NUOVE COSTRUZIONI ISRAELIANE SU MONTE DEGLI ULIVI MINACCIANO RIPRESA NEGOZIATI
Non accennano a diminuire i progetti del governo israeliano per estendere la presenza ebraica a Gerusalemme Est. Il quotidiano Haaretz riferisce dell’approvazione, da parte della Commissione per la progettazione urbana, della costruzione del primo nucleo di un futuro quartiere ebraico sul Monte degli Ulivi, luogo suggestivo e ricco di significato per i fedeli delle tre maggiori religioni monoteistiche. Quattro edifici, nei quali alloggeranno 24 famiglie ebraiche, sorgeranno nei pressi del rione palestinese di at-Tur, dove opera già da 20 anni il collegio rabbinico Beit Dorot. “Il nostro scopo è rafforzare la sovranità israeliana a Gerusalemme - ha detto Elisha Peleg, esponente del Likud e membro della Commissione - e segnalare al presidente dell’Anp Abu Mazen, agli Stati Uniti e all’Unione Europea che Gerusalemme resta unificata, e non sarà oggetto di alcun negoziato”. Un progetto che rischia di far naufragare il tentativo statunitense per un rilancio del negoziato di pace, già compromesso nelle scorse settimane dall’approvazione della costruzione di 700 nuove unità abitative a Gerusalemme Est. Ieri, al termine di un incontro con il suo omologo egiziano Hosni Mubarak, il presidente palestinese Mahmoud Abbas aveva ribadito che la ripresa dei colloqui con Israele è sottoposta al congelamento della costruzione di nuove colonie nei Territori palestinesi, inclusa Gerusalemme Est.[AdL]
http://www.misna.org/news.asp?a=1&IDLingua=2&id=263565
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