Appello di Amnesty International per la liberazione di Shalit

      http://www.amnesty.it/gaza_gilad_shalit
ata di pubblicazione dell'appello: 24.06.2011

Gilad Shalit©Archivio Privato
Il 25 giugno, Gilad Shalit, soldato israeliano di 24 anni, avrà trascorso cinque anni in prigionia, in un luogo sconosciuto della striscia di Gaza. Da quasi due anni la famiglia Shalit non ha più sue notizie ma, nonostante questo, continua a sperare almeno in una lettera di Gilad.

Gilad è stato catturato durante un attacco alla sua base militare da gruppi armati palestinesi, tra cui l'ala militare di Hamas; altri due soldati furono uccisi e un terzo ferito. Gilad Shalit è trattato come merce di scambio per le richieste politiche di Hamas, tra cui il rilascio di alcune delle migliaia di palestinesi detenuti da Israele, a molti dei quali vengono negate le visite dei familiari.
 
Per cinque anni, a Gilad Shalit è stato negato ogni contatto significativo con il mondo esterno; gli è stato impedito anche lo scambio di lettere con i suoi familiari che continuano a lottare per lui e che vivono ogni giorno nella speranza di ricevere un messaggio dal figlio che li tranquillizzi sul suo stato di salute e sulle condizioni di vita. Questo le parole del padre Noam: "Non so dove lo tengono né come lo trattano...Non so neanche se si ancora vivo...". L'ultima volta che la famiglia lo ha sentito parlare è stato in un video in cui leggeva un comunicato tenendo in mano una copia di un giornale datato 14 settembre 2009.
Amnesty International si appella oggi alle autorità de facto di Hamas a Gaza affinché si conformarmino agli obblighi derivanti dal diritto internazionale umanitario di assicurare che Gilad Shalit sia trattato bene, tenuto in condizioni di vita umane e dignitose, che gli sia permesso di comunicare con la sua famiglia, anche attraverso l'invio e la ricezione di lettere, e che gli sia consentito l'accesso immediato al Comitato internazionale della Croce Rossa. Le autorità de facto devono cessare di trattare Gilad Shalit come ostaggio, in quanto flagrante violazione degli obblighi derivanti dal diritto umanitario internazionale.
 
Aiutaci ad alleviare le sofferenze di Gilad Shalit e della sua famiglia firmando la petizione a Isma'il Haniyeh, primo ministro l'amministrazione de facto di Hamas a Gaza.Al Primo ministro di Hamas
 
Egregio primo ministro,
 
sono un simpatizzante di Amnesty International, l'Organizzazione internazionale che dal 1961 agisce in difesa dei diritti umani, ovunque nel mondo vengano violati.

La esorto ad adottare tutte le misure necessarie per conformarsi agli obblighi di Hamas derivanti dal diritto umanitario internazionale in modo da garantire che il soldato israeliano Gilad Shalit:
  • possa comunicare con la sua famiglia, anche attraverso l'invio e la ricezione di lettere;
  • sia trattato bene e tenuto in condizioni di vita umane e dignitose; 
  • non sia trattato come ostaggio;
  • possa immediatamente accedere al Comitato internazionale della Croce Rossa.
La ringrazio per l'attenzione. 

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