Ebrei contro l'occupazione : La tragedia di Tolosa


24 marzo 2012
La tragedia di Tolosa, nella quale un assassino fanatico ha ucciso tre bambini ed un insegnante della scuola ebraica, è giustamente condannata da tutti: autorità dei vari Paesi, associazioni politiche e culturali, persone in qualche modo rappresentanti di religioni. Noi della Rete Ebrei Contro L’Occupazione ci uniamo al cordoglio per queste e tutte le altre vittime del fanatismo politico, razzista e religioso che si sta rapidamente diffondendo in tutto il mondo, insieme al “fondamentalismo del mercato”, come lo definisce efficacemente Zvi Schuldiner (Il Manifesto del 22/3/2012, p.8). Siamo rattristati e disgustati dai due fenomeni strettamente collegati che si sono sovrapposti alla tragedia di Tolosa: la utilizzazione razzista, discriminatoria e repellente che ne hanno fatto i governanti di Israele, colpevoli di tanto numerose stragi di bambini Palestinesi e delle inumane soperchierie e persecuzioni a cui da oltre 60 anni sottopongono il popolo Palestinese. E dal comportamento dei dirigenti Europei, che si sono affrettati ad utilizzare la tragedia per le loro campagne elettorali e le loro espressioni di cordoglio “politically correct”, con una sollecitudine ipocrita tanto più vergognosa in quanto discriminatoria su base razzista e coloniale: le decine, centinaia e migliaia di bambini Palestinesi, Irakeni, Curdi, Afgani, Africani di tanti Paesi, spesso massacrati per diretta responsabilità anche di Europei ed Americani, ricevono appena una fugace menzione, mentre ministri e capi di stato si mettono in evidenza nell’accompagnare i funerali da cui si aspettano vantaggi politici o “di mercato”. Ci auguriamo che questa ennesima tragedia non venga utilizzata per diffondere tra gli Ebrei, in Israele e fuori, il senso di paura utile a far loro accettare anche l’idea di una guerra preventiva contro l’Iran.

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