Anziani ebrei sopravvissuti in aiuto ai terremotati: furono salvati dagli abruzzesi nella seconda guerra mondiale



Sintesi personale



Sintesi personaleUna delegazione di circa 20 ebrei anziani, insieme ai loro discendenti si sono recati in Abruzzo per aiutare chi li salvò dalla furia nazista"Io non sarei qui se non fossi stato aiutato da queste persone", ha dichiarato Alberto Di Consiglio, i cui genitori sono stati protetti nella piccola frazione di Fossa durante la guerra. Almeno cinque famiglie ebree , trovarono rifugio nelle piccole frazioni di montagna nel 1943 In una tenda, Di Consiglio è riuscito a trovare Nello De Bernardinis,, il figlio della coppia, che lo nascose durante la guerra " Ho provato una grande emozione e una grande sofferenza nel vedere questi giusti vivere in una tendopoli " e ha promesso di venire ad aiutarlo con tutta la sua famiglia durante il raccolto Riccardo Pacifici, capo della comunità ebraica di Roma, sta lavorando per ottenere il riconoscimento da parte dello Yad Vashem, per quelle persone che, come De Bernardinis , aiutarono gli ebrei romani Irena Steinfeldt, direttore dei Giusti tra le nazioni , ha affermato che non era a conoscenza delle storie di Fossa e del Casentino.Ha esortato le famiglie ebraiche a farsi avanti in modo da poter essere riconosciute dalla gente che le ha salvate Si conoscono storie di ebrei romani rifugiatisi nei villaggi vicini: in una città , Tagliacozzo Alto, un sacerdote di nome don Gaetano Tantalo ha preso con sè una famiglia, nella primavera del 1944, preparando una tradizionale cena pasquale per loro, E 'stato riconosciuto da Yad Vashem,come giusto, nel 1978Italy Jews aid quake-ravaged towns that sheltered them during Holocaust
Allegato:Siamo nel 1943, prima della retata nazista del 16 ottobre a Rama; i componenti della famiglia Orvieto-Pacifici sono in fuga sui monti dell'Abruzzo, ma non possono rifugiarsi a Magliano per la presenza nel luogo di un comando tedesco e l'11 di ottobre bussano alla porta della parrocchia di Tagliacozzo alto. Don Gaetano, Però, e a Villavallelonga, ma la sorella Domenica, detta cocuccia, li accoglie a braccia aperte in attesa del fratello. Il giorno dopo Don Gaetano è di ritorno, riabbraccia i sette amici e per nove mesi li nasconde, festeggiando con loro la pasqua ebraica e conservando gelosamente un pezzetto di azima, il cibo ebraico per quella festività.Don Gaetano Tantalo | Comune di Tagliacozzotag frammenti del passato ebraismo in Italia e nel mondo

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