''L'Iran taglia i fondi a Hezbollah''

di Marco Di Donato*


  Quasi mezzo miliardo di dollari in meno, circa il 40 per cento degli aiuti finora erogati.Secondo l'intelligence israeliana, Teheran avrebbe deciso di tagliare in maniera brusca i fondi destinati alle attività di Hezbollah, a causa delle forti sanzioni Onu che costantemente affliggono l'economia del paese.Altre fonti giornalistiche sostengono invece che il taglio dei fondi sia il risultato di un duro scontro fra la leadership del Partito di Dio e l'establishment iraniano riguardo tattiche e strategie da seguire nei confronti di Israele.Qualunque sia la ragione di questi tagli, il dato di fatto resta incontrovertibilmente uno: Hezbollah è sempre più indipendente da Teheran.  Una realtà questa che si continua ostinatamente a negare, considerando Hezbollah la longa manus degli interessi iraniani nell'area, ignorando come - già dall'inizio degli anni novanta - il Partito di Dio abbia avviato una sempre più convinta campagna di “libanesizzazione” Anche dal punto di vista economico, entrando nei giochi politici libanesi ed investendo in svariati campi dell'economia, Hezbollah ha saputo emanciparsi dall'influenza di Teheran e lo stesso leader Hassan Nasrallah ha più volte affermato di ricevere dall'Iran ormai solo indicazioni dal punto di vista religioso e non più politico.Ma se anche si volesse rientrare nell'ordine di idee secondo il quale Nasrallah sia alle dirette dipendenze di Khamenei, la notizia riportata dal Jerusalem Post dimostra come gli interessi delle due parti in causa siano ormai divergenti.Nessuna Repubblica islamica libanese sembra essere più realisticamente praticabile (quando mai lo fosse stata), nessuno stato arabo sciita al confine nord con Israele più realizzabile. Addirittura, sempre secondo il Jerusalem Post, i tagli sarebbero stati decisi a seguito dei ripetuti rifiuti di Hezbollah di accettare le indicazioni iraniane in merito a questioni di politica interna.Ricapitolando: per chi ha sempre considerato Hezbollah come un partito islamico libanese che dal vertice di Teheran del 1989 ha costantemente perseguito una politica sempre più indipendente e dedicata alla politica interna libanese, le indiscrezioni del Mossad non dicono quasi nulla di nuovo. 

Chi invece di contro ha costantemente ritenuto Hezbollah una diretta promanazione degli interessi iraniani sarà costretto ad ammettere, proprio a seguito delle rivelazioni del Mossad, che Nasrallah ed il suo movimento hanno ormai assunto una propria politica del tutto indipendente.Certamente l'assenza di un miliardo di dollari (sempre considerando accettabili le indicazioni del quotidiano israeliano) peserà non poco sulle casse di Hezbollah il quale potrebbe avere serie difficoltà, quello sì, nel mantenere agli attuali livelli il proprio arsenale militare.
Tuttavia bisogna ricordare come da tempo il Partito di Dio abbia avviato un processo di “diversificazione del portafoglio economico”, investendo nelle più diverse attività: pompe di benzina, supermercati, aziende commerciali ed anche banche divenendo quella che molti definirebbero una vera e propria multinazionale. Una multinazionale che, secondo laReuters ed il Der Spiegel, si occuperebbe anche di gestire una buona parte del traffico di droga presente in Europa.Per Hezbollah dunque niente crisi politica e forse nemmeno economica. Questo almeno per ora, sempre in attesa della sentenza del Tribunale Hariri.
* per Osservatorio Iraq

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