Yitzhak Laor : tu non puoi
Israele sta rinunciando gradualmente allo stato di diritto per diventare una tribù
C’è un diritto? Ci si strofinerà il naso sopra. Ecco che la provocazione è continuata dopo la flottiglia turca, senza che ci si ponga la domanda su ciò che è ammissibile e ciò che non lo è. Ecco che la provocazione è risuonata contro il membro della Knesset Hanin Zuabi ed ecco che vengono emesse sanzioni sul suo conto. Se l’ispettore Shahar Mizrahi avesse ucciso un criminale ebreo, non ci sarebbe stato un panico morale così ben orchestrato da parte degli elementi di Lieberman presenti nel governo e da leader della flottiglia giornalistica gialla. C’è qualcosa di eccitante, di attraente e basso nella provocazione, sul consenso del proibito. La cultura della pubblicazione on-line di considerazioni, il sottomarino giallo che esprime tutto il piacere di dichiarazioni proibite anonime, ha infettato il giornalismo sensazionalista con i suoi afidi. La polizia non è il problema. La necessità della Corte Suprema di Giustizia di “descrivere tutti i dettagli dell’incidente” ha messo in luce, una volta ancora, un sistema mediatico pigro che non è interessato ai fatti ed è alimentato da una dirigenza politica che non ha alcuna inibizione verbale o di altro tipo. Dopo tutto, a “noi” non è di fatto permesso di fare tutto e a “loro” non è vietato di fare tutto. Ci sono cose che sono legali ed altre che sono illegali. Ora la campagna contro il boicottaggio palestinese dei prodotti che provengono dalle colonie sta percorrendo la stessa strada priva di confini e ha già inventato un nome legalista in vista del prossimo panico: “terrorismo economico”. Noi siamo autorizzati a organizzare boicottaggi contro la Svezia e la Turchia, ad esempio. Ai palestinesi non è affatto permesso di organizzare dei boicottaggi. Perché? Perché loro sono nostri soggetti, privi di diritti, nati in schiavitù. Loro devono fare acquisti solo da noi. Loro non possono vendere, ad eccezione di lavori a basso costo e, naturalmente, a piccole dosi. Una decina di anni fa alcune “colombe” arrivarono a lamentarsi con i palestinesi che essi non stessero usando una “opposizione passiva” contro l’opposizione. Come se ogni marcia di protesta non fosse stata considerata sempre un’azione violenta. Ora i nostri legislatori – e sulle loro orme i fornitori e i consumatori di emozioni a buon mercato – hanno trasformato questa lotta legittima in terrorismo che deve essere punito. Per ritornare all’esempio di Londra, la provocatoria dichiarazione di Ehud Barak secondo la quale “questo è il Medio Oriente, questa non è l’Europa” è diventata da tempo uno degli slogan di cittadinanza fasulla in una democrazia occidentale, che si conviene ad un tranquillo ufficiale svizzero di un kibbutz provinciale sulla pianura costiera, come pure a un buttafuori svedese da bar proveniente da Kishinev.(tradotto da mariano mingarelliNotizie da Israele: Tu non puoi!
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