Haaretz : il governo la deve smettere di finanziare i zeloti a Gerusalemme





1 Sintesi personale    I gruppi messianici  di destra hanno un obiettivo :  "giudaizzare" i quartieri musulmani e  cristiani, come pure il villaggio di Silwan, ai piedi del Monte del Tempio. Con la scusa degli  scavi archeologici e di "ripristinare la gloria del passato", l'associazione Elad è riuscita a penetrare in vaste zone del territorio dove è collocata  la città di Davide. Ma Elad non sarebbe riuscito a attuare i suoi piani senza l'assistenza di enti statali: la natura Israel and Parks Authority, la Municipalità di Gerusalemme, l'  Israel Antiquities Authority.Il  procuratore generale pochi anni fa ha scritto che l'idea di mettere l'area "'di protezione' nelle mani di un gruppo privato, che  più volte ha raggirato la legge , è un'idea esasperante , tanto più che il governo non può attuare nessuna forma di controllo". Dopo un'ondata di sommosse palestinesi  scoppiate  in seguito all'acquisizione  di immobili a Silwan da parte dell' Elad, uno dei direttori del gruppo, Adi Mintz, ha dichiarato che il suo obiettivo è quello  di " creare  avamposti a Gerusalemme Est  al fine di rendere  la  situazione irreversibile nel santo bacino intorno al centro storico ".Il governo sostiene il  piano di fanatici senza vincoli  che scateneranno la  prossima epidemia di violenza  e  un conflitto religioso irreversibile.The government must stop funding zealotry in Jerusalem


2    Giorgio Bernardelli :La polveriera di Silwan  Sono ore decisive per il negoziato voluto da Obama: sulla moratoria nella costruzione degli insediamenti si sta cercando un compromesso che permetta a Netanyahu di non dire che il blocco prosegue, ma di fatto fermando comunque le nuove costruzioni almeno fuori dagli insediamenti più grandi. Il fatto più importante della settimana, però, è un altro: nelle ultime ore a Gerusalemme è scoppiata con una puntualità impressionante la «bomba a orologeria» Silwan. Offrendo un'idea molto chiara di che cosa succederebbe se questo negoziato fallisse.La notizia è stata tenuta incredibilmente bassa da alcuni media italiani e così non è affatto scontato che tutti la sappiano: mercoledì ci sono stati scontri molto violenti a Gerusalemme dopo che all'alba un palestinese è stato ucciso da una guardia giurata israeliana nel quartiere di Silwan, quello a cinquecento metri dal Muro del Pianto al centro della cosiddetta «guerra degli archeologi».Nel cuore di questo quartiere arabo di 50 mila abitanti in questi ultimi anni è stato infatti costruito un nuovo parco archeologico chiamato City of David perché qui l’archeologa israeliana Eilat Mazar avrebbe trovato le rovine del palazzo del re Davide (il condizionale è d'obbligo, perché altri archeologi israeliani contestano questa tesi; e va anche detto che - trattandosi di edifici di tremila anni fa - tutto ciò che si vede sono alcune pareti diroccate di non facile interpretazione). In nome di questi scavi è stata completamente sconvolta la vita di un quartiere dove vivono 50 mila arabi. Ma non solo: la gestione del sito è stata affidata a Elad, un'associazione legata al movimento dei coloni che - contemporaneamente - mira a portare a vivere in questa stessa area famiglie ebraiche. Dalla stessa Elad dipendono le guardie private di sicurezza che sorvegliano il parco archeologicoIn questa situazione già tesa la municipalità di Gerusalemme che cosa fa? A giugno il sindaco «laico» Nir Barkat, per espandere il parco archeologico, approva un piano che prevede la demolizione di 22 case palestinesi a Silwan, appellandosi alla solita scusa che sono abusive (peccato che in quarant'anni la municipalità non abbia mai dotato Gerusalemme Est di un piano urbanistico e quindi come farebbero a essere legali?).Proprio qui, dunque, mercoledì mattina alcuni arabi avrebbero accerchiato l'automobile di una guardia israeliana e questi - sentendosi in pericolo - avrebbe sparato per difendersi. Prendiamo pure per buona questa ricostruzione (che peraltro i palestinesi sostengono sia falsa). La domanda diventa: è solo un caso che tutto ciò avvenga proprio a Silwan? Non è una follia pensare che un intervento del genere - in cui si cancella tutto ciò che esiste per riportare una parte della città a ciò che era secoli fa - passi in maniera indolore in una città contesa come è Gerusalemme? Eppure - come si può leggere nella notizia che rilanciamo dal blog israeliano Coteret - non più di una settimana fa il governo Netanyahu ha destinato altri 2 milioni di shekel allo sviluppo del parco archeologico della City of DavidOggi Haaretz pubblica un editoriale molto forte intitolato «Il governo deve smetterla di finanziare gli zeloti a Gerusalemme». «Con la scusa degli scavi archeologici e di restaurare la gloria di un tempo - si legge - l'associazione Elad sta cercando di mettere le mani su gran parte del villaggio di Silwan, che contiene la City of David. Ma non avrebbe neanche potuto pensare di farlo senza l'assistenza di strutture pubbliche come l'Israel Nature and Parks Authority, che ha ceduto l'amministrazione del sito a Elad, la Municipalità di Gerusalemme, che ha offerto il suo aiuto, e la collaborazione dell'Israel Antiquities Authority».Dopo gli scontri di mercoledì (continuati in parte anche giovedì) adesso c'è una calma tesa a Silwan. Ma è una vicenda importante da tenere presente in queste ore. Spiega infatti due cose fondamentali: la prima è che gli insediamenti non spuntano mai dal nulla e in un posto qualsiasi; dietro c'è sempre un disegno preciso e con responsabilità precise. La seconda è che anche questi progetti sono un'arma che può arrivare a uccidere. Ecco perché disinnescarla oggi è così importante.La polveriera di Silwan


allegato  Zvi Schuldiner RETORICA E REALTÀ

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