Croce Rossa internazionale :La vita dei palestinesi continua ad essere disumana



Israele e i Territori Palestinesi Occupati:
nella West Bank la vita continua ad essere disumana per i palestinesi.
La grande maggioranza dei palestinesi ha continuato a sopportare limitazioni nei propri spostamenti. Ogni giorno gli agricoltori hanno affrontato difficoltà quando hanno cercato di raggiungere le loro terre isolate dietro alla Barriera della West Bank e nelle zone attorno alle colonie israeliane, così come i palestinesi, separati dal resto della West Bank dalla Barriera, hanno trovato molto difficoltoso ricevere servizi essenziali, come nel caso del servizio sanitario. Questo è un aggiornamento sulla situazione umanitaria e sulle attività della ICRC nei Territori occupati durante il 2009.
1Esame complessivo. Durante tutto il 2009, la vita per la maggior parte dei palestinesi della West Bank è rimasta lontana dal poter essere considerata normale, nonostante un qualche sviluppo riscontrato nell’economia locale, attribuibile principalmente alla rimozione di alcuni posti di blocco e alla agevolazione del loro attraversamento nel caso di altri. Più di metà della West Bank è sotto il pieno controllo civile e militare israeliano. Qui è molto difficile che i palestinesi ottengano dei permessi di costruzione. In conseguenza di ciò. Molte famiglie costruiscono senza un’autorizzazione, a rischio di vedere le proprie abitazioni distrutte. Nel 2009, le autorità israeliane hanno demolito circa 20 case nella West Bank ed altre 50 a Gerusalemme Est. Numerosi altri palestinesi hanno vissuto sotto la minaccia di avere le loro case abbattute. Molti palestinesi hanno sperimentato la violenza per mano dei coloni. Il timore di essere attaccati ha trattenuto molti agricoltori lontano dalle proprie terre, specialmente nelle aree che contornano le colonie. Alla violenza dei coloni la reazione delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) ha continuato ad essere limitata, dato che nella maggior parte dei casi non c’erano soldati presenti laddove si erano verificati gli attacchi. Oltretutto, i coloni hanno abbattuto, incendiato, sradicato circa 10.000 alberi di ulivo negli ultimi tre anni, privando i proprietari palestinesi dei terreni della maggior parte del reddito del quale avevano necessità. la ICRC ha monitorato attentamente le conseguenze umanitarie delle attività pratiche e politiche di Israele facendo rimostranze confidenziali alle autorità israeliane sulla base del Diritto umanitario internazionale (IHL) in generale e secondo il dettato dello stato di occupazione, in particolare. Secondo il diritto internazionale umanitario, in quanto potere occupante, Israele, ha l’obbligo di trattare la popolazione civile umanamente in ogni occasione. Deve permettere la crescita naturale della popolazione e dell’economia della West Bank e deve garantire che i palestinesi abbiano un accesso appropriato all’acqua e all’assistenza sanitaria. Deve, inoltre, astenersi da ogni sorta di requisizione, di distruzione o di danneggiamento di proprietà appartenenti a civili che non siano richieste da imprescindibili necessità militari. La legge proibisce specificatamente il trasferimento della popolazione occupante all’interno dei territori occupati. Infine, la Barriera nella West Bank è in contrasto con la IHL (International Humanitarian Law), per quanto concerne il suo deviare all’interno dei Territori Occupati, allontanandosi dalla “Linea Verde” (Linea Armistiziale del 1949).

2Sopralluogo dei detenuti palestinesi e ripristino dei collegamenti con le famiglie. La ICRC ha fatto visita alle persone trattenute dai Servizi di Sicurezza Palestinesi, dalla Polizia Civile e dai Centri di Correzione e di Riabilitazione dell’Amministrazione Centrale, per supervisionare i loro trattamenti e le loro condizioni di detenzione ed il rispetto delle garanzie giuridiche. L’Organizzazione ha condiviso i suoi risultati con queste autorità su una base regolare e facendo delle rimostranze confidenziali laddove fossero appropriate. La ICRC ha visitato anche detenuti provenienti dalla West Bank in più di 30 luoghi di detenzione in Israele. Grazie al programma di visite alle famiglie della ICRC, che è stato messo in atto fin dal 1968, circa 13.400 palestinesi della West Bank hanno potuto fare visita ai parenti nelle carceri israeliane ogni mese per tutto l’anno passato. “Questo è uno dei nostri maggiori programmi ed è piuttosto un’impresa logistica, “ ha spiegato Veronica Hinz Gugliuzza, la coordinatrice dell’itinerario della ICRC che mantiene in attività il programma insieme ad altri 29 addetti del ICRC. “Ogni mese, dobbiamo ottenere in tempo dall’Amministrazione Civile Israeliana migliaia di permessi, affittare circa 665 veicoli, portare le famiglie ai posti di blocco e ai terminali e riprenderle sul lato israeliano dove autobus sono in attesa per condurle alle prigioni. Poi c’è da ripetere lo stesso processo del tutto in senso inverso per accompagnarle nuovamente a casa.
