Anshel Pfeffer : esercitazioni nazionali per la sicurezza in Israele

      Mercoledì mattina, alle 11, sono scattate in tutto il paese le sirene come parte di una esercitazione di crisi nazionale che era iniziata domenica e che è previsto duri fino a giovedì.    Le autorità hanno chiesto alla popolazione di entrare nei rifugi non appena odono il suono della sirena. Nel sud d’Israele, bersaglio di ripetuti lanci di razzi dalla Striscia di Gaza, sono scattate per errore due sirene invece di una come nel resto del paese. La seconda è scattata alle 7 del pomeriggioL’esercitazione, che è stata soprannominata Turning Point 5, interessa il Comando del Fronte Interno, l’Autorità Nazionale di Crisi, il governo nazionale e locale e i servizi di emergenza. Nei primi tre giorni di questa settimana, diversi enti governativi e servizi di emergenza hanno controllato la loro prontezza. Mercoledì, l’esercitazione entrerà nell’ambito pubblico, con decine di sirene che simuleranno sia attacchi con missili convenzionali che chimici. Le esercitazioni hanno il compito di verificare il tempismo di scuole, uffici governativi, altri posti di lavoro e abitazioni private. Giovedì, il capo del dipartimento popolazione al Comando del Fronte Interno, Col. Efi Mishov, ha affermato che ha preso parte all’esercitazione dello scorso anno il 47% della popolazione che è entrata nei rifugi non appena ha udito le sirene. “Quest’anno ci aspettiamo una maggiore partecipazione, ma non in modo significativo. Sono cose che si accumulano nel corso degli anni. In Israele la reazione è relativamente buona rispetto ad altri paesi del mondo; è una questione di educazione e ci stiamo lavorando sopra tutto l’anno.” Una esercitazione, per verificare la prontezza di reazione nei confronti di un attacco con testate chimiche su Rishon Letzion, interesserà l’Ospedale Assaf Harofeh, che farà pratica su un centinaio di vittime. Altre esercitazioni di risposta ad armi chimiche si svolgeranno a Upper Nazareth, al porto di Haifa e nella zona industriale di Ramat Hovav nel Negev. Il Comando del Fronte Interno si eserciterà pure in varie località del paese sull’evacuazione di persone intrappolate in edifici collassati. I servizi di pronto soccorso, insieme alla Electric Corporation, faranno esperienza in uno scenario nel quale un attacco informatico ha spento la centrale elettrica Orot Rabin vicino ad Madera, riducendo di un terzo l’energia di Israele. Lo scenario generale per l’esercitazione è dato da centinaia di missili lanciati dalla Siria, dal Libano, dalla Striscia di Gaza e dall’Iran che atterrano ogni giorno su centri abitati di Israele. Ieri, l’esercitazione si è incentrata sulla cooperazione tra servizi di pronto soccorso e governo locale, che comprende l’addestramento connesso all’arresto dell’approvvigionamento idrico alle maggiori città, che necessitano che l’acqua venga trasportata in cisterne. Un altro scenario prende in considerazione un attacco chimico nel caso in cui non siano state distribuite maschere antigas alla maggior parte della popolazione. A oggi, solo la metà della popolazione è fornita di maschere e al tasso attuale di distribuzione solo circa il 60% degli israeliani ne verrà in possesso entro il 2012.   Nei magazzini non ci sono ancora maschere sufficienti per il 40% della popolazione; il Ministero della Difesa e il Ministero delle Finanze non sono ancora giunti a un accordo sul finanziamento della produzione della parte rimanente di maschere, il cui costo è stimato essere di 1,4 miliardi di NIS.l Comando del Fronte Interno si è esercitato a emettere istruzioni per l’ingresso della gente in stanze sigillate; per la costituzione di un ponte aereo per il trasporto delle maschere dall’estero; per decidere i criteri sulla distribuzione delle rimanenti maschere; e per presentare un portavoce ufficiale in grado di spiegare alla gente la situazione. Notizie da Israele: esercitazioni nazionali per la sicurezza.
(tradotto da mariano mingarelli)

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