Israele : in previsione della discussione all'Onu per l'indipendenza palestinese, L'IDF arma i coloni


 In previsione della discussione all'Onu per l'indipendenza palestinese, Tel Aviv arma i coloni
Se vuoi la pace, prepara la guerra, raccomandava Vegezio. Il quale deve essere un riferimento bibliografico dell'esercito israeliano, visto che in previsione della discussione alle Nazioni Unite - il 20 settembre prossimo - della risoluzione sulla nasciata dello Stato palestinese si cautela. Da cosa? Dai moti palestinesi. Come? Armando fino ai denti la parte più aggressiva della sua società: i coloni.  Il piano si chiama Operation Summer Seeds, Semi d'Estate, e comporta l'addestramento a tecniche di controinsurrezione per i coloni. Lo ha rivelato il quotidiano israeliano Ha'aretz, rendendo pubblico un documento riservato del ministero della Difesa. Nel testo si ipotizza il voto favorevole dell'Assemblea generale dell'Onu al riconoscimento dello Stato di Palestina. Secondo gli analisti israeliani questo potrebbe causare ''disordini di massa'', con manifestazioni presso ''snodi stradali, comunità israeliane e centri di istruzione, tentativi di danneggiare i simboli del governo israeliano o sparatorie o anche atti terroristici, ma in ogni scenario - assicura il documento - il livello di preparazione è alto per fronteggiare incidenti lungo le barriere confini israeliani''.Secondo il ministero della Difesa, i coloni sono i bersagli più esposti e vanno aiutati a proteggersi. Come? Oltre alle tecniche di guerriglia, anche con una fornitura a spese dei contribuenti israeliani di gas, granate assordanti e tutto un armamentario che in tutti i paesi civili è monopolio assoluto della polizia e dell'esercito. Invece in Israele verranno forniti ai coloni. Ma chi sono i coloni? Si tratta di integralisti religiosi, che non hanno mai accettato la divisione della Palestina storica. Fossero palestinesi, li chiamerebbero terroristi. Gruppi integralisti, che dopo il 1967 hanno occupato e continuano ad occupare terre che per le Nazioni Unite sono dei palestinesi. Erano anche a Gaza, fino a quando l'allora premier Ariel Sharon, nel 2005, non ne decise lo sgombero per motivi tattici. Restano su gran parte della Cisgiordania, dove secondo non meglio precisati riferimenti biblici ritengono di essere depositari di una missione divina.
Tutta la comunità internazionale, anche gli Usa, condannano le occupazioni dei coloni. Il governo israeliano, che li condanna solo a parole, ma li strumentalizza, li utilizza come un fronte avanzato. Da sempre. E ancora oggi. In due basi militari, quella di Shiloh e quella di Lachish, l'esercito ha riunito i 'responsabili della sicurezza' delle colonie illegali. L'allerta scatterà il 19 settembre. Vegezio sarebbe soddisfatto.Christian Elia

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