Con grande malinconia ho letto l'articolo di Meotti sul Foglio, riportato da IC il 29.12 . E' una rassegna abbastanza completa di molte delle opinioni piu' allucinate e pazzesche che circolano oggi in Israele, che tuttavia non lascia spazio alcuno alle opinioni piu' equilibrate e sobrie che pur sempre esistono, e di fatto prevalgono amp iamente nell'opinione pubblica del paese. Pensare a Israele nei termini della Bosnia-Erzegovina, o del Libano, o perfino di Cipro significa aver rinunciato all'idea di uno stato d'Israele ebraico e democratico. Proporre il modello yugoslavo o quello libanese come esempi ideali per la soluzione di un conflitto multi-etnico offende il buon senso e assume l'aria di una provocazione. Non bisogna dare corda a queste opinioni di piccoli gruppi di estremisti, i cosiddetti 100.000 maggiormente ideologizzati, deridendo o ignorando i molti milioni di moderati, Meotti intanto sbaglia come gia' in passato i numeri. Il numero d...
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