Abuna Mario :Questa “calda” Terrasanta…

   Oggi è una splendida giornata di sole. Di solito pero’ in TerraSanta la temperatura e’ sempre un pò più fresca. Oggi e’ davvero caldo e domani salira’ ancora al punto che hanno consigliato di stare attenti a non esporsi troppo al sole. Di solito e’ molto piu’ secco ma in questi giorni si suda parecchio e quindi mentre scende il sole serve una bella doccia per riprendere a vivere….ma in questi posti anche una bella doccia e’ diventato un lusso a causa della “mancanza” di acqua.  Ieri sera ho dato un passaggio ad un nostro giovane che di lavoro fa la guida turistica…mi diceva che il calo tremendo dei gruppi ha creato grossi problemi tra le guide e lui da circa due mesi non lavora…poi ultimamente le guide israeliane entrano a Betlemme quindi stanno saltando anche quelle guide giornaliere dei gruppi che arrivavano per mezza giornata. Lui dall’altra parte del muro non puo’ andare perche’ Israele non gli concede il visto…”vogliono per le loro guide la possibilita’ di entrare mentre per noi non ci danno il permesso” mi diceva sconsolato pensando alla moglie ed al piccolo bambino che lo aspettavano a casa dopo una nuova giornata senza lavoro.E mentre arrivavamo alla sua casa, ci aspettava una autobotte che stava riempiendo i contenitori per l’acqua . “Vedi abuna, ogni due settimane devo comprare l’acqua che ci serve per vivere…e sono 300 shekel a botte ma se non lavoro come faccio a pagare questi extra ?  In questi giorni non abbiamo acqua perche’ arriva soltanto due volte al mese dato che siamo costretti a razionare quella poca che Israele ci concede e la beffa e’ che non possiamo scavare pozzi per prendere la nostra acqua ma anzi siamo costretti a comprarla a chi ce la ruba….e peggio ancora tante volte anche se hai i soldi per comprarla non sempre si riesce ad averla…”  Nelle parole di Ibrahim c’e’ un misto di rabbia e di sconsolamento e c’e' anche la consapevolezza di subire una ingiustiziatremenda che giorno dopo giorno ti logora, come ti logora il sistema dei permessi da domandare e dei check point da passare quando riesci ad ottenere un permesso e tutto questo ti fa fare brutti pensieri come e’ successo ad Ibrahim. Alle mie parole di incoraggiamento e di invito a resistere mi ha risposto : “finche’ ce la faccio altrimenti 3 biglietti per l’Europa e via…”L’ho salutato e sono rientrato a BetJala con un groppo alla gola ed uno allo stomaco per quello che giorno dopo giorno i Palestinesi sono costretti a subire. Come Ibrahim sono tanti i cristiani che stanno pensando di lasciare ma questo e’ quello che vogliono dall’altra parte quindi l’unica possibilita’ che noi abbiamo e’ quella di continuare a sostenere spiritualmente e materialmente questi nostri fratelli altrimenti la TerraSanta rimarra’ senza cristiani e poi ecco che ci sara’ davvero lo scontro finale…ed allora nasce spontanea una domanda : Ma e’ proprio questo scontro, quello che si vuole???   Siamo sicuri che con questa politica ci sara’ un vincitore???  Non e’ che forse perderemo tutti se questo scontro dovesse avverarsi??? Ma nasce anche nel cuore una possibile risposta :  Allora non e’ meglio dare un po’ di giustizia….(non tanta ma almeno un pochina si deve dare) e provare a con-vivere, cioe’ a vivere insieme oppure se proprio insieme non ci si fa’…almeno accanto???Buona domenica a tutti e ricordatevi di pregare per noi !!!   Noi vi pensiamo spesso !!!Questa “calda” Terrasanta…

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