IL MONDO HA “TRADITO” I PALESTINESI DI GAZA, UNA NUOVA DENUNCIA
La comunità internazionale “ha tradito gli abitanti di Gaza” non riuscendo a impedire un embargo di quasi tre anni che costituisce una “punizione collettiva” per l’intera popolazione: a sottolineare le responsabilità del mondo di fronte al dramma dei palestinesi chiusi in quella che qualcuno ha definito “la più grande prigione a cielo aperto” mai esistita sono 14 organizzazioni umanitarie e per i diritti umani impegnate da anni in Medio Oriente. “I potenti del mondo hanno stretto mani, emesso dichiarazioni reboanti, ma in realtà hanno fatto ben poco per cercare di modificare la politica di Israele che in questi territori non solo impedisce la ricostruzione post-bellica ma nega le cure fisiche e la ripresa economica” ha detto Jeremy Hobbs, direttore esecutivo di Oxfam International, tra i firmatari di un rapporto sulla situazione a Gaza a un anno dall’inizio dell’operazione militare israeliana ‘Piombo fuso’. Il documento, di cui sono circolate anticipazioni sulla stampa palestinese e israeliana, chiede all’Unione Europea (UE) “un intervento immediato” per porre fine al blocco e denuncia che dallo scorso 18 Gennaio Israele ha autorizzato l’ingresso di appena 41 camion di cemento e altri materiali per la ricostruzione nella Striscia, “lasciando la popolazione priva di infrastrutture essenziali come scuole e ospedali, danneggiati dalle bombe e ancora inagibili”. Insieme con tre anni di embargo, si aggiunge nel documento, i bombardamenti delle Forze armate israeliane cominciati il 27 Dicembre scorso “hanno privato la popolazione civile degli standard minimi per condurre una vita degna”. Alle recenti vittime dei bombardamenti, secondo il ministero della Sanità di Gaza, vanno aggiunte altre 344 morti causate finora dai tre anni di blocco, un blocco in seguito al quale gli ospedali mancano delle forniture necessarie e non sono più attrezzati per curare i malati.[AdL]
http://www.misna.org/news.asp?a=1&IDLingua=2&id=262802
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