Tolosa, il lungo addio alle vittime

(dell'inviato Tullio Giannotti) (ANSAmed) - TOLOSA, 20 MAR - Ozar Hatorah, la scuola martire di Tolosa, riapre domani. Un segnale di speranza, per indicare ai bambini come uscire dal lutto. Negli occhi di tutti, quelle quattro bare - tre piccole, chiare, da bambini - che lasciano per sempre la loro scuola per l'ultimo viaggio, verso Gerusalemme. Tolosa e' schiantata dal dolore e angosciata dal futuro. Da 24 ore, la sua cornice e' il silenzio. Tutta la notte, parenti e amici hanno vegliato, recitando salmi e preghiere, i corpi delle vittime esposti nella palestra: Jonathan Sandler, 30 anni, con i suoi figli Gabriel, 4, e Arieh, 5, e la piccola Myriam, 7 anni. Di primo mattino, a gruppi, sono arrivati i compagni di scuola, gli amici, abbracciati l'uno all'altro, in lacrime. Poi il temuto momento del distacco, terribile, quello di dire addio al professore amato da tutti e a quei tre bambini, tutti con la doppia nazionalita' franco-israeliana. Saranno sepolti in Israele, il luogo dove ''arrivera' prima la pace del mondo'', ha ricordato Nicole Yardeni, responsabile della Comunita' ebraica locale. ''Tre angeli ci hanno lasciato, insieme a un giovane rabbino che aveva scelto di insegnare l'amore per il prossimo'', ha detto il presidente della Comunita' ebraica tolosana, Arie Bensemhoun.
Aggiungendo che oggi e' il ''tempo del raccoglimento''. Domani sara' ''quello dei funerali''. Ma - ha aggiunto - ''dopodomani chiederemo i conti''.

Alle 11, il minuto sacro di raccoglimento al Capitole, il cuore di Tolosa, si e' irradiato in tutte le scuole di Francia, ferme e immobili nello stesso istante. Poi, nel paese la vita e' ripresa, ma al Capitole sono rimasti tutti muti, nessuno ha avuto il coraggio di spezzare quel rito in qualche modo confortante. C'erano tanti ragazzi che facevano la fila senza parlarsi, scambiandosi soltanto sguardi pieni di lacrime, in attesa di entrare nel cortile per stringersi al primo cittadino, un distrutto Pierre Cohen. Fuori, il solito mercatino con i colori allegri e le grida dei venditori africani con i vestiti colorati, era irriconoscibile. Tutti con lo sguardo impenetrabile, rivolto verso il Campidoglio di Tolosa, sotto lo sguardo vigile di decine e decine di poliziotti. Sono armati anche quelli della municipale, almeno durante il giorno, per ordine di Claude Gueant, il ministro dell'Interno che il capo dello stato, Nicolas Sarkozy, ha trasferito nella Ville Rose fin quando non avra' risolto il caso. A Tolosa, al dolore si aggiunge l'angoscia: ''Lo accompagno io mio figlio a scuola - dice un trentenne in scooter, con il figlio sul sellino posteriore - abitiamo vicino e in genere va da solo. Ma fin quando non avranno preso il killer, non si sa mai. Preferisco esserci anch'io''.(ANSAmed).

Strazio di Tolosa, il lungo addio alle vittime
Tolosa, i tre bambini inseguiti e uccisi in aula

2   Le comunità ebraiche italiane: riviviamo un incubo

"Le notizie che giungono da Tolosa ci fanno rivivere i peggiori incubi. C'e' sgomento e orrore nell'apprendere che la scuola ebraica di quella citta' e' stata
colpita da un'azione terroristica e che con armi da fuoco sono stati uccisi e gravemente feriti bambini, genitori e docenti".


Lo dichiara Renzo Gattegna, presidente dell'Unione delle Comunita' Ebraiche
Italiane, commentando la sparatoria davanti alla scuola ebraica di
Tolosa.


"Le Comunita' ebraiche italiane - continua Gattegna - sono fraternamente vicine e condividono il dolore delle famiglie e delle Comunita' francesi, nella certezza che la stragrande maggioranza della societa' e dell'opinione pubblica dei nostri Paesi
condivida questi sentimenti".

"Per il momento - conclude - non si conoscono gli autori dei crimini ne' sono apparse rivendicazioni, ma e' urgente che venga fatta luce sull'identita' e sui programmi di tutti coloro che, seminando odio e compiendo gravissimi crimini nel totale disprezzo della vita umana, si pongono al di fuori di qualsiasi consesso civile".
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=162881

3   Attentato a Tolosa, cordoglio e condanna UCOII

“L’attentato di Tolosa, per la sua odiosità e per la drammaticità del suo esito ci riempie di sgomento e riprovazione.
Nessuna creatura deve essere a rischio a causa della sua appartenenza etnica, religiosa o culturale.
I musulmani d’Italia e l’UCOII sono vicini alle famiglie delle vittime con solidale umana fratellanza”.
Dip informazione UCOII
ROMA 19/3/2012


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