Egitto :MANIFESTANTI SFIDANO COPRIFUOCO, “RIVENDICANO DIGNITÀ CALPESTATA”

   “La città è divisa in due e per passare da una zona all’altra bisogna fare giri infiniti e cercare di evitare posti di blocco e strade chiuse. Le proteste stanno unendo i diversi ceti della popolazione egiziana: tra i manifestanti ci sono persone che provengono dal popolo e dalle classi agiate, vecchi, donne e anche bambini. Tutti chiedono la caduta del regime”. Così, missionari contattati dalla MISNA al Cairo, che chiedono di rimanere anonimi per motivi di sicurezza, descrivono l’atmosfera nella città, teatro di imponenti proteste contro il regime di Hosni Mubarak. Con il passare delle ore la situazione si sta aggravando “e in molti sono bloccati in zone della città, senza riuscire a tornare a casa” sottolineano le fonti, mentre nella capitale e nelle città di Suez e Alessandria il governo ha decretato il coprifuoco fino alle 7 di domani mattina. “I giovani e tutti quelli presenti nelle piazze, oggi, chiedevano la fine della dinastia Mubarak. Non è da sottovalutare infatti che chi partecipa a queste manifestazioni non lo fa solo per far cadere il regime, ma anche per dire ‘no’ alla successione del potere per via ereditaria” osservano le fonti. Intanto, le emittenti televisive satellitari trasmettono le immagini della sede centrale del Partito nazionale democratico (Ndp) di maggioranza dato alle fiamme. “Hanno colpito un simbolo del potere, per far capire con esattezza cosa stanno combattendo – aggiungono i missionari – quelle in corso in Egitto, e prima in altri paesi della regione non devono passare solo come ‘rivolte del pane’, dietro ci sono aspirazioni ad una dignità a lungo calpestata”. 

http://www.misna.org/news.asp?a=1&IDLingua=2&id=288073

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