MINACCE ALLA COMUNITÀ ISLAMICA DI VENEZIA: “SIETE GENTE SENZA DIO”
Sono alcune delle minacce contenute in una missiva recapitata alla sede del Movimento per la tutela dei diritti dei musulmani, presso la moschea di Venezia ad opera di un sedicente gruppo cattolico praticante.
Il grave episodio, è da collegare probabilmente con la decisione dell’Imam Hammad, di citare il Vangelo in moschea durante la preghiera collettiva del venerdì, aderendo così all’iniziativa lanciata dal Movimento cui era seguita quella analoga di Don Cerruti, parroco di Cantù.
Questi, è bene ricordarlo, era stato etichettato di apostasia e di eresia dal parlamentare europeo, Magdi Allam, per aver promosso la conoscenza reciproca leggendo in chiesa alcuni versetti del Corano.
Nella busta, oltre alla lettera, c’erano anche una decina di periodici cattolici ripiegati e contenenti salmi, canti e parabole di Gesù.
“Non buttate questi fogli domenicali della Santissima Messa o sarete dannati in eterno voi e le vostre future generazioni!” intimano gli anonimi autori del messaggio, i quali fanno anche sapere di considerare “una presa in giro” nonché un “insulto alla cristianità” la lettura del Vangelo in moschea.
Non è la prima intimazione del genere che il Movimento riceve: infatti, solo nell’ultimo mese, sono state recapitate sempre in moschea, altre due missive molto simili a questa e contenenti anche minacce di morte esplicite rivolte alla presidente del Movimento per i diritti dei musulmani, Silvia Layla Olivetti.
L’intera faccenda è ora al vaglio degli inquirenti, ma fonti vicine alle forze dell’ordine affermano che i responsabili di questi atti potrebbero essere già stati individuati.
“Siamo basiti. Ogni giorno, in tv e nei giornali, si sente dire che l’Islam è una religione violenta. E’ una propaganda martellante. Quando poi accadono cose come questa, però, nessuno ne parla: omertà totale. Eppure la violenza è violenza” commenta il portavoce del Movimento che aggiunge come “certi atti di inciviltà vanno condannati a prescindere dall’appartenenza religiosa. Non si può tollerare lo strumento della minaccia, dell’ingiuria e della prevaricazione, sia questa ad opera di un musulmano o di un cristiano”.
Il Movimento precisa di non avere alcuna intenzione di fare un passo indietro rispetto al cammino di promozione del dialogo interreligioso e di tutela dei diritti civili delle minoranza musulmane in Italia intrapreso finora.
“Il fanatismo cattolico di alcuni soggetti che mal interpretano la loro stessa religione non ci scalfisce minimamente. La costruzione di una società basata sul rispetto reciproco e la pacifica convivenza rimangono priorità imprescindibili” conclude il portavoce del Movimento, che sulla questione delle proteste di alcune comunità islamiche sulla scelta di leggere in moschea brani del vangelo compatibili con il Corano, dichiara soddisfatto “abbiamo appena ricevuto la fatwa di un sapiente (alim ndr) che conosce molto bene la realtà europea, il quale ci ha rassicurati sulla liceità dell’iniziativa da noi promossa: citare il vangelo in moschea non è vietato, se fatto nel rispetto dei contenuti e dei precetti coranici” .
Intanto per il 2 ottobre , su iniziativa del Movimento, è previsto un incontro pubblico in moschea per decidere eventuali azioni a tutela della comunità.
Nuccio Franco
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