Moni Ovadia : l'Itala si è fermata ad Adro


La rappresentazione che giovedì sera è andata in onda su Anno Zero, la trasmissione di Rai2 condotta da Michele Santoro, è lo spaccato di un Paese desolante. La civiltà costituzionale è implosa nel becerume qualunquista grazie all’opera di una destra populista e padronale, mentre gran parte dell’opposizione belava flebilmente o stava alla finestra. La vicenda di Adro, paese del bresciano in cui ha avuto luogo la squallida storia della mensa scolastica negata per ragioni di morosità, è indicatore di un clima rabbioso, ammorbato da xenofobia e razzismo travestiti da buon senso, in cui perfino la solidarietà critica di un imprenditore elettore della destra è indicata come pericolosa sovversione di uno che non sta al suo posto. Tutto accade mentre si consuma la prima ribellione al monolitismo berlusconiano da parte del presidente della Camera Gianfranco Fini. I rappresentanti della destra presenti nello studio di Santoro, la puntigliosa ministra alle Pari opportunità Mara Carfagna e il civile parlamentare Benedetto della Vedova sono commoventi nell’interpretazione della destra “per bene” mentre il governo di cui fanno parte, in solido con la Lega, devasta il tessuto sociale e umano del Bel Paese e fa a pezzi quello straccio di buon nome che l’Italia conservava come eredità, per altro equivoca, di un posto di brava gente. L’humus tossico di intolleranza che proveniva da Adro tracimava nello studio e nelle nostre case disarmate interrotto dalla voce civile di qualche persona degna di quel paese e da voci intelligenti in studio. E anche i trentenni del Pd Serracchiani, Civati e Renzi hanno fatto percepire il respiro di un’altra Italia, l’Italia umana. Forse non tutto è perduto.

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