A Gaza malnutrizione cronica a causa del blocco israeliano
Il blocco continuo della Striscia di Gaza ha esacerbato una già spaventosa situazione umanitaria, con problemi di ordine sanitario e fognario, povertà e malnutrizione per i suoi 1,5 milioni di abitanti. L'offensiva militare israeliana lanciata alla fine di dicembre ha portato le condizioni sull'orlo della catastrofe umanitaria. Anche prima di allora, l'economia locale risultava paralizzata dalla mancanza di prodotti di importazione e dal divieto di esportare. La carenza di disponibilità dei beni di prima necessità ha alimentato l'aumento dei prezzi, rendendo circa l'80% della popolazione dipendente dagli aiuti internazionali. Le Nazioni Unite e altre organizzazioni di aiuti e di assistenza umanitaria si sono confrontate con ulteriori restrizioni che hanno ostacolato la loro capacità di fornire assistenza e servizi alla popolazione di Gaza e ne hanno accresciuto i costi operativi. I progetti di ricostruzione delle Nazioni Unite per fornire alloggi alle famiglie le cui abitazioni erano state distrutte dall'esercito israeliano negli anni precedenti sono stati sospesi a causa della mancanza di materiali da costruzione. Pazienti in condizioni gravi che necessitavano di cure mediche non disponibili a Gaza e centinaia di studenti e lavoratori che desideravano studiare o viaggiare per lavoro all'estero sono rimasti intrappolati a Gaza a causa del blocco; un numero relativamente esiguo ha potuto lasciare la zona su autorizzazione delle autorità israeliane. Diversi pazienti cui era stato negato il passaggio al di fuori di Gaza sono in seguito deceduti.
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