video :«Blu», il misterioso writer marchigiano, entra nell’Olimpo internazionale della “street art”
«Blu», il misterioso writer marchigiano, entra nell'Olimpo ...
Colori politicamente scorretti Il Guardian premia i murales di Blu
Colori politicamente scorretti
Il Guardian premia i murales di Blu
L'artista italiano ha dipinto i muri di mezzo mondo
Il quotidiano lo ha inserito tra i migliori 10 del pianeta
MILANO - Colorare e dare valore agli spazi urbani dimenticati, da Taranto a Berlino, da Madrid a Bogotà. Questa è la missione di un artista italiano sulla cui identità aleggia un alone di mistero. Di lui si sa soltanto il nome d’arte. Tre lettere per uno pseudonimo, Blu, che è anche uno dei colori primari. E si conosce la città da cui parte ogni volta per andare a dipingere i muri di mezzo mondo, Bologna. Lo fa almeno dal 1999. E sul suo blog raccoglie le foto e i video dei murales che realizza. Adesso un’indagine del quotidiano britannicoGuardian lo riconosce tra i 10 migliori «street artist» in circolazione.
GRAFFITI EXTRALARGE - Per mettere bene a fuoco la realtà, devi osservarla nel suo insieme, da lontano. Deve aver pensato a questo, Blu quando ha iniziato a dipingere le sue opere immense, giganti coloratissimi che occupano lati interi di palazzi di periferia, cortili abbandonati, vecchie fabbriche dismesse. Niente a che vedere con le scritte che rovinano monumenti o coprono edifici storici, qui si parla di arte. Arte di strada, «street art» appunto, che con le vernici trasforma un silos del porto di Ancona in un palombaro imprigionato in una bottiglia o un condominio di Berlino in una clessidra, dove a scorrere non sono granelli di sabbia ma acqua che si scioglie dai ghiacciai, pronta a sommergere le città.
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