3alleviare le conseguenze dell'occupazione
La ICRC ha aiutato le famiglie più vulnerabili nella West Bank a sbarcare il lunario tramite progetti che producono reddito e programmi di denaro-in cambio di- lavoro. In particolare, l’organizzazione ha aiutato gli agricoltori ad accedere ai loro campi isolati dietro la Barriera della West Bank o attorno alle colonie, ottenendo per loro l’autorizzazione a mantenere le loro terre e ad impiantare culture. La ICRC ha, inoltre, distribuito ricoveri per animali a quei proprietari le cui greggi stavano soffrendo a causa della loro esposizione ai rigori del clima invernale. Questi ricoveri contribuiranno a ridurre la mortalità tra gli agnelli neonati fino al 10 %. In totale, nella West Bank circa 31.000 persone hanno tratto beneficio da 56 progetti durante il 2009.Tom Glue, il coordinatore della Sicurezza Economica dell’ICRC, ha evidenziato i limiti dell’assistenza: “Le nostre attività di soccorso aiutano la parte più vulnerabile della popolazione tramite programmi di denaro-contro-lavoro o fornendo loro un modo per produrre un reddito. Ma senza movimenti efficienti e prevedibili di persone e di beni, c’è una prospettiva di ripresa economica sostenibile per i palestinesi molto piccola.” La Città Vecchia di Hebron è luogo di residenza per circa 30.000 palestinesi. Rigide limitazioni al movimento nella città hanno fatto sì che circa il 70 % dei suoi residenti sia scivolato nella povertà, secondo un sondaggio del 2009 fatto dalla ICRC. La ICRC, con l’aiuto di volontari della Mezza Luna Rossa Palestinese, ha continuato a distribuire mensilmente pacchi alimentari ad oltre 6.700 persone che vivono nelle parti di Hebron rinserrate più rigidamente. Un gran numero di palestinesi ha perduto le proprie case quando esse sono state demolite dalle Forze di Sicurezza Israeliane (ISF). La ICRC ha fornito un soccorso di emergenza a più di 380 persone sotto forma di oggetti domestici basilari, beni per il ricovero e l’igiene, allo scopo di aiutarli a tirare avanti dopo la prime due settimane che seguono alla demolizione delle loro case.
4 Approvvigionamento idrico per 130.000 palestinesi.
La ICRC ha continuato ad aiutare le comunità nella West Bank a migliorare il loro accesso all’acqua sicura, diminuendo pertanto l’esposizione ad alternative inadeguate e rischiose, quali il raccogliere l’acqua piovana o comprare con grande spesa l’acqua delle autocisterne, proveniente da sorgenti non controllate. La ICRC ha completato i lavori su progetti per l’acqua a Beni Zaid ed a sud di Hebron per metterla a disposizione di 35.000 persone ed ha dato inizio al processo di rinnovo del sistema di approvvigionamento dell’acqua per Dar Salah, Al Hul e Anabta, con una popolazione complessiva di 61.000 persone. L’organizzazione ha proseguito i lavori iniziati nel 2008 per la costruzione di un ampio sistema di fornitura idrica per i 35.000 abitanti di 11 villaggi a sud di Nablus.
