Nablus, spari contro fedeli ebraici ucciso nipote di un ministro Likud


   Il gruppo religioso ultra ortodosso era entrato a Nablus non rispettando i divieti imposti dalle forze armate israeliane. Una pattuglia palestinese ha aperto il fuoco per fermarli, prima sparando in aria e poi verso le autovetture dei religiosi

NABLUS - Spari e sangue nella Cisgiordania occupata. Qui, nei pressi del sito religioso noto come la Tomba di Giuseppe, vicino la città di Nablus, un gruppo di fedeli ebrei è stato attaccato da una pattuglia palestinese. Il bilancio è di un israeliano ucciso ed altri cinque feriti. I religiosi attaccati, una ventina di membri della setta ortodosso-nazionalista dei Breslav, secondo la radio militare israeliana hanno volutamente ignorato i divieti imposti dalle forze armate ai civili israeliani di entrare in zone autonome palestinesi.I fedeli ebrei entrati all'alba di oggi a Nablus (Cisgiordania), senza alcun coordinamento, sarebbero stati colpiti dal fuoco di una pattuglia di sicurezza dell'Autorità nazionale palestinese. Gli agenti palestinesi avrebbero prima sparato in aria in segno di avvertimento e subito dopo avrebbero indirizzato il fuoco da distanza ravvicinata verso i religiosi, secondo la emittente.Il religioso colpito a morte a Nablus (Cisgiordania) dal fuoco palestinese si chiama Ben Yosef Livnat, era padre di quattro figli ed era nipote del ministro israeliano per l'istruzione Limor Livnat, una dirigente del Likud. Lo riferiscono fonti dei coloni secondo cui i suoi funerali avranno luogo nella tarda mattinata.
Le fonti aggiungono che fra i coloni della zona c'è grande indignazione perchè, a quanto risulta loro, gli agenti palestinesi "hanno sparato per uccidereLe autorità dell'Anp hanno aperto un'inchiesta per chiarire le circostanze della sparatoria. 

Lo ha affermato il governatore di Nablus, Jibril al-Bakri. Al-Bakri ha detto al sito web Ynet che non si è trattato di un attentato.
I fedeli ebrei - ha aggiunto al-Bakri - sono entrati a Nablus, senza alcun coordinamento, a bordo di automobili che hanno destato sospetto. Nella loro direzione sono stati esplosi spari in aria, in segno di avvertimento. Ma i veicoli, ha concluso al-Bakri, hanno cercato di dileguarsi e dunque è stato aperto il fuoco nella loro direzione.
Secondo la tradizione ebraica, nell'edificio chiamato Tomba di Giuseppe è sepolto il figlio del patriarca Giacobbe. Nella narrazione biblica Giuseppe era stato un importante consigliere del Faraone d'Egitto. L'attentato di oggi conferma comunque una tendenza generale in Cisgiordania ad un inasprimento della violenza: segue infatti di un mese l'uccisione di cinque coloni, membri della stessa famiglia, nel vicino insediamento di Itamar e di due settimane l'uccisione, a Jenin, dell'attore-regista arabo-israeliano Juliano Mer-Hamis.La zia della vittima, il ministro per l'istruzione Limor Livnat (Likud) si è detta "sconvolta per questo attentato omicida". 
Ma formalmente nè il governo israeliano nè le forze armate qualificano la sparatoria come un attentato intenzionale da parte dell'Anp. Il governatore militare di Nablus, Jibril al-Bakri, ha aperto un'inchiesta e ha sottoposto ad interrogatorio gli agenti che hanno aperto il fuoco "in direzione di veicoli israeliani sospetti, entrati a Nablus senza alcun preavviso".All'origine dell'incidente c'è la consuetudine di gruppi di ebrei religiosi di pregare nella Tomba di Giuseppe (il figlio del patriarca biblico Giacobbe, consigliere di un Faraone) malgrado essa si trovi in una zona autonoma palestinese. Là l'ingresso ai civili israeliani è vietato: in casi particolari comitive sono ammesse, ma solo con una scorta militare.All'alba di oggi tre veicoli con a bordo una quindicina di membri della setta ortodossa-nazionalista Breslav sono entrati a Nablus all'insaputa dell'esercito e si sono trovati a breve distanza da una pattuglia dei servizi di sicurezza palestinesi.In una prima fase sono stati sparati in aria colpi di avvertimento e i due primi veicoli si sono dati alla fuga. Gli agenti - secondo la versione israeliana, che è ancora al vaglio dell'Anp - hanno aperto il fuoco sul terzo veicolo. Ben-Yosef Livnat - il nipote della donna-ministro - è stato colpito a morte.L'uomo, di 25 anni, lascia la moglie e quattro figli. I suoi funerali sono iniziati nella tarda mattinata in un clima di collera anche perchè nel frattempo i coloni hanno appreso che dimostranti palestinesi hanno appiccato il fuoco agli arredi della Tomba di Giuseppe, provocando danni materiali.Il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, ha definito un "omicidio ingiustificato" la morte di un israeliano a Nablus.  L'Autorità palestinese ha ribadito che chiunque voglia accedere nell'area deve "coordinarsi" con l'Autorità palestinese, come previsto da un'intesa con Israele. "Nessun coordinamento", ha sottolineato Barak, "può giustificare un incidente simile e il gesto i sparare contro innocenti". L'esercito israeliano si ritirò dal sito della Tomba di Giuseppe nel 2000. Spesso gli ebrei vi si recano scortati dai soldati.Nablus, spari contro fedeli ebraiciucciso nipote di un ministro Likud
Palestinian roadblock, probe shows in West Bank after Israeli shot dead near holy site

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