frontiere fu costretta a chiudere la mostra che sarebbe altrimenti rimasta aperta al pubblico fino al 26 dicembre.
Non risulta che vi siano state conseguenze d'ordine giudiziario.
2008
25 aprile - Porta San Paolo.
In occasione della manifestazione per il 25 aprile, gruppo di curdi con bandiere stanno tranquillamente in piazza. Uno di loro indossa la kefia. Passano una signora e una ragazza che aggrediscono il ragazzo con la kefia, insultandolo e strappandogli o la kefia di dosso. Giungono altre persone che sostengono le due donne e accusano il kurdo – incredulo - di averle aggredite.
Non risulta che vi siano state conseguenze d'ordine giudiziario.
2010
31 maggio 2010. Via delle Botteghe oscure
Sfila il corteo promosso dalla Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese per protestare contro il sanguinoso attacco delle forze armate israeliane alla Freedom Flottilla diretta a Gaza. La coda del corteo viene affrontata fortunatamente solo con slogan da un nutrito gruppo di giovani sbucati da una traversa di via delle Botteghe Oscure dove erano rimasti in attesa.. Il tutto si risolve fortunatamente a colpi di slogan contrapposti. Il corteo arriva a Montecitorio. Una delegazione è ricevuta dal sottosegretario Gianni Letta. Conclusa la manifestazione i manifestanti vengono invitati dalle forze dell'ordine a defluire evitando Largo Torre Argentina dove vengono segnalati gruppi che li attendono minacciosamente.
4 giugno via Barberini
Due donne palestinesi (con bambini) che avevano partecipato al corteo promosso dalla Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese e conclusosi a Trinità dei Monti contro l’attacco alla Freedom Flotilla sono oggetto di un tentativo di aggressione da parte di due giovani in motorino, che però vengono messi in fuga dall'intervento di altri manifestanti reduci dal corteo, accorsi in difesa delle due donne.
4 giugno Largo Santa Susanna
Una persona che aveva partecipato al corteo promosso dalla Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese e conclusosi a Trinità dei Monti contro l’attacco alla Freedom Flotilla viene aggredito a colpi di casco, calci e pugni da quattro persone a bordo di due moto. La denuncia di Costanza Pasquali Lasagni (moglie dell’aggredito e testimone dell’aggressione) finisce anche su alcuni giornali.
Non risulta che vi siano state conseguenze d'ordine giudiziario. .
24 giugno Scalinata del Campidoglio.
Aggressione squadristica ai danni di una manifestazione pacifica e non violenta per ricordare anche
i detenuti palestinesi nella carceri israeliane e le vittime dell'operazione e dell'attacco alla Freedom Flotilla. Risultato dell'aggressione: sei feriti, di cui tre costretti al ricovero ospedaliero; uno dei quali sarà operato nel reparto maxillo facciale dell'Ospedale San Giovanni. Altri sono stati refertati.
Le indagini dovrebbero essere in corso.
Roma 13 luglio 2010
Allegato alla memoria esposto al Prefetto di Roma, di pari data
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