Gaza: uccisi 11 palestinesi nelle ultime 48 ore

   Israele e i militanti estremisti palestinesi dovrebbero attuare un cessate il fuoco a partire dalle 6.00 locali (le 5.00 in Svizzera) di stamane. Lo ha detto all'agenzia di stampa Reuters una fonte egiziana.La tregua, secondo la fonte, è giunta grazie a una mediazione dell'Egitto, dopo i raid israeliani di ieri contro militanti della Jihad islamica nella striscia di Gaza (nove morti) e il seguente lancio di razzi palestinesi contro Israele a partire dalla Striscia (un morto ad Ashqelon).



2  All'indomani della fiammata di violenze - che ha provocato a Gaza la morte di nove miliziani - nella Striscia la popolazione cerca oggi di tornare alla normalita', mentre Hamas mantiene un basso profilo e, dietro le quinte, tenta di calmare la situazione.

Un milione di israeliani residenti nel Sud del Paese sono esposti anche oggi ad attacchi di razzi provenienti da Gaza, mentre l'aviazione israeliana prosegue le incursioni sulla Striscia. Il bilancio aggiornato delle violenze, iniziate ieri, e' di 10 morti: nove miliziani palestinesi ed un civile israeliano. 


Nel Sud di Israele le maggiori citta' (Beer Sheba, Ashqelon e Ashdod) vivono in un clima di elevata tensione, mentre da Gaza anche stamane sono stati sparati in loro direzione alcuni razzi Grad. 


Le scuole sono chiuse, per ragioni prudenziali. Da ieri i miliziani palestinesi hanno sparato verso Israele diverse decine di razzi e numerosi colpi di mortaio. 


Nella striscia di Gaza, la aviazione israeliana ha condotto nelle ultime ore diversi raid, in prevalenza su campi di addestramento militare delle svariate fazioni armate. Nel frattempo la diplomazia egiziana cerca di mettere a punto un cessate il fuoco fra israeliani e palestinesi. Ma per il momento le violenze proseguono. 


All'indomani della fiammata di violenze - che ha provocato a Gaza la morte di nove miliziani - nella Striscia la popolazione cerca oggi di tornare alla normalita', mentre Hamas mantiene un basso profilo e, dietro le quinte, tenta di calmare la situazione. 


Fonti giornalistiche a Gaza notano che il braccio armato di Hamas (le Brigate Ezzedin al-Qassam) non ha finora partecipato ai nutriti lanci di razzi verso Israele, che sono stati sparati nella quasi totalita' dalla Jihad islamica. 


Le stesse fonti aggiungono che in questa fase Hamas non ha interesse ad andare ad una escalation militare con Israele. Cio' anche nel timore di pregiudicare la 'seconda fase' dello scambio di prigionieri che ha portato alla liberazione del militare Ghilad Shalit: dopo un primo scaglione di 477 detenuti palestinesi (gia' rilasciati dalle prigioni israeliane) altri 550 dovrebbero riacquistare la liberta' entro due mesi. Intanto velivoli militari israeliani proseguono anche oggi con intensita' le missioni di ricognizione sulla Striscia.



3UCCISI 9 PALESTINESI E UN ISRAELIANO  E’ fragile la tregua mediata dall’Egitto per mettere fine all’escalation cominciata ieri. Proseguono raid aerei e lanci di razzi. Hamas dietro le quinte cerca di riportare la calma per non pregiudicare il rilascio dei prigionieri palestinesi Gaza, 30 ottobre  2011, Nena News – Il Jihad islamico è pronto a rispettare la tregua stabilita sotto l’egida dell’Egitto per mettere fine ai raid aerei israeliani e ai lanci di razzi e colpi di mortaio da Gaza che, tra ieri e oggi, hanno provocato l’uccisione di nove palestinesi nella Striscia e di un israeliano ad Ashqelon. «Il Jihad islamico è impegnato al rispetto della tregua», ha assicurato stamani un dirigente del gruppo armato ai giornalisti di Gaza. Attacchi e rappresagli però continuano e a Gaza e nelle regioni meridionali di Israele resta lo stato di allerta.
Ieri pomeriggio l’aviazione israeliana aveva compiuto un raid improvviso contro un campo di addestramento del Jihad dove in quel momento si trovavano decine di combattenti del gruppo islamico. Cinque i morti, tra i quali un comandante militare, nell’attacco che ha scatenato la reazione palestinese fatta del lancio di almeno 36 razzi Grad (katiusha), alcuni dei quali per la prima volta sparati da una rampa mobile posizionata su di un automezzo.
Si tratta degli scontri più cruenti da quando è in vigore dal 26 agosto una tacita tregua tra le formazioni armate di Gaza e Israele. Si tratta anche del primo scontro mortale da quando il soldato israeliano Gilad Shalit, prigioniero a Gaza per oltre cinque anni, ha ritrovato la libertà il 18 ottobre in cambio del rilascio di 477 detenuti politici palestinesi, nel quadro di un accordo tra Israele e il movimento islamico Hamas che controlla Gaza. Proprio Hamas sta mantenendo un basso profilo e, dietro le quinte, tenta di calmare la situazione. Il braccio armato di Hamas (le Brigate Ezzedin al-Qassam) non ha finora partecipato ai lanci di razzi verso Israele, che sono stati sparati nella quasi totalità dal Jihad islamico. Hamas non ha interesse ad andare ad una escalation militare, nel timore di pregiudicare la seconda fase dello scambio di prigionieri deciso con il governo israeliano. Dopo il primo scaglione di 477 detenuti, altri 550 dovrebbero riacquistare la libertà entro due mesi.
Intanto, in un comunicato, il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il Medio Oriente, Robert Serry, ha messo in guardia contro «la recente escalation della violenza» e ha invitato « alla calma e alla fine della violenza e del bagno di sangue». Nena News 


4Un palestinese è stato ucciso e un altro è rimasto gravemente ferito in un raid aereo israeliano sulla striscia di Gaza, poche ore dopo l'inizio di un tacita tregua tra Israele e le milizie palestinesi. Fonti militari israeliane hanno detto che è stato colpito un gruppo di miliziani nei pressi di Rafah che si stava preparando a lanciare un razzo contro Israele, nel Neghev occidentale. Il bombardamento è avvenuto ore dopo che la Jihad Islamica aveva annunciato di aver accettato il cessato il fuoco dopo che 10 persone - nove militanti palestinesi e un civile israeliano - erano rimaste uccise nelle ultime 48 ore. Secondo fonti l'obiettivo del nuovo raid israeliano erano membri del Fronte democratico per la liberazione della Palestina. L'esercito israeliano, intanto, ha annunciato di essere riuscito ad evitare un nuovo lancio di missili.

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