Amira Hass : Con la macchina in panne


La Renault non è una marca popolare in Cisgiordania. Le officine di Ramallah non hanno pezzi di ricambio e per l’inesperienza rischiano di fare più danni di quelli che riparanoLa settimana scorsa la mia Renault ha cominciato a rallentare mentre mi trovavo sull’unica strada aperta a sud di Ramallah, vicino al posto di blocco di Qalandia, all’ora di punta. Mi hanno detto di farmi rimorchiare dalla parte israeliana. Far riparare un’auto israeliana è un reato penale in territorio palestinese da quando, circa tre anni fa, è stata approvata una legge che ufficialmente serve a scoraggiare la vendita di pezzi di ricambio rubatiCi sono imprese di soccorso stradale specializzate nel trasferire dalle città palestinesi i veicoli con targa israeliana. Gli autisti ebrei-israeliani non possono farlo, così il servizio è appannaggio dei palestinesiLa mia assicurazione è convenzionata con un servizio di soccorso stradale israeliano, così ho dovuto aggirare il problema. Mi sono messa d’accordo per incontrare il carro attrezzi fuori del posto di blocco orientale di Ramallah. L’autista, un uomo calvo e con la barba, mentre guidava ha cominciato a farmi delle domande. “Da che parte stai?”, mi ha chiesto alla fine. “Con i buoni”, gli ho detto“E chi sono i buoni?”.
“Mettiamola così”, ho risposto rassegnata, “se fossi un palestinese, non vorrei vivere sotto l’occupazione”. Lui è stato ancora più schietto: “Se fossi vissuto io sotto l’occupazione, sarei stato un terrorista”.

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