Da Avi Issacharoff e Amos Harel , : l'ordine era di non uccidere i palestinesi a Nablus, perchè furono uccisi?


Orders were to capture militants alive - so why were they killed?


Volontà di pace?


Cronologia
aQuando c'è paglia ben secca, e ci sono parecchi fiammiferi attorno, è facile e prevedibile che i fuochi s'accendano. Il tutto è cominciato con l'uccisione di un colono, Meir Avshalom Hai, in un attacco a colpi di arma da fuoco in una strada della Cisgiordania. Shavei Shomron è una colonia nella zona di Nablus, creata nel 1977, dove vivono qualche centinaio di israeliani, all'interno del Muro di Separazione costruito dagli israeliani e al centro di una battaglia legale, nel 2006, proprio per la costruzione della barriera. Per costruire il muro, furono sradicati centinaia di alberi, e furono divisi i campi dalle case dei contadini palestinesi legittimi proprietari.
b)La risposta israeliana è stato un raid militare dentro la città vecchia di Nablus, città che - peraltro - Salam Fayyad considera fiore all'occhiello della sua attività di governo. Zona, peraltro, dove il piano di sicurezza elaborato dal generale americano Keith Dayton e dai suoi uomini è considerato consolidato. Tre uomini uccisi, affiliati alle Brigate dei Martiri di Al Aqsa, fazione armata di Fatah. Tre uomini uccisi a freddo, secondo le notizie riportate da Maannews. Che assieme ad altri tre palestinesi uccisi dentro Gaza, al confine di Israele nella zona di Eretz, fanno sei palestinesi uccisi in un giorno.
Ecco le prime testimonianze, sempre su Maannews, sull'operazione militare israeliana a Nablus. Parla la vedova di uno dei tre uomini uccisi, incinta al settimo mese di gravidanza.
Now a widow, Tahani Ja’ara is 32 years old and seven months pregnant. “We were sleeping in our bedroom, not bigger than 6 square meters, when Israeli soldiers began yelling ‘get out…get out’. I thought I was dreaming. When I heard the Israeli soldiers and their police dogs outside the room, that was when I realized it was real." Tahani said her husband told soldiers he would get out of the house, so they started shooting through the door and the windows.
“He fell between my hands bleeding. I started crying ‘they killed him…they killed him. Then soldiers broke the door and got in. He was already dead, but they continued to riddle his body with bullets to make sure he was killed.”

Three months before his death, Sarakji opened a used tools shop in the old city of Nablus. He had just been released from Israeli prison in January 2009 after spending seven years in jail, he was trying to re-start his life. According to a statement from the Israeli military, Sarkaji was involved with the manufacturing of explosives and the establishment of an explosives-manufacturing laboratory in Nablus.dal blog di P.C
http://invisiblearabs.blogspot.com/2009_12_20_archive.html


c)n come da copione
AVIV - Un brusco ritorno della tensione é segnalato negli ultimi giorni lungo il confine fra Israele e Gaza, dove sono stati segnalati diversi incidenti.
Ieri, poco prima della fine dell'anno 2009, da Gaza è stato sparato un razzo di tipo Grad che è esploso nei pressi della città israeliana di Netivot, distante circa 20 chilometri. Non si segnalano vittime. L'attacco è stato rivendicato dalle Brigate dei martiri di al-Aqsa, una formazione legata ad al-Fatah che il 31 dicembre ricorda l'anniversario della propria fondazione.
Da Gaza si è intanto appreso che un attentato è stato sventato ieri quando i servizi di sicurezza locali hanno intercettato una borsa carica di esplosivo destinata da uno dei comandanti dei Comitati di resistenza popolare, Abu al-Qassem Dughmush. Un portavoce del Crp (una delle milizie che nel 2006 parteciparono al rapimento del soldato Ghilad Shalit) ha imputato il fallito attentato ai servizi segreti israeliani. Un esponente della stessa formazione ha affermato di aver ingaggiato ieri battaglia per tre ore con le forze israeliane ai margini settentrionali della striscia di Gaza.


d) oggi

e) 5 gennaio

Lavorano bene i falchi,,ma si sa la strategia della tensione non esiste in questa terra...ecco i risultati

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