5 Sostegno ai servizi sanitari.
La ICRC ha effettuato 100 visite agli ospedali della West Bank per controllare l’accesso da parte dei pazienti e del personale, le scorte mediche, l’uso dei farmaci - donati dalla ICRC, i beni di consumo, l’attrezzatura sanitaria, e l’impatto determinato dalle restrizioni al movimento sulle attività ospedaliere essenziali. La ICRC ha supportato pure il Ministero della Sanità di Ramallah, mettendo a disposizione una fornitura regolare di farmaci e materiale “usa e getta” per Gaza. L’organizzazione ha pure fornito un soccorso d’emergenza nella West Bank quando richiesto; che comprende l’approvvigionamento di farmaci essenziali, di accessori e pezzi di ricambio per un trapano da chirurgia ortopedica. In aggiunta, la ICRC ha agevolato il trasporto di medicazioni per vittime di attacchi cardiaci, vaccini H1N1, liquidi per le emodialisi e sieri antivipera tra Ramallah e Gaza. La ICRC ha proceduto ad aumentare la consapevolezza del rispetto dovuto al personale sanitario, alle strutture e ai veicoli durante i periodi di conflitto. L’organizzazione ha effettuato rappresentazioni al riguardo a circa 450 gruppi sanitari di 17 ospedali nella West Bank ed a Gerusalemme Est. La ICRC ha distribuito125 uniformi allo staff dei servizi sanitari di emergenza del Ministero della Salute.
6 Collaborazione con la Mezza Luna Rossa Palestinese.
La Mezza Luna Rossa Palestinese (PRCS) continua a ricevere il sostegno dell’ICRC per essere capace di accrescere la propria capacità operativa. Nel 2009, il Pronto Soccorso Sanitario del PRCS ha risposto a circa 42.800 chiamate nella West Bank e circa 5.500 a Gerusalemme Est. La ICRC ha donato alla PRCS, nel 2009, 11 ambulanze che sono state impiegate tutte nella West Bank. La PRCS ha realizzato dei corsi di formazione di fine anno, laboratori di valutazione e progettazione per migliorare le capacità dei propri volontari della West Bank con il compito di rispondere ad una serie di situazioni disastrose. Ha gestito, inoltre, il corso per un Posto Sanitario Avanzato per volontari in coordinamento con la Difesa Civile, il Ministero della Sanità e le agenzie di polizia. La PRCS ha tenuto sedute sulla Croce Rossa e sul Movimento della Mezza Luna Rossa, sull’IHL e sulle questioni delle insegne per oltre 500 gruppi di personale e volontari della PRCS, per le Forze di Sicurezza dell’Autorità Palestinese e per altri gruppi d’ascolto. La ICRC ha continuato ad agevolare gli sforzi delle sezioni della Croce Rossa Danese, Tedesca, Italiana, Norvegese, Spagnola e Svedese nel sostenere la PRCS nei settori della sanità, del psicosociale, della gestione dei disastri e della riabilitazione.Pr
6 Promozione del rispetto del Diritto Umanitario Internazionale (IHL) e delle normative internazionali.
La ICRC ha mantenuto un dialogo aperto con le autorità politiche, con le forze armate e con membri autorevoli della società civile per promuovere i regolamenti del diritto umanitario internazionale e delle normative internazionali applicabili ai funzionari addetti al mantenimento dell’ordine. Durante i 55 giorni di relazioni organizzate dalla ICRC, circa 1,200 componenti dei Servizi di Sicurezza Palestinesi sono venuti a conoscenza delle norme dei Diritti Umani da applicarsi nel mantenimento dell’ordine e pertinenti in particolar modo alla detenzione. Tramite letture e laboratori, la ICRC si è assicurata che l’argomento dei diritti umani, la morale e il dominio della legge fossero ben inseriti nei corsi per membri ad alto livello delle Forze di Sicurezza dell’Autorità Palestinese. In cooperazione con i presidi delle facoltà di Diritto e di studi culturali delle Università della West Bank, la ICRC ha organizzato una conferenza universitaria sul Diritto Umanitario Internazionale (IHL) nei Territori Palestinesi Occupati. La ICRC ha tenuto inoltre delle sessioni sulla ICRC e sul compito fondamentale della IHL per oltre 550 studenti universitari della West Bank. La ICRC ha organizzato una tavola rotonda sul IHL e sulla Sharia con la partecipazione di docenti di sharia , studiosi, imam e conduttori delle preghiere. Presentazioni e discussioni sulla stessa questione si sono tenuti anche con conduttori delle preghiere e rappresentanti dei waqf (associazioni caritatevoli) in vari distretti. Nel 2006, il programma dell’ICRC “Esplorare la Legge Umanitaria”, era stato integrato nei libri di testo del 12° livello e, durante il 2009, in 221 scuole hanno continuato a insegnare il programma con il sostegno dell’ICRC.
(tradotto da mariano mingarelli)
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