60 personalità israeliane: bambini palestinesi brutalizzati a Gerusalemme Est


/AFP) - Gerusalemme, 25 nov. - Polizia israeliana nel mirino per il trattamento violento riservato ai bambini palestinesi sorpresi a protestare a Gerusalemme Est. Le accuse sono state dettagliate in una lettera inviata al premier Benjamin Netanyahu da un gruppo di 60 esperti israeliani (medici, psicologi, educatori, assistenti sociali), che lavorano tutti con i bambini. La polizia ha negato recisamente le accuse e un portavoce che ha assicurato che gli agenti "operano entro i limiti stabiliti dalla legge". La lettera esprime preoccupazione per il crescente numero di testimonianze presentate dai minorenni palestinesi che sono stati arrestato dalla polizia nella zona di Gerusalemme Est, in particolare nel quartiere di Silwan. Gli esperti si dicono profondamente preoccupati per "il benessere fisico ed emotivo e l'adeguato sviluppo dei bambini e dei giovani" di Gerusalemme Est. La denuncia parte dalle testimonianze dei minori palestinesi e delle loro famiglie. I giovani hanno raccontato di esser stati portati via dal letto in piena notte, ammanettati e portati via senza i genitori; talvolta senza che la loro famiglia fosse neanche informata; durante le inchieste, "hanno subito minacce ed umiliazioni, talvolta con una sostanziale violenza fisica", scrivono gli esperti, osservando con preoccupazione che sono stati arrestati anche ragazzini con meno di 12 anni. Secondo la legge israeliana, l'eta' minima per la responsabilita' penale e' 12 anni e non si puo' comminare la custodia in carcere a ragazzini con meno di 14 anni. "Nonostante la loro giovane eta', non sono stati loro risparmiati difficili e dannose condizioni di interrogatorio", si legge ancora nella lettera che cita il caso di un bimbo di 8 anni interrogato per quattro ore. Il portavoce della polizia, Micky Rosenfeld, ha negato che siano state trasgredite le leggi che disciplinano i diritti dei minori, anche se ha ammesso che la polizia ha interrogato ragazzini con meno di 12 anni, ma sempre alla presenza di un membro della famiglia. Testimonianze raccolte dal gruppo Defence for Children International hanno mostrato che, in quattro settimane, a partire dall'8 ottobre fino al 3 novembre, a Silwan sono stati arrestati 21 minori,
   due dei quali con meno di 12 anni. Nel frattempo, un abitante di Silwan, Mansur Resheq, ha raccontato che suo figlio Adam, 7 anni, e' stato picchiato alle gambe e al viso dalla polizia di frontiera all'uscita di scuola; un negoziante e' cercato di intervenire insieme ad altri passanti e il ragazzo e' riuscito a correre a casa, coperto di lividi, dove il padre lo ha prelevato e portato in ospedale, allo Sharei Tsedek, per accertamenti. Il quartiere di Silwan e' teatro di continui scontri tra residenti palestinesi e coloni della linea dura. (AGI) Bia 251826 NOV 10


allegato   http://972mag.com/the-things-they-se...-in-jerusalem/

2  Una sessantina fra medici, psicologi, assistenti sociali e insegnanti israeliani hanno accusato la polizia israeliana di maltrattare i bambini palestinesi del quartiere di Silwan a Gerusalemme est. In una lettera aperta al Primo ministro Benjamin Netanyahu, in occasione della Giornata internazionale dei diritti del bambino, i 60 firmatari accusano la polizia di "flagrante violazione" della legge nel quartiere.
Il portavoce della polizia israeliana, Micky Rosenfeld, ha categoricamente smentito, asserendo che la "polizia opera rigidamente nel quadro della legge", che vieta le sevizie, che "non sottopone a interrogatori bambini minori di 12 anni se non in presenza di un parente e né riprende con le telecamere gli interrogatori".
"Nel corso degli ultimi mesi si accumulano le testimonianze di bambini e genitori di flagranti violazioni dei diritti dei minori incarcerati e sull'uso della violenza negli interrogatori", scrivono gli autori della lettera. "Bambini e adolescenti riferiscono di essere stati buttati giù dal letto in piena notte, ammanettati e condotti per essere interrogati senza la presenza dei genitori", precisano.I firmatari si dicono "particolarmente preoccupati dal fatto che dei bambini di meno di 12 anni, abbiano dovuto subire degli interrogatori brutali", citando il caso di un bambino di dieci anni ritornato "con il corpo pieno di ecchimosi".
La situazione è esplosiva a Silwan per la coabitazione con i coloni ebrei in alcune case circondate da un dispositivo di sicurezza giudicato troppo opprimente dalla popolazione palestinese. Scontri si registrato regolarmente fra giovanissimi, anche bambini, spesso mascherati, e i coloni ebrei che solitamente sono armati.




3Child protection laws broken during Silwan interrogations'




60 professionals write to PM, A-G about concerns that police conduct in east J'lem affects physical, emotional well-being of youths.

http://www.jpost.com/NationalNews/Article.aspx?id=196692

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