Haaretz , Carlo Strenger : il nazionalismo sta isolando Israele e lo sta allontanando dall'Occidente
Sintesi pesonale
1 L'estremismo crescente nazionalista e religiosa di Israele non è più un problema nazionale. Nell'ultima settimana, è diventato chiaro che gli sforzi della coalizione Netanyahu-Lieberman per ingabbiare la libertà di espressione,le organizzazioni di sinistra e la comunità araba, in combinazione con crescente influenza religiosa nella sfera pubblica e nelle Forze di Difesa di Israele, stanno minando le relazioni del paese con i suoi sostenitori in Occidente e, soprattutto, con l'establishment politico americano e la comunità ebraica. La competizione tra i politici di destra su chi grida più forte si è trasformata in una minaccia strategica.Il sostegno americano è stato vitale per la sicurezza di Israele,per la sua crescita e per la sua stessa esistenza fin da quando lo Stato è stato fondato. La "relazione speciale" tra i due paesi è stata sempre giustificata dai valori condivisi tra la più grande potenza del mondo e "l'unica democrazia del Medio Oriente". Anche quando gli americani hanno criticato gli insediamenti e le violazioni dei diritti umani nei territori, hanno dimostrato rispetto per il sistema democratico del governo all'interno della Linea Verde e la comunità ebraica ha sostenuto Israele e le sue politiche senza riserve.
Ma ora e non solo da ora sembra che i sostenitori di Israele comincino a prendere le distanze da ciò che vedono come l'abbandono di Israele dai loro "valori condivisi" a favore del nazionalismo, della censura e del fanatismo religioso. Il segretario di Stato Hillary Clinton ha espresso grande preoccupazione per l'ondata di leggi antidemocratiche ,le Federazioni ebraiche del Nord America hanno biasimato una campagna pubblicitaria finalizzata a convincere gli israeliani residenti negli Usa a rientrare , in quanto pone in dubbio la capacità di continuare ad essere ebrei fuori da Israele.Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annullato la campagna pubblicitaria e rinviata la discussione dei disegni di legge sull' ONG.,ma la direzione generale del suo governo resta immutata : Israele, intimorita sia dalla primavera araba e dal crescente potere dei movimenti islamici sia dalla debolezza dell'America di fronte al programma nucleare iraniano, si sente abbandonata . Pertanto sta gradualmente adottando in Medio Oriente norme di comportamento che l'allontanano dall' Occidente democratico.Ciò di cui Israele ha bisogno è una leadership che la liberi da suo isolamento minaccioso e la riporti nella famiglia delle nazioni.2 Editoriale di Haaretz : le altisonanti parole pronunciate durante il fine settimana da Obama e da Benjamin Netanyahu non hanno mascherato il dissidio esistente tra i due Stati . Netanyahu, ha sacrificato il futuro del Paese, in nome di un'ideologia vuota e di un nazionalismo sfrenato . L'occupazione della Cisgiordania,l'espansione delle colonie, il controllo della Valle del Giordano, la costruzione di migliaia di case a Gerusalemme Est non rimuovono la minaccia iraniana e degli Hezbollah, il lancio di razzi Qassam . I confini garantiscono sicurezza solo se riconosciuti dalla Comunità internazionale. Israele non ha confini e sempre più Paesi hanno difficoltà ad accettare la posizione israeliana : l'occupazione è un mezzo di difesa..Il vero pericolo per Israele non è solo la crisi delle relazioni con gli Stati Uniti e con la maggior parte d'Europa, ma l'inganno del Governo verso i suoi cittadini, sostituendo slogan nazionalisti a soluzioni diplomatiche . Questa strategia trasforma Netanyahu in una vera e propria minaccia per la sicurezza di Israele e per il suo futuro.Today's borders are the 'indefensible' ones
3 Carlo Strenger :l'addio di Israele all'Occidente La coalizione di governo ha deciso che l'identità di Israele come stato occidentale non è più rilevante.Proviamo a pensare con la logica dei nostri parlamentari : sono convinti che gli europei non porranno mai sanzioni reali su Israele ,in quanto il ricordo delle persecuzione nei confronti degli ebrei gli impedirà di farlo.Aggiungete che si è verificata la previsione di Barak sul mancato riconoscimento dello Stato palestinese confermando la tesi che, in un modo o nell'altro, Israele sopravviverà alle critiche internazionali per il persistere dell 'occupazione.Un diplomatico occidentale, amico da sempre di Israele e che ha chiesto di non essere nominato, ha espresso la sua profonda preoccupazione per le leggi antidemocratiche emanate dal governo israeliano, ricordando che Putin limitò drammaticamente le organizzazioni non governative durante il suo mandato. Il confronto può essere sufficiente. Parlamentari della coalizione come ,Ofir Okunis e Zeev Elkin, affermano che la Cisgiordania appartiene a Israele, indipendentemente da ciò che il mondo pensa. E' sottinteso questo : 'ciò che la Russia può fare in Cecenia, la Cina in Tibet, Israele può farlo in Cisgiordania. In sintesi Israele non ha bisogno di veri alleati nel Mondo Libero. Può muoversi verso un etnocrazia, possibilmente teocratica , senza conseguenze. Rimane il problema che la maggioranza dei giovani ebrei americani si sente sempre più lontana da Israele. Il problema sarà risolto dall'assimilazione e dalla crescente alleanza tra destra ebraica e Usa . Noi ebrei israeliani liberali non abbiamo creato grossi problemi alla coalizione con le nostre proteste debole. Siamo sul punto di trasformarci in una minoranza insignificante e la coalizione presto troverà il modo per farci tacere.Israel’s farewell to the West
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